4.3. Nota integrativa
4.3.1. Principi di redazione del bilancio
Criteri di valutazione
L’ art. 9 del D. Lgs 153/99 prevede che, per quanto concerne la tenuta dei libri e delle scritture contabili, si debba far riferimento, in quanto applicabili, alle norme civilistiche che sovrintendono alla stesura dei bilanci d’esercizio delle società (dall’art. 2421 all’art. 2435 del Codice Civile).
Per quanto riguarda i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, essi sono sostanzialmente conformi a quanto richiesto dall’art. 2426 del Codice Civile.
Con riferimento allo Stato Patrimoniale, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.
Le Immobilizzazioni materiali e immateriali sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente incrementato per gli oneri accessori di manutenzione, e sono ammortizzate laddove le stesse risultino strumentali all’attività di funzionamento, in relazione alle residue possibilità di utilizzazione dei beni.
I Costi di costituzione (spese notarili e altre spese sostenute per l’avvio della nuova attività), anche cosiddetti di start-up, sono stati ammortizzati in cinque anni.
Le Attività finanziarie immobilizzate quotate/non quotate sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20) e le svalutazioni vengono effettuate unicamente in presenza di perdite di valore considerate durevoli alla luce dei dati oggettivi disponibili alla data di redazione del bilancio.
Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione.
I Titoli e gli strumenti finanziari non immobilizzati quotati/non quotati sono valutati al costo d’acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20), o al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, se minore. Tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi (Art. 2426 del codice civile).
I Crediti sono iscritti al valore di presumibile realizzo.
Con riferimento ai crediti verso le Fondazioni socie, in passato contabilizzati per competenza, si è deciso di adottare, con decorrenza dall’esercizio 2011, il criterio di cassa, iscrivendo quindi solo i contributi effettivamente versati dai soci entro la data di redazione della bozza di bilancio.
I depositi a termine, in rispetto del “Principio della prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali” (D. Lgs n. 6/2006 – modifica dell’art. 2423-bis del Codice Civile), sono iscritti nella voce crediti v/altri dell’attivo circolante, al valore pari al corso tel quel corrisposto dalla Fondazione in sede di acquisto.
Le Disponibilità liquide sono rappresentate dai saldi dei conti correnti bancari e dalle giacenze di cassa e sono iscritte al valore nominale.
Conversione dei valori espressi all’origine in moneta avente corso legale nello Stato. Le operazioni in valuta vengono contabilizzate in corso d’anno al cambio del giorno in cui sono effettuate. Gli utili o le perdite su cambi vengono rilevate sulla base del cambio del giorno di estinzione.
I Debiti sono iscritti al valore nominale.
Il Patrimonio netto è composto dal Fondo di dotazione, dalle riserve e dall’avanzo (disavanzo) residuo dell’esercizio.
I Fondi rischi e oneri sono destinati soltanto a coprire perdite, oneri o debiti di natura determinata e di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia, alla chiusura dell’esercizio, sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza. Si tratta di oneri “qualitativamente determinati”, ovvero specifici, cioè inerenti a particolari decisioni, operazioni o programmi posti in essere dalla Fondazione e relativi a iniziative in corso alla data di chiusura dell’esercizio, di competenza economica dell’esercizio in cui vengono contabilizzate.
Il Trattamento di fine rapporto è calcolato nel rispetto dell’art. 2120 del Codice Civile.
Le Erogazioni deliberate vengono iscritte al valore nominale; la voce concerne i contributi deliberati da liquidare, corrispondenti all’ammontare assegnato a specifici beneficiari.
Il Fondo per gli interventi istituzionali deliberati in corso d’esercizio raccoglie gli stanziamenti alle Attività Istituzionali che vengono effettuati nel corso dell’anno.
Il Fondo per le attività di istituto è costituito da:
Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali, che ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi istituzionali di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale;
Fondo per gli interventi istituzionali, costituito dagli accantonamenti effettuati in sede di distribuzione dell’avanzo dell’esercizio per le attività tipiche della Fondazione.
I Ratei e risconti sono calcolati secondo il principio della competenza temporale.
I Conti d’ordine sono esposti facoltativamente in calce allo Stato Patrimoniale ed evidenziano, secondo il Principio Contabile CNDC-CNR n. 22, impegni, rischi e beni di terzi che non siano già rappresentati nel sistema contabile principale.
Con riferimento al Conto Economico, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.
Gli Interessi e i proventi sui quali sia stata applicata una ritenuta a titolo d’imposta o un’imposta sostitutiva, sono riportati nel conto economico al netto delle imposte (Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 “Disposizioni relative al Conto Economico”).
I Dividendi e i proventi assimilati sono di competenza dell’esercizio in cui vengono incassati e sono riportati nel conto economico al netto delle imposte (Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 “Disposizioni relative al Conto Economico”).
I Costi e i proventi sono valutati rispettando il principio della competenza temporale.
Alla voce Imposte viene indicato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette autoliquidate, e imposte indirette di competenza dell’esercizio.
Aspetti di natura fiscale
Imposta sul valore aggiunto
La Fondazione CON IL SUD non è soggetta alla disciplina dell’imposta sul valore aggiunto in quanto dedita esclusivamente ad attività “non commerciale”. Di conseguenza risulta equiparata a tutti gli effetti a un consumatore finale.
Tale circostanza, se da un lato esclude la necessità di possedere una partita Iva e l’obbligo di presentare la dichiarazione annuale, dall’altro non consente la detrazione dell’imposta a fronte degli acquisti effettuati o delle prestazioni ricevute. In tali casi, pertanto, l’imposta si trasforma in una componente del costo sostenuto.
IRAP – Imposta regionale sulle attività produttive
L’imposta, disciplinata dal D.Lgs del 15/12/1997 n. 446, viene determinata secondo il sistema cosiddetto “retributivo” e viene calcolata sulla base imponibile costituita dalle seguenti voci:
- retribuzioni spettanti al personale dipendente;
- redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui all’art. 50 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;
- compensi erogati per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa o collaborazione a progetto di cui all’ art. 50 c-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;
- compensi erogati per attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente di cui all’art. 53 del Testo Unico delle imposte sui redditi.
L’aliquota Irap 2018 stabilita per la Fondazione è pari al 4,82% (art. 16 del Decreto legislativo del 15/12/1997, n. 446, e l’art. 8, comma 14, della Legge regionale Lazio del 18 luglio 2012, n. 11).
IMPOSTE DIRETTE
La Fondazione CON IL SUD, è un ente non commerciale soggetto all’Imposta sul Reddito delle Società (IRES), ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. n. 917/1986.
Nel 2018 ha conseguito redditi imponibili ai fini IRES.
Per le attività finanziarie la Fondazione è soggetta a imposta sostitutiva a titolo definitivo sui proventi percepiti; tale imposta viene applicata dai soggetti che hanno erogato i proventi medesimi e che fungono da sostituto. Per i proventi percepiti senza l’intervento di un sostituto d’imposta la Fondazione è soggetta all’obbligo di liquidare detta imposta nella sua dichiarazione annuale dei redditi; il relativo importo trova evidenza all’interno della voce “debiti verso erario”, mentre, a livello economico, l’imposta viene detratta direttamente dal provento finanziario lordo.
4.3.2. Voci dell’Attivo Patrimoniale
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI (1) € 12.535.811
Le Immobilizzazioni immateriali (A) esposte in bilancio per complessivi € 87.437, sono così composte:
Le Immobilizzazioni materiali (B), esposte in bilancio per complessivi € 12.448.375, sono così composte:
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (2) € 36.682.669
Le Immobilizzazioni Finanziarie si riferiscono alle voci:
Altre Partecipazioni (A) € 1.150.000
Tale voce è composta da:
Partecipazione al Fondo di Garanzia, gestito da Cooperfidi Italia Soc. Coop., intermediario finanziario vigilato, € 1.050.000. Tale Fondo, costituito dalla Fondazione, unitamente ad altri enti, a fine 2011 (quota complessiva a carico Fondazione € 2.000.000), è finalizzato a favorire l’accesso al credito degli enti del terzo settore aventi sede nel Mezzogiorno, attraverso la concessione di garanzie a favore di istituti bancari e altri enti finanziari.
Le somme costituenti il fondo, versate dalla Fondazione in un conto corrente vincolato e intestato al gestore, rimangono vincolate per il periodo di validità del fondo stesso, potendo rientrare tra le disponibilità della Fondazione dopo tale periodo, se non utilizzate a copertura di eventuali perdite sui finanziamenti garantiti.
Tale posta è valorizzata in funzione di quanto è stato effettivamente versato dalla Fondazione: € 1.050.000 nel 2012 (pari al 52,5% dell’impegno complessivo). Non sono state effettuate ulteriori richieste di versamento nel corso degli anni successivi.
Al 31/12/2019 il valore complessivo delle garanzie deliberate è pari circa 9,7 milioni di euro. Al 31/12/2019, secondo le informazioni fornite dal gestore, risultano 5 rapporti deteriorati (verso 3 controparti), per un valore complessivo di garanzia pari a 188 mila euro. La stima analitica di perdita formulata dal gestore per queste posizioni è pari a 76 mila euro.
Partecipazione in “Con i Bambini” € 100.000: conseguentemente alla firma del protocollo d’intesa con il Governo per la costituzione del Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile (maggio 2016), Acri ha deciso di affidare alla Fondazione CON IL SUD il ruolo di soggetto attuatore del Fondo. La Fondazione, al fine di mantenere una netta distinzione con le proprie attività ordinarie e assicurare un livello di massima trasparenza e tracciabilità nella rendicontazione dei risultati e dei costi, ha deciso di creare una nuova società.
Pertanto, a giugno 2016 è stata costituita l’impresa sociale Con i Bambini, società totalmente partecipata dalla Fondazione che ha apportato alla stessa un capitale sociale pari a 100 mila euro.
Si ricorda che, a fine 2018, il Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile, inizialmente istituito in via sperimentale per tre annualità (2016-2018), è stato rinnovato per un uguale periodo, prolungando quindi la durata dello stesso fino al 2021.
Altri titoli (C) € 35.532.669
Tale voce è composta da:
Azioni della Società Editoriale Vita SpA, sottoscritte nell’ottobre 2010, per un valore inziale pari a 50 mila euro. A partire dal 2011, sono state rilevate in bilancio svalutazioni annuali per adeguare il valore totale dell’investimento all’andamento di mercato delle azioni, fino ad arrivare al completo azzeramento di tale valore a fine 2017.
La Società Editoriale Vita SpA, che rappresenta il soggetto leader in Italia nel segmento di mercato della comunicazione e dell’informazione nel mondo non profit, sta infatti attraversando un periodo di difficoltà finanziaria essendo ancora in fase di approvazione definitiva il piano di ristrutturazione presentato, con relativo aumento di capitale, per la continuazione dell’attività e conservazione del valore della Società stessa.
Al momento della redazione del presente documento è in corso di emanazione da parte del Tribunale competente il decreto di omologa del concordato preventivo proposto da Vita SpA.
Successivamente si potrà quindi dare seguito all’aumento di capitale sociale. A tal proposito si ricorda che la Fondazione ha manifestato la propria disponibilità a sottoscrivere un aumento di capitale di Vita SpA in caso di positiva conclusione della “proposta concordataria” da parte della stessa Società con i propri creditori, per un importo pari a 64 mila euro.
€ 3.039.659 riferiti ai richiami e al rimborso di quote capitale (circa 2.680 mila euro totali) effettuati dal Fondo di Investimento mobiliare Vertis Capital.
La Fondazione ha sottoscritto il Fondo nel luglio 2008 per n. 200 quote al valore nominale unitario di 50 mila euro, per un importo totale pari a 10 milioni di euro. Il periodo di investimento si è concluso al 31/12/2016 mentre la durata, originariamente fissata in 9 anni dall’avvio dell’operatività, è stata estesa al 31/12/2021.
Tale fondo chiuso di private equity, dedicato al Mezzogiorno, investe in strumenti finanziari non quotati indirizzati principalmente verso imprese di piccole e medie dimensioni con sede legale nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il perimetro del portafoglio al 31/12/2019 è composto da 5 società diversificate per area geografica e settore e dal fondo Vertis Venture a sua volta investito in una decina di società. Nel corso del 2019 l’attività di gestione si è focalizzata sul monitoraggio delle attuali società partecipate, supportandole nel loro processo di crescita, e sulla ricerca e individuazione di eventuali dismissioni delle società che hanno già suscitato interesse sul mercato, così come nel supporto alle società partecipate che si trovano in difficoltà finanziaria, focalizzandosi, anche per quest’ultime, nell’individuazione di eventuali possibilità di dismissione.
In corso d’anno il fondo ha realizzato un’importante plusvalenza dalla cessione parziale di una società partecipata ad un gruppo industriale e, a seguire, ha provveduto a tre rimborsi parziali di equity. La valorizzazione al Nav a fine 2019, depurata dall’effetto riduttivo del rimborso parziale di equity, è in crescita, sostenuta dal risultato di gestione positivo, e superiore rispetto al valore di iscrizione in bilancio. Non avendo comunque la certezza che siano venuti meno i motivi della perdita già iscritta in bilancio negli anni precedenti, si ritiene opportuno non procedere ad alcuna ripresa di valore, mantenendo la valutazione al costo.
Di seguito una tabella di riepilogo del valore del Fondo a fine anno:
€ 2.273.336 riferiti ai richiami effettuati dal Secondo Fondo d’investimento mobiliare F2i al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 898.608.
Il Fondo è stato sottoscritto per un primo ammontare pari a 5 milioni di euro a settembre 2013, incrementato di ulteriori 2 milioni a luglio 2015, per arrivare ad un totale complessivo investito pari 7 milioni di euro (n. 7 quote dal valore nominale di € 1.000.000 ciascuna).
Il portafoglio del fondo ha visto un incremento nel settore delle biomasse con l’acquisizione di due impianti e un’uscita dal settore delle reti logiche con la dismissione totale della partecipata. Il ribilanciamento del portafoglio è pienamente coerente con il regolamento del fondo che indica che successivamente al termine del periodo di investimento (luglio 2018) il fondo potrà effettuare solo investimenti nei settori in portafoglio, volti al rafforzamento delle piattaforme industriali gestite. Al 31/12/2019 la valorizzazione al Nav del fondo è aumentata, principalmente a seguito delle plusvalenze realizzate dalla cessione di una partecipata, delle maggiori plusvalenze da valutazione degli assets in portafoglio e dei maggiori dividendi distribuiti dal complesso delle società partecipate.
Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.
(*) Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote. Tale ammontare non si computa nell’Importo Sottoscritto.
€ 3.132.283 riferiti ai richiami effettuati dal Terzo Fondo d’investimento mobiliare F2i al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 175.682.
Tale Fondo è stato sottoscritto a seguito di un’operazione di fusione effettuata a fine 2017 con il Primo Fondo F2i. considerando i positivi risultati precedentemente conseguiti, la Fondazione ha deciso di effettuare tale conferimento.
A seguito di tale fusione, la Fondazione è risultata proprietaria di n. 897 quote A del Terzo Fondo per un valore pari a € 8.970.000. Contemporaneamente sono state riscattate n. 359 quote A (ammontare residuo sottoscritto al netto del riscatto par a € 5.380.000) e sottoscritte n. 309 nuove quote B1 (nuovo ammontare sottoscritto pari a € 3.090.000):
Il Terzo Fondo si pone come obiettivo investimenti in Italia e Europa meridionale nel settore delle infrastrutture e reti di distribuzione attraverso strategie di consolidamento industriale. In termini di composizione del portafoglio, il Fondo detiene partecipazioni dirette ed indirette (tramite società veicolo) sulle seguenti filiere: Reti Gas e Rete Idrica, Aeroporti, Energie Rinnovabili, Telecomunicazioni e Infrastrutture Sociali.
Al 31/12/2019 la valorizzazione al Nav del fondo è aumentata, per effetto dei maggiori dividendi distribuiti dalle partecipate e delle plusvalenze da valutazione degli assets in portafoglio, solo parzialmente compensati dalle minusvalenze da valutazione e dai maggiori costi sostenuti per le commissioni di gestione. Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.
€ 7.448.649 relativi alla sottoscrizione del Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso “Sympleo”, al netto della relativa svalutazione già iscritta in bilancio pari a € 1.774.851.
Il Fondo, sottoscritto a giugno 2011 per n. 286 quote al valore unitario di 50 mila euro, è riservato esclusivamente ad investitori qualificati e la sua durata è stata fissata in 15 anni.
Nel corso del primo semestre 2019 il fondo ha venduto i due immobili siti in Roma rispettivamente ad un fondo immobiliare e al conduttore, ed ha effettuato due nuovi investimenti nella città di Milano. Nel mese di maggio, a fronte dell’eccesso di liquidità generata dalle dismissioni immobiliari il fondo ha effettuato un rimborso parziale di equity; ciò nonostante, a fine anno il fondo detiene il 17% circa di liquidità non reinvestita. L’attività di gestione immobiliare del Fondo nel corso del 2019 si è quindi concentrata prevalentemente sulle attività preliminari relative alla presa in consegna dei due nuovi investimenti.
Al 31/12/19 il portafoglio è così composto da tre immobili localizzati nella città di Milano a destinazione d’uso terziario/direzionale, interamente locati a società multinazionali e primari operatori leader nel proprio segmento di mercato.
L’esercizio 2019 si chiude con un risultato positivo imputabile principalmente alla gestione ordinaria, oltre che alla plusvalenza da valutazione del portafoglio immobiliare.
A seguito di tale risultato positivo, il CdA della Sgr del 28/02/2020 ha deliberato la distribuzione di proventi per un rendimento del 5,1% sul valore nominale residuo delle quote.
Si ritiene comunque opportuno non procedere ad alcuna ripresa di valore, mantenendo la valutazione al costo.
€ 2.585.763 relativi alla sottoscrizione del Fondo di investimento specializzato di diritto lussemburghese “Quercus Renewable Energy” al netto dei rimborsi pro quota per un valore complessivo pari a € 1.568.557 e della relativa svalutazione già iscritta in bilancio negli anni precedenti per € 845.680.
Tale Fondo è stato sottoscritto a luglio 2011 per un importo totale pari 5 milioni di euro.
Il valore dell’investimento, sulla base dell’ultimo NAV disponibile (30/06/2019), risulta superiore al valore di iscrizione in bilancio. Non avendo certezza che siano venuti meno i motivi della perdita precedentemente iscritta, si ritiene opportuno non procedere ad alcuna ripresa di valore.
Si tratta di un fondo che investe in impianti fotovoltaici collocati in Abruzzo, Lazio, Puglia ed Emilia Romagna.
€ 758.272 riferiti ai richiami effettuati dal Fondo chiuso di private equity denominato Investimenti Rinnovabili, gestito da Green Arrow, e al rimborso di quote capitale per un totale pari a € 2.727.221, al netto della relativa svalutazione iscritta in bilancio per € 19.682.
Tale Fondo, sottoscritto a marzo 2011 per un importo totale pari a 5 milioni di euro, è interamente dedicato ad investimenti in aziende e progetti orientati alla produzione di energie rinnovabili.
Il fondo è esposto al 100% in Puglia dove detiene 9 impianti fotovoltaici. Durante l’anno sono state svolte principalmente attività propedeutiche ad operazioni di disinvestimento del portafoglio residuo la cui cessione era prevista entro fine 2019; ad oggi il processo di vendita è ancora in fase di definizione.
Il NAV del Fondo al 31/12/2019 riflette principalmente gli oneri di gestione sostenuti nell’anno.
(*) Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote. Tale ammontare non si computa nell’Importo Sottoscritto.
€ 4.695.501 relativi ai richiami effettuati dal Fondo Green Star (comparto “bioenergie”), sottoscritto per € 7.000.000, al netto della relativa svalutazione iscritta in bilancio per € 322.125.
Sottoscritto a fine 2013, tale Fondo si pone come obiettivo quello di creare un modello sostenibile e replicabile, orientato alla produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili attraverso la valorizzazione di sottoprodotti e/o rifiuti, come scarti alimentari e animali, avvalendosi di network di piccoli impianti di cogenerazione, creando sinergie con il mondo agricolo (implementazione filiera Bosco-Legno-Energia).
Il perimetro di investimento del Fondo comprende due iniziative: una ad Iglesias e l’altra a Caltagirone.
Su tali terreni sono stati realizzati impianti di produzione di energia elettrica e termica da biomassa legnosa.
Si sono verificati dei ritardi sull’avvio di entrambe le centrali principalmente per problemi legati alla società che avrebbe dovuto gestire le stesse. Nel corso del 2019 in considerazione della perdurante morosità delle società conduttrici di entrambi gli immobili di proprietà del Fondo Green Star, è proseguita la fase di pre-contenzioso (avviata nel corso del secondo semestre 2018) per la gestione della quale era stato affidato mandato ad uno studio legale di Torino. La gestione del Fondo nel corso dell’anno si è focalizzata sull’individuazione di un nuovo soggetto economico cui affidare la gestione degli impianti di Iglesias e di Caltagirone.
Al 31/12/2019 il valore delle quote iscritte in bilancio risulta essere inferiore rispetto al valore di mercato, determinando una svalutazione prudenzialmente iscritta in bilancio.
La contrazione di valore riflette la crescente incertezza derivante dalla mancanza di sviluppi effettivi in merito alla sottoscrizione dei contratti di locazione per gli impianti alla data della relazione.
€ 4.848.700 riferiti alla sottoscrizione di “Tendercapital Real Assets Fund”, interamente versati a fine 2014.
La totalità degli investimenti del Fondo è collocata geograficamente nelle regioni del Sud Italia.
Si tratta di un fondo che investe in attività “reali”, per la maggior parte infrastrutture energetiche e, in misura minore, immobili a destinazione socio-sanitaria e assistenziale, a reddito, accreditati e gestiti da selezionati e primari operatori.
Sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV del 31/12/2018), il valore delle quote iscritte in bilancio risulta inferiore rispetto al valore di mercato.
Pur non avendo ricevuto ulteriori informazioni dal Fondo sulle attività in essere a fine 2019, in un’ottica prudenziale si è ritenuto opportuno iscrivere la relativa perdita di valore in bilancio.
€ 3.795.822 relativi ai richiami effettuati del Fondo Esperia sottoscritto dalla Fondazione a fine 2015 per un importo totale pari a 10 milioni di euro.
Tale fondo, gestito da Fabrica SGR Immobiliare, si pone l’obiettivo di trasferire nel Meridione d’Italia le migliori practice di social housing già sperimentate sia in Italia che all’estero, al fine di contribuire all’incremento sia qualitativo che quantitativo dello stock di alloggi sociali disponibili nel Sud Italia.
Oltre alla gestione ordinaria degli assets residenziali sociali in portafoglio (siti in Lecce, Bari, Matera), nel corso del 2019 la SGR ha affidato ad un’associazione temporanea d’impresa una serie di servizi tra cui l’attività di commercializzazione degli appartamenti insiti nei vari lotti. è inoltre proseguita l’attività di scouting di iniziative di housing sociale nel Centro e soprattutto Sud Italia, con l’obiettivo di trasferire nel Meridione le migliori practices di social housing già sperimentate in Italia e all’estero e contribuire all’incremento qualitativo e quantitativo dello stock di alloggi sociali disponibili nelle regioni del Sud Italia.
L’anno 2019 si è chiuso con un risultato positivo che deriva dal risultato della gestione ordinaria dell’esercizio (canoni di locazione) e dalle plusvalenze da valutazione degli assets.
A fine anno il valore di mercato delle quote (NAV al 31/12/2019) risulta superiore rispetto al valore di iscrizione in bilancio; trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.
€ 2.826.020 relativi ai richiami effettuati del Fondo Social Impact (Fondo Sì), fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso, sottoscritto dalla Fondazione ad agosto 2018 per un importo totale pari a 10 milioni di euro (500 quote per un valore nominale di 20 mila euro).
Il Fondo Sì è promosso e gestito da Sefea Impact Sgr SpA. Tale fondo si caratterizza per l’adozione di una strategia di impact investing: gli investimenti hanno l’obiettivo di generare, oltre ad equi rendimenti finanziari, un impatto quantificabile a livello sociale ed ambientale.
Il processo di gestione e monitoraggio degli impatti sociali è posto al centro della strategia ed operatività del Fondo e viene quindi attentamente valutato l’approccio di ogni progetto alla gestione degli impatti generati dalle proprie attività sulla comunità.
Nel corso del 2019 la Sgr ha principalmente svolto attività di commercializzazione del Fondo, diretta sia alla valorizzazione degli investimenti detenuti in portafoglio, che alla ricerca di nuove opportunità di investimento
in piccole e medie imprese che dimostrino potenzialità di crescita e di sviluppo con una strategia di impact investing.
A fine anno il valore delle quote iscritte in bilancio risulta inferiore rispetto al valore di mercato calcolato sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV al 31/12/2019). Si ritiene che non vi siano elementi sufficienti per considerare tale perdita durevole, visto il recente avvio del Fondo che si trova ancora in una fase preliminare di completamento degli investimenti.
Azioni della Società
€ 128.666 relativi alla partecipazione al capitale sociale di Sefea Social Impact Sgr.
Ad aprile 2019 sono quindi state sottoscritte 75 azioni dal valore complessivo di 75 mila euro.
A dicembre dello stesso anno l’assemblea dei soci ha deliberato in merito all’aumento di capitale necessario per garantire la copertura delle perdite generatesi nei primi due esercizi di attività della Sgr. La Fondazione ha quindi approvato la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale di Sefea Social Impact Sgr per la quota proporzionale alle azioni già possedute (6,74%) e contestualmente la sottoscrizione di ulteriori azioni esercitando il diritto di prelazione sul capitale inoptato, arrivando così a detenere circa il 10% del capitale totale.
STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (3) € 447.264.156
Strumenti finanziari quotati (A) € 447.264.156
La voce comprende sia il portafoglio in deposito amministrato che il portafoglio gestito.
Portafoglio in deposito amministrato
Il portafoglio si compone dei seguenti BTP (€ 8.127.470):
(*) Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli comprensivo del disaggio di emissione, commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
(**) Quotazioni al 31/12/2019 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.
Il BTP 23/04/20 1,65 CUM%, sottoscritto ad un valore inziale pari a € 3.248.850 e svalutato negli anni precedenti per un totale pari a € 149.670, ha recuperato parte del suo valore (€ 28.290).
Di seguito il dettaglio delle obbligazioni detenute al 31/12/2019 (€ 985.400):
(*) Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli comprensivo del disaggio di emissione, commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
(**) Quotazioni al 31/12/2019 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.
In virtù del criterio di valutazione adottato, minore tra costo di acquisto e valore desumibile dall’andamento di mercato, per l’obbligazione BETICA SUB 30/06/2022 TV è stata registrata una svalutazione pari a € 5.200.
La Fondazione a fine 2017, in un’ottica prudenziale, aveva ritenuto opportuno, procedere alla svalutazione per l’intero importo (€ 100.000) del prestito obbligazionario VITA 2018 4%, fatta salva la possibilità di una eventuale futura ripresa di valore.
Ad oggi VITA Società Editoriale sta ancora attraversando un periodo di difficoltà finanziaria, nell’attesa che venga definitivamente approvato il piano di ristrutturazione presentato, con relativo aumento di capitale, per la continuazione dell’attività.
Portafoglio gestito
Il patrimonio della Fondazione è investito per circa l’85% nel comparto Global Real Return del Quaestio Capital Fund.
Le quote del comparto sono detenute in custodia in Lussemburgo sul conto aperto presso la banca depositaria del Quaestio Capital Fund, Royal Bank of Canada, sede di Milano. La Quaestio Capital Management Sgr SPA è responsabile ad operare le ritenute sui redditi di capitali derivanti dalla partecipazione al Fondo stesso.
A fine anno la valutazione del Quaestio Capital Fund, essendo lo stesso iscritto tra gli strumenti finanziari non immobilizzati, avviene sulla base del principio del minore tra costo di acquisto e valore presumibile dall’andamento di mercato. Considerando il NAV ultimo disponibile a fine 2019, la differenza tra il costo e il valore di mercato pari a € 6.610.360 (al lordo delle relative imposte) non viene rilevata in bilancio.
CREDITI (4) 201.789
Tale voce è così composta:
Nel 2018 i crediti ammontavano a € 5.128.500, tale voce comprendeva depositi a termine sottoscritti a fine anno per un valore complessivo pari a 5 milioni di euro.
In relazione alla voce Crediti verso Fondazioni di origine bancaria è opportuno precisare che dall’esercizio 2011 si è deciso di contabilizzare le quote ex-accordo Acri-Volontariato del 23/06/2010 seguendo il principio di cassa allargato (1).
(1) Principio di cassa allargato: si rileva contabilmente quanto realmente incassato nell’esercizio di competenza e quanto incassato nei primi due mesi dell’esercizio successivo.
Tale voce comprende inoltre le quote di contributi (previste dall’ex-protocollo d’intesa del 5/10/2005) non ancora incassate, ma contabilizzate seguendo il principio di competenza – principio applicato fino all’esercizio 2010.
Con riferimento a tali crediti la Fondazione ha ritenuto opportuno procedere alla creazione di un apposito fondo al quale iscrivere le partite derivanti dal vecchio metodo di imputazione.
Nel corso degli anni tali importi sono stati progressivamente svalutati.
I crediti verso altri per circa 202 mila euro si riferiscono a note di debito ancora da incassare.
DISPONIBILITà LIQUIDE (5) € 45.482.191
La voce rappresenta il saldo attivo dei conti correnti bancari della Fondazione e del fondo cassa necessario per le minute spese correnti. La voce risulta così composta:
Il maggior valore delle disponibilità liquide a fine 2019 rispetto all’anno precedente (€ 25.025.553) è principalmente dovuto al fatto che si è generata liquidità verso la parte finale dell’anno, rimandando eventuali investimenti al 2020.
RATEI E RISCONTI ATTIVI (6) € 145.771
La voce Risconti Attivi è pari a € 41.147, come di seguito dettagliato:
La voce Ratei Attivi, rappresentata dai proventi di competenza economica dell’esercizio in corso la cui manifestazione finanziaria avverrà in un esercizio successivo, è pari a € 104.624 e risulta così costituita:
(*) Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014).
(*) Gli interessi sono al netto della ritenuta al 12,5% (Decreto Legge n. 66/2014).
(**) Valore della cedola in corso a fine anno.
4.3.3. Voci del Passivo Patrimoniale
PATRIMONIO NETTO (1) € 418.799.515
Fondo di dotazione (A) € 314.801.028
Il Fondo di dotazione è stato costituito come previsto nel Protocollo di Intesa del 5/10/2005, siglato dal Forum Permanente del Terzo Settore e dall’Acri, in rappresentanza delle fondazioni di origine bancaria, e con l’adesione e la partecipazione di: Consulta Nazionale Permanente del Volontariato presso il Forum; Convol – Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato; Csv.net – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato; Consulta Nazionale dei Comitati di Gestione – Co.Ge. In particolare:
€ 209.644.364 in conto fondazioni di origine bancaria, relativi agli accantonamenti effettuati nei bilanci consuntivi 2000, 2001, 2002, 2003, 2004 (Atto di indirizzo “Visco”) e versati alla Fondazione CON IL SUD. Degli € 209.644.364, € 206.085.495 sono quote che fanno riferimento alle fondazioni di origine bancaria che sono anche enti fondatori della Fondazione CON IL SUD, e € 3.558.869 si riferiscono alle fondazioni di origine bancaria che non sono soci della Fondazione.
€ 90.680.452 in conto volontariato, relativi alla quota disponibile dell’1/15° di competenza dei consuntivi 2003 e 2004, finalizzata per legge ai Csv, di cui € 88.321.510 versati dalle fondazioni socie, e € 2.358.942 versati dalle fondazioni non socie.
€ 14.476.212 in conto volontariato, relativi alla quota integrativa della dotazione patrimoniale (accantonamento aggiuntivo rispetto a quello previsto dalla Legge 266/91 – calcolato secondo l’Atto di indirizzo “Visco” utilizzato per integrare e perequare le risorse già destinate ai Csv e, in parte, per finanziare le nuove iniziative da realizzare al Sud), versati esclusivamente dalle fondazioni socie (quota extra-accantonamento 2005).
Dettaglio Fondo di dotazione:
Riserva per l’integrità del patrimonio (B) € 101.500.324
Lo Statuto della Fondazione CON IL SUD, all’articolo 4 comma 2, prevede, tra gli altri, l’obbligo della conservazione del valore del patrimonio. Al fine di preservarne il valore reale, è contabilmente prevista una specifica posta patrimoniale, denominata Riserva per l’integrità del patrimonio.
L’effetto cumulativo negli anni della svalutazione monetaria sul patrimonio si può quantificare in € 61.066.966:
(*) Inflazione Italiana Indice NIC (indice nazione dei prezzi al consumo per l’intera collettività)
Nel 2019 non è stato effettuato alcun accantonamento alla riserva integrità del patrimonio. Il valore della riserva risuta essere pari a circa 101,5 milioni di euro, superiore di circa 40,4 milioni di euro rispetto a quanto necessario per neutralizzare l’impatto dell’inflazione.
Altre Riserve (C) € 353
Tale voce si riferisce alla riserva appositamente creata per utili su cambi non realizzati a fine 2016, relativamente al saldo residuo del conto corrente in valuta intestato alla Fondazione.
FONDI PER L’ATTIVITA’ D’ISTITUTO (3) € 71.137.122
Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali (A) € 28.153.918
Il Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale.
A fine 2019 è stata destinata a tale posta una parte dell’avanzo di esercizio dell’anno, per un importo totale pari a € 6.938.795.
Fondo per gli interventi istituzionali (B) € 42.983.204
Rientrano in questo Fondo le risorse destinate al sostegno dell’Attività Istituzionale della Fondazione per le quali non sono ancora intervenute le specifiche delibere di erogazione. Il Fondo è articolato in sottofondi, in funzione delle linee di intervento attivate, che sono stati così movimentati:
(*) Risorse assegnate per attività di raccolta fondi e rendimento riconosciuto sul patrimonio raccolto, soggette a delibera da parte del CDA.
(**) Da documento programmatico 2015, è stato destinato 1 milione di euro per finanziare iniziative sociali promosse dalle fondazioni di comunità che abbiano terminato il periodo di sostegno alle attività sociali e di raccolta fondi; a fine 2019 il residuo di tale fondo è pari a 382 mila euro.
Sulla base del documento programmatico annuale, lo stanziamento complessivo di risorse per gli interventi istituzionali 2020 risulta pari a 17 milioni di euro provenienti dalla destinazione dell’avanzo di esercizio.
FONDO TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (5) € 405.457
Tale fondo rappresenta il debito della Fondazione verso i propri dipendenti a titolo di trattamento di fine rapporto, maturato fino al 31/12/2019, calcolato in base alle disposizioni di legge e ai contratti di lavoro in vigore.
Il Fondo per Trattamento di Fine Rapporto è così composto:
EROGAZIONI DELIBERATE (6) € 53.613.081
La voce comprende impegni specifici assunti mediante delibera di erogazione per il finanziamento di iniziative selezionate a seguito di bandi e inviti promossi dalla Fondazione. Queste poste evidenziano l’impegno ancora da liquidare ai soggetti beneficiari e vengono alimentate attingendo ai relativi “Fondi per gli Interventi Istituzionali”. La voce è stata così movimentata:
DEBITI (7) € 855.023
Sono esposti al valore nominale e sono così composti:
(*) Tale voce comprende anche lo 0,50 a titolo di Fondo di Garanzia per il trattamento di fine rapporto ex Legge 297/82.
Le Fatture da ricevere si riferiscono al valore nominale dei beni e servizi già acquistati o ricevuti, ma per i quali non è ancora pervenuta, dai rispettivi fornitori, la relativa fattura.
I Debiti verso dipendenti si riferiscono al calcolo delle ferie e dei permessi maturati e non goduti alla data del 31/12/2019, nonché della quota di 14^ mensilità maturata.
I Debiti verso amministratori si riferiscono ai compensi degli Organi della Fondazione (secondo semestre 2019, per quanto riguarda il Comitato d’Indirizzo, e quarto trimestre 2019, con riferimento al Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Coordinamento del Comitato d’Indirizzo e Presidente della Fondazione).
I Debiti verso collaboratori si riferiscono ai compensi degli esperti che compongo le commissioni di valutazione delle proposte progettuali partecipanti ai vari bandi pubblicati dalla Fondazione.
I Debiti IRAP si riferiscono all’imposta regionale sulle attività produttive, di competenza dell’esercizio 2019, che verrà versata nel mese di giugno 2020.
I Debiti INAIL si riferiscono al premio assicurativo per i lavoratori dipendenti di competenza dell’esercizio 2019, che verrà versato in sede di dichiarazione degli emolumenti lordi nel 2020.
I Debiti verso Erario si riferiscono in parte alla ritenuta del 4 % prevista dall’art. 28 DPR 600/73 e in parte a quanto la Fondazione dovrà versare a titolo di imposta sostitutiva, nella misura del 26%, a giugno 2020, con riferimento alla tassazione dei dividendi percepiti nel corso del 2018 dal Fondo di diritto Lussemburghese Quercus Renewable Energy.
Conti d’ordine
Garanzie e impegni. La voce accoglie l’impegno residuo della Fondazione ad acquistare quote dei vari Fondi comuni di investimento sottoscritti, come di seguito dettagliato:
4.3.4. Voci del Conto Economico
DIVIDENDI E PROVENTI ASSIMILATI (1) € 17.345.797
L’importo dei dividendi e proventi assimilati si riferisce ai proventi finanziari erogati dai vari fondi comuni di investimento:
(*) Tale valore è al netto dell’imposta sostitutiva del 26%, pari ad € 137.121
I restanti € 16.955.528 si riferiscono invece ai proventi finanziari erogati dal Quaestio Capital Fund – Global Real Return. L’importo lordo pari ad € 22.003.715 ha subito alla fonte una ritenuta d’imposta a titolo definitivo di € 5.048.187.
INTERESSI E PROVENTI ASSIMILATI (2) € 240.600
Strumenti finanziari non immobilizzati (B) € 151.752
Gli interessi da strumenti finanziari non immobilizzati derivano dall’investimento in portafoglio obbligazionario e in liquidità.
I Proventi netti sul portafoglio obbligazionario sono pari a € 150.141:
I proventi netti sul portafoglio liquidità si riferiscono agli interessi netti dei depositi a termine pari a € 1.610:
Interessi da crediti e disponibilità liquide (C) € 88.848
In tale voce rientrano gli interessi percepiti sui conti correnti detenuti presso vari istituti di credito:
Il valore è al netto della relativa ritenuta del 26% (pari ad € 31.217).
RETTIFICHE DI VALORE DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (3) € 23.090
In considerazione dell’utilizzo del criterio di valutazione del minore tra il costo d’acquisto e il valore desumibile dall’andamento di mercato, nel corso dell’esercizio 2019, essendo venuti meno i motivi della precedente svalutazione, è stata registrata per il BTP 15/12/21 2,15% una ripresa di valore pari ad € 28.290. Sempre sulla base del criterio di valutazione adottato, ha invece subito una svalutazione, per un importo pari a € 5.200, l’obbligazione l’obbligazione BETICA SUB 2022.
RISULTATO DELLE NEGOZIAZIONI DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (4) € 65
Con riferimento al saldo residuo del conto corrente in valuta ($) pari a circa € 3.100, è stato rilevato un utile su cambi non realizzati derivante dalla conversione di attività non ancora regolate alla data di chiusura dell’esercizio, pari a € 65.
RIVALUTAZIONE (SVALUTAZIONE) E RISULTATI DELLE NEGOZIAZIONI DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (5) € 524.442
Sono stati svalutati per durevoli perdite di valore i seguenti Fondi:
- Green Star per € 322.126.
- Tendercapital per € 151.300.
- Green Arrow – Investimenti Rinnovabili per € 19.682.
Inoltre, in seguito alla variazione del valore nominale delle azioni derivanti dalla partecipazione al capitale sociale di Sefea Impact Sgr, si è proceduto a svalutare il valore dell’iniziale sottoscrizione pari a € 75.000 per un importo pari a € 31.334 . (2)
(2) Per ulteriori dettagli si rimanda alla voce dello Stato Patrimoniale “Immobilizzazioni finanziarie (2)” pag. 105.
ONERI FINANZIARI E DI GESTIONE DEL PATRIMONIO (6) € 104.920
La voce comprende il costo per i servizi di consulenza finanziaria prestati alla Fondazione nel corso del 2019.
ALTRI PROVENTI (8) € 10.443.873
Altri proventi (A) € 247.382
Tale voce si riferisce al recupero dei costi per il personale della Fondazione CON IL SUD in distacco presso la partecipata Con I Bambini Impresa Sociale Srl.
Proventi da erogazioni (B) € 10.196.491
Sono ricompresi nei proventi erogativi i contributi ricevuti dalle fondazioni di origine bancaria.
Conseguentemente all’istituzione del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, i contributi a favore della Fondazione CON IL SUD, inizialmente previsti per un importo totale pari a 20 milioni di euro, sono stai ridotti a 10 milioni di euro.
Risultano pertanto contributi da fondazioni di origine bancaria per un totale pari a € 10.015.021, come di seguito dettagliato:
(*) Si riferisce all’incasso della quota relativa ai contributi in conto esercizio 2017.
L’anno precedente i contributi ammontavano a € 10.676.282.
Tale voce comprende inoltre una prima parte del contributo (€ 181.470) affidato da Open Society Foundations alla Fondazione CON IL SUD per un’iniziativa promossa in cofinanziamento.
Tale contributo è confluito in un fondo appositamente creato (Fondo regranting Open Society Foundations) per tenere separato quanto ricevuto e destinato all’iniziativa in collaborazione con OSF rispetto al resto degli impegni della Fondazione (3).
(3) Per ulteriori dettagli sulla capienza del Fondo si rimanda alla voce dello Stato Patrimoniale “Fondi per gli interventi isttuzionali” a pag. 111.
ONERI AMMINISTRATIVI (9) € 3.155.395
La voce comprende gli oneri amministrativi di gestione come di seguito dettagliati:
Compensi e rimborsi spese organi statutari (A) € 483.637
Gli oneri si riferiscono ai costi sostenuti dalla Fondazione per gli organi statutari:
(*) I Compensi agli organi statutari includono i contributi previdenziali a carico della Fondazione.
Nell’esercizio 2018 il totale dei Compensi e rimborsi spese organi statutari ammontava a € 478.819.
Personale (B) € 1.448.530
La Fondazione opera con personale assunto direttamente alle proprie dipendenze. I dipendenti al 31/12/2019 sono 25, di cui 1 dirigente, 6 quadri e 19 impiegati:
(*) Il totale degli oneri, al netto del rimborso per il personale della Fondazione in distacco presso l’impresa sociale Con i Bambini (nella voce ‘altri proventi’), risulta pari a € 1.201.148
(**) Includono il rateo per la 14^ mensilità, le ferie e i permessi non goduti al 31/12/2019.
(***) Comprende il contributo a carico del datore di lavoro calcolato sulla retribuzione annua complessiva assunta come base per il calcolo TFR.
Nel 2018 il totale degli oneri per il personale ammontava a € 1.336.431.
Consulenti e collaboratori esterni (C) € 246.174
Nell’esercizio 2018 il costo per consulenti e collaboratori esterni ammontava a € 370.986.
Risultano inferiori rispetto all’anno precedente i costi sostenuti per le consulenze attività istituzionali; assenti i costi per le consulenze fundraising e studi.
Servizi (D) € 420.895
Nel 2018 gli oneri per servizi ammontavano ad € 300.928.
I maggiori costi rispetto all’anno precedente sono principalmente dovuti a spese di comunicazione sostenute per un progetto televisivo in collaborazione con la RAI.
Interessi passivi e altri oneri finanziari (E) € 2.150
Tale voce comprende le spese bancarie sostenute per la tenuta dei conti correnti.
Ammortamenti (G) € 493.879
Altri oneri (I) € 60.128
Nel 2018 gli altri oneri ammontavano a € 55.856.
PROVENTI STRAORDINARI (10) € 32.763
Tale voce comprende rettifiche di costi già accantonati nell’esercizio 2018.
ONERI STRAORDINARI (11) € 1.468
La voce si riferisce a costi rilevati nell’anno 2019 ma di competenza di esercizi precedenti e non accantonati.
IMPOSTE (12) 179.697
In tale voce viene riportato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette e indirette corrisposte durante l’esercizio. Non è invece ricompresa l’imposta sostitutiva sui proventi finanziari in quanto detratta direttamente dagli stessi proventi lordi.
La voce “imposta di bollo” comprende l’imposta, introdotta nel 2012, sulla detenzione degli strumenti finanziari. Anche per il 2019 l’aliquota è fissata nella misura del 2 per mille, con la previsione di un limite massimo pari a 14 mila euro, per ciascun fondo comune di investimento sottoscritto, dossier titoli e certificati deposito detenuti.
DESTINAZIONE DELL’AVANZO DI ESERCIZIO
L’avanzo dell’esercizio è pari a € 24.120.265 e si propone che lo stesso venga totalmente destinato come da dettaglio: