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bilancio di missione 2020

  • PARTE PRIMA

  • PARTE SECONDA

  • PARTE TERZA

  • PARTE QUARTA

  • PRECEDENTI EDIZIONI

    HOMEPAGE BILANCI

  • 4.3 Nota integrativa

    4.3.1 Principi di redazione del bilancio

    Criteri di valutazione

    Per quanto concerne la tenuta dei libri e delle scritture contabili, si fa riferimento, in quanto applicabili, alle norme civilistiche che sovrintendono alla stesura dei bilanci d’esercizio delle società (dall’art. 2421 all’art. 2435 del Codice Civile).

    Per quanto riguarda i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, essi sono sostanzialmente conformi a quanto richiesto dall’art. 2426 del Codice Civile.

    Con riferimento allo Stato Patrimoniale, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.

    Le immobilizzazioni materiali e immateriali sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente incrementato per gli oneri accessori di manutenzione, e sono ammortizzate laddove le stesse risultino strumentali all’attività di funzionamento, in relazione alle residue possibilità di utilizzazione dei beni.

    I costi di costituzione (spese notarili e altre spese sostenute per l’avvio della nuova attività), anche cosiddetti di start-up, sono stati ammortizzati in cinque anni.

    Le attività finanziarie immobilizzate quotate/non quotate sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20) e le svalutazioni vengono effettuate unicamente in presenza di perdite di valore considerate durevoli alla luce dei dati oggettivi disponibili alla data di redazione del bilancio.
    Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione.

    I titoli e gli strumenti finanziari non immobilizzati quotati/non quotati sono valutati al costo d’acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20), o al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, se minore. Tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi (Art. 2426 del codice civile).

    I crediti sono iscritti al valore di presumibile realizzo.
    Con riferimento ai crediti verso le Fondazioni socie, in passato contabilizzati per competenza, si è deciso di adottare, con decorrenza dall’esercizio 2011, il criterio di cassa, iscrivendo quindi solo i contributi effettivamente versati dai soci entro la data di redazione della bozza di bilancio.

    I depositi a termine, in rispetto del “Principio della prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali” (D. Lgs n. 6/2006 – modifica dell’art. 2423-bis del Codice Civile), sono iscritti nella voce crediti v/altri dell’attivo circolante, al valore pari al corso tel quel corrisposto dalla Fondazione in sede di acquisto.

    Le disponibilità liquide sono rappresentate dai saldi dei conti correnti bancari e dalle giacenze di cassa e sono iscritte al valore nominale.

    Conversione dei valori espressi all’origine in moneta avente corso legale nello Stato. Le operazioni in valuta vengono contabilizzate in corso d’anno al cambio del giorno in cui sono effettuate. Gli utili o le perdite su cambi vengono rilevate sulla base del cambio del giorno di estinzione.

    I debiti sono iscritti al valore nominale.

    Il patrimonio netto è composto dal Fondo di dotazione, dalle riserve e dall’avanzo (disavanzo) residuo dell’esercizio.

    I fondi rischi e oneri sono destinati soltanto a coprire perdite, oneri o debiti di natura determinata e di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia, alla chiusura dell’esercizio, sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza. Si tratta di oneri “qualitativamente determinati”, ovvero specifici, cioè inerenti a particolari decisioni, operazioni o programmi posti in essere dalla Fondazione e relativi a iniziative in corso alla data di chiusura dell’esercizio, di competenza economica dell’esercizio in cui vengono contabilizzate.

    Il trattamento di fine rapporto è calcolato nel rispetto dell’art. 2120 del Codice Civile.

    Le erogazioni deliberate vengono iscritte al valore nominale; la voce concerne i contributi deliberati da liquidare, corrispondenti all’ammontare assegnato a specifici beneficiari.

    Il fondo per gli interventi istituzionali deliberati in corso d’esercizio raccoglie gli stanziamenti alle Attività Istituzionali che vengono effettuati nel corso dell’anno.

    Il fondo per le attività di istituto è costituito da:

    • Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali, che ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi istituzionali di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale;
    • Fondo per gli interventi istituzionali, costituito dagli accantonamenti effettuati in sede di distribuzione dell’avanzo dell’esercizio per le attività tipiche della Fondazione.

    I ratei e risconti sono calcolati secondo il principio della competenza temporale.

    I conti d’ordine sono esposti facoltativamente in calce allo Stato Patrimoniale ed evidenziano, secondo il Principio Contabile CNDC-CNR n. 22, impegni, rischi e beni di terzi che non siano già rappresentati nel sistema contabile principale.

    Con riferimento al conto economico, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.

    Gli interessi e i proventi sui quali sia stata applicata una ritenuta a titolo d’imposta o un’imposta sostitutiva, sono riportati nel conto economico al netto delle imposte (Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 “Disposizioni relative al Conto Economico”).

    I dividendi e i proventi assimilati sono di competenza dell’esercizio in cui vengono incassati e sono riportati nel conto economico al netto delle imposte (Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 “Disposizioni relative al Conto Economico”).

    I costi e i proventi sono valutati rispettando il principio della competenza temporale.

    Alla voce Imposte viene indicato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette autoliquidate, e imposte indirette di competenza dell’esercizio.

    Aspetti di natura fiscale

    Imposta sul valore aggiunto
    La Fondazione CON IL SUD non è soggetta alla disciplina dell’imposta sul valore aggiunto in quanto dedita esclusivamente ad attività “non commerciale”. Di conseguenza risulta equiparata a tutti gli effetti a un consumatore finale.
    Tale circostanza, se da un lato esclude la necessità di possedere una partita Iva e l’obbligo di presentare la dichiarazione annuale, dall’altro non consente la detrazione dell’imposta a fronte degli acquisti effettuati o delle prestazioni ricevute. In tali casi, pertanto, l’imposta si trasforma in una componente del costo sostenuto.

    IRAP – Imposta regionale sulle attività produttive
    L’imposta, disciplinata dal D. Lgs. del 15/12/1997 n. 446, viene determinata secondo il sistema cosiddetto “retributivo” e viene calcolata sulla base imponibile costituita dalle seguenti voci:

    • retribuzioni spettanti al personale dipendente;
    • redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui all’art. 50 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;
    • compensi erogati per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa o collaborazione a progetto di cui all’ art. 50 c-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;
    • compensi erogati per attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente di cui all’art. 53 del Testo Unico delle imposte sui redditi.

    L’aliquota Irap 2020 stabilita per la Fondazione è pari al 4,82% (art. 16 del Decreto legislativo del 15/12/1997, n. 446, e l’art. 8, comma 14, della Legge regionale Lazio del 18 luglio 2012, n. 11).

    IMPOSTE DIRETTE
    La Fondazione CON IL SUD, è un ente non commerciale soggetto all’Imposta sul Reddito delle Società (IRES), ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. n. 917/1986.
    Nel 2020 ha conseguito redditi imponibili ai fini IRES.
    Per le attività finanziarie la Fondazione è soggetta a imposta sostitutiva a titolo definitivo sui proventi percepiti; tale imposta viene applicata dai soggetti che hanno erogato i proventi medesimi e che fungono da sostituto. Per i proventi percepiti senza l’intervento di un sostituto d’imposta la Fondazione è soggetta all’obbligo di liquidare detta imposta nella sua dichiarazione annuale dei redditi; il relativo importo trova evidenza all’interno della voce “debiti verso erario”, mentre, a livello economico, l’imposta viene detratta direttamente dal provento finanziario lordo.

    4.3.2 Voci dell’Attivo Patrimoniale

    IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI (1) € 12.060.707
    Le Immobilizzazioni immateriali (A) esposte in bilancio per complessivi € 45.331, sono così composte:

    Le Immobilizzazioni materiali (B), esposte in bilancio per complessivi € 12.015.376, sono così composte:

    IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (2) € 55.198.981
    Le Immobilizzazioni Finanziarie si riferiscono alle voci:
    Altre Partecipazioni (A) € 1.150.000
    Tale voce è composta da:
    Partecipazione al Fondo di garanzia, gestito da Cooperfidi Italia Soc. Coop., intermediario finanziario vigilato, € 1.050.000. Tale Fondo, costituito dalla Fondazione, unitamente ad altri enti, a fine 2011 (quota complessiva a carico Fondazione € 2.000.000), è finalizzato a favorire l’accesso al credito degli enti del terzo settore aventi sede nel Mezzogiorno, attraverso la concessione di garanzie a favore di istituti bancari e altri enti finanziari.
    Le somme costituenti il fondo, versate dalla Fondazione in un conto corrente vincolato e intestato al gestore, rimangono vincolate per il periodo di validità del fondo stesso, potendo rientrare tra le disponibilità della Fondazione dopo tale periodo, se non utilizzate a copertura di eventuali perdite sui finanziamenti garantiti.
    Tale posta è valorizzata in funzione di quanto è stato effettivamente versato dalla Fondazione: € 1.050.000 nel 2012 (pari al 52,5% dell’impegno complessivo). Non sono state effettuate ulteriori richieste di versamento nel corso degli anni successivi.
    Al 31/12/2020 il valore complessivo delle garanzie deliberate è pari circa 8,3 milioni di euro. Al 31/12/2020, secondo le informazioni fornite dal gestore, risultano 3 rapporti deteriorati (verso 3 controparti), per un valore complessivo di garanzia pari a circa 295 mila euro. La stima analitica di perdita formulata dal gestore per queste posizioni è pari a circa 10 mila euro.

    Partecipazione in “Con i Bambini” € 100.000: conseguentemente alla firma del protocollo d’intesa con il Governo per la costituzione del Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile (maggio 2016), Acri ha deciso di affidare alla Fondazione CON IL SUD il ruolo di soggetto attuatore del Fondo. La Fondazione, al fine di mantenere una netta distinzione con le proprie attività ordinarie e assicurare un livello di massima trasparenza e tracciabilità nella rendicontazione dei risultati e dei costi, ha deciso di creare una nuova società.
    Pertanto, a giugno 2016 è stata costituita l’impresa sociale Con i Bambini, società totalmente partecipata dalla Fondazione, che ha apportato alla stessa un capitale sociale pari a 100 mila euro.
    La durata del Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile, inizialmente istituito in via sperimentale per tre annualità (2016-2018), è stata poi prolungata fino al 2021.

    Altri titoli (C) € 54.048.981
    Tale voce è composta da:
    € 3.039.659 riferiti ai richiami e al rimborso di quote capitale (circa 2.870 mila euro totali) effettuati dal Fondo di Investimento mobiliare Vertis Capital.
    La Fondazione ha sottoscritto il Fondo nel luglio 2008 per n. 200 quote al valore nominale unitario di 50 mila euro, per un importo totale pari a 10 milioni di euro. Il periodo di investimento si è concluso al 31/12/2016 mentre la durata, originariamente fissata in 9 anni dall’avvio dell’operatività, è stata estesa al 31/12/2021.
    Tale fondo chiuso di private equity, dedicato al Mezzogiorno, investe in strumenti finanziari non quotati indirizzati principalmente verso imprese di piccole e medie dimensioni con sede legale nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
    Il perimetro del portafoglio è composto da 5 società diversificate per area geografica e settore e dal fondo Vertis Venture a sua volta investito in una decina di società.
    Nel corso del 2020 il team di gestione ha principalmente svolto attività di supportato alle partecipate a seguito della pandemia da COVID-19, continuando a monitorare la possibilità di eventuali exit.
    Rispetto al 2019, la performance finanziaria del Fondo è negativa, con un Nav in flessione a fine 2020 di oltre il 10%. La valorizzazione al Nav è comunque superiore rispetto al valore di iscrizione in bilancio, anche considerando le svalutazioni iscritte in bilancio negli anni precedenti. La valutazione viene pertanto mantenuta al costo.

    Di seguito una tabella di riepilogo del valore del Fondo a fine anno:

    € 3.054.744 riferiti ai richiami effettuati dal Secondo Fondo d’investimento mobiliare F2i al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 3.498.890.
    Il Fondo è stato sottoscritto per un primo ammontare pari a 5 milioni di euro a settembre 2013, incrementato di ulteriori 2 milioni a luglio 2015, per arrivare ad un totale complessivo investito pari 7 milioni di euro (n. 7 quote dal valore nominale di € 1.000.000 ciascuna).
    Le misure poste in essere per contenere la diffusione epidemiologica da COVID-19, tuttora in corso, hanno avuto e continueranno ad avere un impatto, diretto o indiretto, sulle società nel portafoglio del Fondo. Le società, anche con il supporto di F2i, hanno adottato numerose azioni al fine di mitigarne gli impatti economico-finanziari. Il portafoglio del Fondo (principalmente composto da partecipazioni su filiere biomassa, eolico, infrastrutture sociali, TLC, energia) è risultato complessivamente resiliente agli impatti derivanti dall’emergenza COVID-19 anche per effetto della diversificazione degli investimenti: la riduzione di valore registrata nelle società delle filiere maggiormente colpite non ha determinato una riduzione del NAV del Fondo in quanto il fair value è risultato superiore al valore di carico.
    Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.

    *Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote. Tale ammontare non si computa nell’Importo Sottoscritto.

    € 4.401.856 riferiti ai richiami effettuati dal Terzo Fondo d’investimento mobiliare F2i al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 271.298.
    Tale Fondo è stato sottoscritto a seguito di un’operazione di fusione effettuata a fine 2017 con il Primo Fondo F2i. Considerando i positivi risultati precedentemente conseguiti, la Fondazione ha deciso di effettuare tale conferimento.
    A seguito di tale fusione, la Fondazione è risultata proprietaria di n. 897 quote A del Terzo Fondo per un valore pari a € 8.970.000. Contemporaneamente sono state riscattate n. 359 quote A (ammontare residuo sottoscritto al netto del riscatto par a € 5.380.000) e sottoscritte n. 309 nuove quote B1 (nuovo ammontare sottoscritto pari a € 3.090.000):

    Il Terzo Fondo si pone come obiettivo investimenti in Italia e Europa meridionale nel settore delle infrastrutture e reti di distribuzione attraverso strategie di consolidamento industriale.
    Il Fondo detiene partecipazioni dirette ed indirette (tramite società veicolo) in settori quali reti gas e idrica, aeroporti, energie rinnovabili, telecomunicazioni e infrastrutture sociali.
    Come per il Secondo Fondo d’investimento mobiliare F2i, il portafoglio di questo Fondo è risultato complessivamente resiliente agli impatti derivanti dall’emergenza COVID- 19 anche per effetto della diversificazione degli investimenti.
    Al 31/12/2020 la valorizzazione al Nav del fondo è aumentata, per effetto del capitale richiamato al netto dei rimborsi e del risultato d’esercizio, solo parzialmente compensati dalla distribuzione di proventi. Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.

    € 7.448.649 relativi alla sottoscrizione del Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso “Sympleo”, al netto della relativa svalutazione già iscritta in bilancio pari a € 1.774.851.
    Il Fondo, sottoscritto a giugno 2011 per n. 286 quote al valore unitario di 50 mila euro, è riservato esclusivamente ad investitori qualificati e la sua durata è stata fissata in 15 anni.
    Al 31/12/2020 il perimetro del portafoglio immobiliare non è variato rispetto all’esercizio precedente ed è composto da tre immobili localizzati nella città di Milano a destinazione d’uso terziario/direzionale, interamente locati a società multinazionali e primari operatori leader nel proprio segmento di mercato.
    Nel corso del 2020 la SGR, coerentemente alla strategia di investimento del Fondo, si è concentrata nella ricerca e nella valutazione di altri potenziali investimenti.
    ll valore complessivo del portafoglio immobiliare al 31 dicembre 2020 resta invariato rispetto al 2019. Il risultato positivo ottenuto dal Fondo è imputabile principalmente alla gestione ordinaria dello stesso.
    Si ritiene comunque opportuno non procedere ad alcuna ripresa di valore, mantenendo la valutazione al costo.

    € 2.585.763 relativi alla sottoscrizione del Fondo di investimento specializzato di diritto lussemburghese “Quercus Renewable Energy” al netto dei rimborsi pro quota per un valore complessivo pari a € 1.568.557 e della relativa svalutazione già iscritta in bilancio negli anni precedenti per € 845.680.
    Tale Fondo è stato sottoscritto a luglio 2011 per un importo totale pari 5 milioni di euro.
    Il valore dell’investimento, sulla base dell’ultimo NAV disponibile (30/06/2020), risulta superiore al valore di iscrizione in bilancio. Non avendo certezza che siano venuti meno i motivi della perdita precedentemente iscritta, si ritiene opportuno non procedere ad alcuna ripresa di valore.
    Si tratta di un fondo che investe in impianti fotovoltaici con una potenza complessiva pari a 34 MW, di cui 5 MW in Puglia.

    € 701.070 riferiti ai richiami effettuati dal Fondo chiuso di private equity denominato Investimenti Rinnovabili, gestito da Green Arrow, e al rimborso di quote capitale per un totale pari a € 2.727.221, al netto della relativa svalutazione iscritta in bilancio per € 57.202.
    Tale Fondo, sottoscritto a marzo 2011 per un importo totale pari a 5 milioni di euro, è interamente dedicato ad investimenti in aziende e progetti orientati alla produzione di energie rinnovabili.
    Il fondo è esposto al 100% in Puglia dove detiene 9 impianti fotovoltaici. A partire dal 2019 sono state svolte principalmente attività propedeutiche ad operazioni di disinvestimento del portafoglio residuo. La conclusione del processo di vendita degli impianti è prevista per il mese di aprile 2021.
    Il NAV del Fondo al 31/12/2020 riflette principalmente gli oneri di gestione sostenuti nell’anno.

    *Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote. Tale ammontare non si computa nell’Importo Sottoscritto.

    € 4.588.088 relativi ai richiami effettuati dal Fondo Green Star (comparto “bioenergie”), sottoscritto per € 7.000.000, al netto della relativa svalutazione iscritta in bilancio per € 107.413.
    Sottoscritto a fine 2013, tale Fondo si pone come obiettivo quello di creare un modello sostenibile e replicabile, orientato alla produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili attraverso la valorizzazione di sottoprodotti e/o rifiuti, come scarti alimentari e animali, avvalendosi di network di piccoli impianti di cogenerazione, creando sinergie con il mondo agricolo (implementazione filiera Bosco-Legno-Energia).
    Il perimetro di investimento del Fondo comprende due iniziative: una ad Iglesias e l’altra a Caltagirone.
    Su tali terreni sono stati realizzati impianti di produzione di energia elettrica e termica da biomassa legnosa.
    Si sono verificati dei ritardi sull’avvio di entrambe le centrali principalmente per problemi legati alla società che avrebbe dovuto gestire le stesse.
    Sono stati individuati i nuovi soggetti cui affidare la gestione delle due centrali; nei prossimi mesi dovrebbero perfezionarsi i relativi contratti di affitto.
    Sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV del 30/06/2020) il valore delle quote iscritte in bilancio risulta essere inferiore rispetto al valore di mercato, determinando una svalutazione prudenzialmente iscritta in bilancio.

    € 4.351.950 riferiti alla sottoscrizione di “Tendercapital Real Assets Fund”, interamente versati a fine 2014.
    Si tratta di un fondo, di diritto irlandese, che investe in attività “reali”, per la maggior parte infrastrutture energetiche e, in misura minore, immobili a destinazione socio-sanitaria e assistenziale, a reddito, accreditati e gestiti da selezionati e primari operatori.
    Tutti gli impianti fotovoltaici si trovano in Sud Italia e nelle aree con la più alta radiazione solare della penisola (Puglia e Sicilia).
    Sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV del 31/12/2019), il valore delle quote iscritte in bilancio risulta inferiore rispetto al valore di mercato.
    In base alle informazioni ricevute dal Fondo sulle attività in essere a fine 2020, in un’ottica prudenziale, si è ritenuto opportuno iscrivere la relativa perdita di valore in bilancio.

    € 3.795.822 relativi ai richiami effettuati del Fondo Esperia sottoscritto dalla Fondazione a fine 2015 per un importo totale pari a 10 milioni di euro.
    Tale fondo, gestito da Fabrica SGR Immobiliare, si pone l’obiettivo di trasferire nel Meridione d’Italia le migliori practice di social housing già sperimentate sia in Italia che all’estero, al fine di contribuire all’incremento sia qualitativo che quantitativo dello stock di alloggi sociali disponibili nel Sud Italia.
    Oltre alla gestione ordinaria degli assets residenziali sociali in portafoglio (siti in Lecce, Bari, Matera e Napoli), nel corso del 2020 la SGR ha proseguito l’attività di scouting di iniziative di housing sociale nel Centro e soprattutto Sud Italia, con l’obiettivo di trasferire nel Meridione le migliori practices di social housing già sperimentate in Italia e all’estero e contribuire all’incremento qualitativo e quantitativo dello stock di alloggi sociali disponibili nelle regioni del Sud Italia.
    A fine anno il valore di mercato delle quote (NAV al 31/12/2020) risulta superiore rispetto al valore di iscrizione in bilancio; trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.

    € 3.618.156 relativi ai richiami effettuati del Fondo Social Impact (Fondo Sì), fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso, sottoscritto dalla Fondazione ad agosto 2018 per un importo totale pari a 10 milioni di euro (500 quote per un valore nominale di 20 mila euro).
    Il Fondo Sì è promosso e gestito da Sefea Impact Sgr SpA. Tale fondo si caratterizza per l’adozione di una strategia di impact investing: gli investimenti hanno l’obiettivo di generare, oltre ad equi rendimenti finanziari, un impatto quantificabile a livello sociale. Con il termine “sociale” si intende, in un’accezione più ampia, tutto ciò che concerne la vita e i problemi della società e dei suoi componenti: sociali in senso stretto, ma anche ambientali e culturali.
    Il processo di gestione e monitoraggio degli impatti sociali è posto al centro della strategia ed operatività del Fondo e viene quindi attentamente valutato l’approccio di ogni progetto alla gestione degli impatti generati dalle proprie attività sulla comunità.
    Nel corso del 2020 la Sgr ha continuato a svolgere attività di commercializzazione del Fondo, diretta sia alla valorizzazione degli investimenti detenuti in portafoglio, che alla ricerca di nuove opportunità di investimento in piccole e medie imprese che dimostrino potenzialità di crescita e di sviluppo con una strategia di impact investing.

    Di seguito un riepilogo gli investimenti effettuati dal Fondo Social Impact al 31.12.2020:

    A fine anno il valore di mercato delle quote, calcolato sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV al 31/12/2020 anche se non ancora ufficiale alla data di stesura del presente documento), seppure in miglioramento, risulta comunque inferiore rispetto a quanto iscritto in bilancio.
    Si ritiene che non vi siano elementi sufficienti per considerare tale perdita durevole, visto il recente avvio del Fondo che si trova ancora in una fase preliminare di completamento degli investimenti.

    € 324.000 relativi alla partecipazione al capitale sociale di SEFEA Impact Sgr SpA.
    SEFEA Impact, fondata nel 2016, è nata grazie alla forte collaborazione tra SEFEA Holding S.C. e il mondo delle Fondazioni Italiane, in primis della Fondazione con il Sud e della Fondazione Comunità di Messina.
    La compagine societaria risulta inoltre essere costituita, tra gli altri, dalla Fondazione Peppino Vismara, da CFI-Cooperation Finance Company e CGM Cooperative Group.
    SEFEA Impact è riuscita così a perseguire attivamente l’intenzione di dare rilevanza al terzo settore italiano all’interno del proprio capitale azionario e a creare una società con una compagine sociale parzialmente atipica rispetto ai tradizionali modelli di gestione del capitale di rischio, ma rappresentativa della realtà a cui appartengono le società che la SGR vuole supportare.
    In linea con gli obiettivi dei fondatori, la missione di SEFEA Impact è quindi quella di diffondere un approccio di investimento a impatto in grado di generare cambiamenti positivi per il benessere delle comunità, inserendo tra i suoi criteri di investimento, accanto a un equo ritorno economico, l’espansione delle capacità delle persone, del “capitale sociale” e della sostenibilità ambientale, come opportunità fondamentali per creare valore.
    Al 31.12.2019 la Fondazione con il Sud risultava in possesso di n. 128.666 azioni dal valore nominale di 1 € ciascuna, detenendo il 9,928% del capitale sociale di SEFEA Impact Sgr SpA. A gennaio 2020, coerentemente con la mission perseguita, la Fondazione ha deciso di rafforzare la propria posizione all’interno della Sgr, deliberando a favore della sottoscrizione di una quota fino al 25% del capitale complessivo della stessa, attraverso il riacquisto di una parte delle azioni del socio Fondazione di Comunità di Messina.
    A seguito di apposita autorizzazione da parte della Banca d’Italia, a dicembre 2020 sono state quindi acquisite ulteriori 195.334 azioni, dal valore nominale di 1 € ciascuna, portando la partecipazione al capitale sociale di Sefea Impact da parte della Fondazione con il Sud al 25%.

    € 74.000 relativi alla sottoscrizione delle azioni della Società Editoriale Vita SpA.
    Vita SpA, soggetto leader in Italia nel segmento di mercato della comunicazione e dell’informazione nel mondo non profit, ha attraversato negli ultimi anni un periodo di difficoltà finanziaria. In seguito all’approvazione del piano di ristrutturazione presentato, con relativo aumento di capitale, per la continuazione dell’attività e conservazione del valore della Società stessa, a febbraio 2020 il Tribunale competente ha emanato il decreto di omologa del concordato preventivo proposto.
    Le precedenti azioni possedute dagli azionisti sono state annullate ed è stato dato seguito alla delibera di aumento di capitale sociale. La Fondazione Con il Sud ha quindi sottoscritto nuovi azioni per un valore pari ad € 64.000. Con riferimento alla sua qualifica di obbligazionista, le sono inoltre state riconosciute azioni per un controvalore pari a circa 10 mila euro, a compensazione parziale del credito derivante dalla scadenza del prestito obbligazionario1.

    1 A maggio 2015 la Fondazione aveva sottoscritto il prestito obbligazionario VITA 2018 4%, per un valore pari ad € 100.000, totalmente svalutato a fine 2017 proprio in considerazione del periodo di difficoltà finanziaria che la Società Editoriale Vita SpA stava attraversando.

    In un’ottica di implementazione della gestione diretta, volta alla generazione di periodici flussi di cassa, la Fondazione, con il supporto del proprio Advisor finanziario, ha deliberato un piano di allocazione della liquidità che ha portato, nel corso del primo semestre 2020, alla sottoscrizione dei seguenti strumenti finanziari:

    • azionario Italia pari ad € 4.010.125:
    • azionario Europa e obbligazionario convertibile, tramite ETF, pari ad € 12.055.100:

    STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (3) € 447.220.886
    Strumenti finanziari quotati (A) € 447.220.886
    La voce comprende sia il portafoglio in deposito amministrato che il portafoglio gestito.

    Portafoglio in deposito amministrato

    Il portafoglio si compone dei seguenti BTP (€ 8.076.200):

    *Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli comprensivo del disaggio di emissione, commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
    **Quotazioni al 31/12/2020 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.

    Il BTP 15/12/20 2,15%, sottoscritto ad un valore inziale pari a € 3.127.470, sulla base del criterio di valutazione adottato (minore tra costo acquisto e valore di mercato) è stato svalutato per un importo totale pari a € 51.270.

    Di seguito il dettaglio delle obbligazioni detenute al 31/12/2020 (€ 993.400):

    *Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli comprensivo del disaggio di emissione, commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
    **Quotazioni al 31/12/2020 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.

    L’obbligazione BETICA SUB 30/06/2022 TV presenta una quotazione di mercato a fine anno (€ 99,34) superiore rispetto alla quotazione di mercato dell’anno precedente (€ 99,06), anche se sempre al di sotto del prezzo unitario di acquisto (€ 100,00). Viene pertanto registrata in bilancio una ripresa di valore pari ad € 8.000.

    Portafoglio gestito

    Il patrimonio della Fondazione è investito per circa l’85% nel comparto Global Real Return del Quaestio Capital Fund.
    Le quote del comparto sono detenute in custodia in Lussemburgo sul conto aperto presso la banca depositaria del Quaestio Capital Fund, Royal Bank of Canada, sede di Milano. La Quaestio Capital Management Sgr SPA è responsabile ad operare le ritenute sui redditi di capitali derivanti dalla partecipazione al Fondo stesso.

    A fine anno la valutazione del Quaestio Capital Fund, essendo lo stesso iscritto tra gli strumenti finanziari non immobilizzati, avviene sulla base del principio del minore tra costo di acquisto e valore presumibile dall’andamento di mercato. Considerando il NAV ultimo disponibile a fine 2020, la differenza tra il costo e il valore di mercato pari a € 5.653.476 (al lordo delle relative imposte) non viene rilevata in bilancio.

    CREDITI (4) 250.354
    Tale voce è così composta:

    Nel 2019 i crediti ammontavano a € 201.789.

    In relazione alla voce Crediti verso Fondazioni di origine bancaria è opportuno precisare che dall’esercizio 2011 si è deciso di contabilizzare le quote ex-accordo Acri-Volontariato del 23/06/2010 seguendo il principio di cassa allargato2.
    Tale voce comprende inoltre le quote di contributi (previste dall’ex-protocollo d’intesa del 5/10/2005) non ancora incassate, ma contabilizzate seguendo il principio di competenza – principio applicato fino all’esercizio 2010.

    2 Principio di cassa allargato: si rileva contabilmente quanto realmente incassato nell’esercizio di competenza e quanto incassato nei primi due mesi dell’esercizio successivo.

    Con riferimento a tali crediti la Fondazione ha ritenuto opportuno procedere alla creazione di un apposito fondo al quale iscrivere le partite derivanti dal vecchio metodo di imputazione.
    Nel corso degli anni tali importi sono stati progressivamente svalutati.
    I crediti verso altri per circa 251 mila euro si riferiscono a note di debito ancora da incassare.

    DISPONIBILITÀ LIQUIDE (5) € 31.664.283
    La voce rappresenta il saldo attivo dei conti correnti bancari della Fondazione e del fondo cassa necessario per le minute spese correnti. La voce risulta così composta:

    Il minor valore delle disponibilità liquide a fine 2020 rispetto all’anno precedente (€ 45.482.191) è principalmente dovuto al fatto che la liquidità generata è stata progressivamente investita.

    RATEI E RISCONTI ATTIVI (6) € 60.531
    La voce Risconti Attivi è pari a € 19.960, come di seguito dettagliato:

    La voce Ratei Attivi, rappresentata dai proventi di competenza economica dell’esercizio in corso la cui manifestazione finanziaria avverrà in un esercizio successivo, è pari a € 40.571 e risulta così costituita:

    *Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014).
    *Gli interessi sono al netto della ritenuta al 12,5% (Decreto Legge n. 66/2014).
    **Valore della cedola in corso a fine anno.

    4.3.3 Voci del Passivo Patrimoniale

    PATRIMONIO NETTO (1) € 416.301.705
    Fondo di dotazione (A) € 314.801.028
    Il Fondo di dotazione è stato costituito come previsto nel Protocollo di Intesa del 5/10/2005, siglato dal Forum Permanente del Terzo Settore e dall’Acri, in rappresentanza delle fondazioni di origine bancaria, e con l’adesione e la partecipazione di: Consulta Nazionale Permanente del Volontariato presso il Forum; Convol – Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato; Csv.net – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato; Consulta Nazionale dei Comitati di Gestione – Co.Ge. In particolare:

    • € 209.644.364 in conto fondazioni di origine bancaria, relativi agli accantonamenti effettuati nei bilanci consuntivi 2000, 2001, 2002, 2003, 2004 (Atto di indirizzo “Visco”) e versati alla Fondazione CON IL SUD. Degli € 209.644.364, € 206.085.495 sono quote che fanno riferimento alle fondazioni di origine bancaria che sono anche enti fondatori della Fondazione CON IL SUD, e € 3.558.869 si riferiscono alle fondazioni di origine bancaria che non sono soci della Fondazione.
    • € 90.680.452 in conto volontariato, relativi alla quota disponibile dell’1/15° di competenza dei consuntivi 2003 e 2004, finalizzata per legge ai Csv, di cui € 88.321.510 versati dalle fondazioni socie, e € 2.358.942 versati dalle fondazioni non socie.
    • € 14.476.212 in conto volontariato, relativi alla quota integrativa della dotazione patrimoniale (accantonamento aggiuntivo rispetto a quello previsto dalla Legge 266/91 – calcolato secondo l’Atto di indirizzo “Visco” utilizzato per integrare e perequare le risorse già destinate ai Csv e, in parte, per finanziare le nuove iniziative da realizzare al Sud), versati esclusivamente dalle fondazioni socie (quota extra-accantonamento 2005).

    Dettaglio Fondo di dotazione:

    Riserva per l’integrità del patrimonio (B) € 101.500.324
    Lo Statuto della Fondazione CON IL SUD, all’articolo 4 comma 2, prevede, tra gli altri, l’obbligo della conservazione del valore del patrimonio. Al fine di preservarne il valore reale, è contabilmente prevista una specifica posta patrimoniale, denominata Riserva per l’integrità del patrimonio.

    L’effetto cumulativo negli anni della svalutazione monetaria sul patrimonio si può quantificare in € 61.066.966:

    Considerando l’ultima stima disponibile del tasso di inflazione italiana pari a – 0,2% (fonte Prometeia), per l’anno 2020 non è stata effettuata alcuna destinazione alla Riserva integrità del patrimonio.
    Il suo valore risulta essere pari a circa 101,5 milioni di euro, superiore di circa 40,4 milioni di euro rispetto a quanto necessario per neutralizzare l’impatto dell’inflazione.

    Altre Riserve (C) € 353
    Tale voce si riferisce alla riserva appositamente creata per utili su cambi non realizzati a fine 2016, relativamente al saldo residuo del conto corrente in valuta intestato alla Fondazione.

    FONDI PER L’ATTIVITÀ D’ISTITUTO (3) € 74.386.014
    Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali (A) € 28.783.176
    Il Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale.
    A fine 2020 è stata destinata a tale posta una parte dell’avanzo di esercizio dell’anno, per un importo totale pari a € 629.258.

    Fondo per gli interventi istituzionali (B) € 45.602.837
    Rientrano in questo Fondo le risorse destinate al sostegno dell’Attività Istituzionale della Fondazione per le quali non sono ancora intervenute le specifiche delibere di erogazione. Il Fondo è articolato in sottofondi, in funzione delle linee di intervento attivate, che sono stati così movimentati:

    *Risorse assegnate per attività di raccolta fondi e rendimento riconosciuto sul patrimonio raccolto, soggette a delibera da parte del CDA.
    **Da documento programmatico 2015, è stato destinato 1 milione di euro per finanziare iniziative sociali promosse dalle fondazioni di comunità che abbiano terminato il periodo di sostegno alle attività sociali e di raccolta fondi; a fine 2020 il residuo di tale fondo è pari a 382 mila euro.

    Sulla base del documento programmatico annuale, lo stanziamento complessivo di risorse per gli interventi istituzionali 2021 risulta pari a 17 milioni di euro di cui:

    • 16,1 milioni di euro provenienti dalla destinazione dell’avanzo di esercizio;
    • 0,9 milioni di euro provenienti dalla ri-destinazione di risorse derivanti da fondi per iniziative concluse.

    FONDO TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (5) € 463.277
    Tale fondo rappresenta il debito della Fondazione verso i propri dipendenti a titolo di trattamento di fine rapporto, maturato fino al 31/12/2020, calcolato in base alle disposizioni di legge e ai contratti di lavoro in vigore.

    Il Fondo per Trattamento di Fine Rapporto è così composto:

    EROGAZIONI DELIBERATE (6) € 54.421.827
    La voce comprende impegni specifici assunti mediante delibera di erogazione per il finanziamento di iniziative selezionate a seguito di bandi e inviti promossi dalla Fondazione. Queste poste evidenziano l’impegno ancora da liquidare ai soggetti beneficiari e vengono alimentate attingendo ai relativi “Fondi per gli Interventi Istituzionali”. La voce è stata così movimentata:

    *I residui per economie ottenute su alcuni progetti sono stati destinati, per un totale pari a € 895.935, ai Fondi per interventi istituzionali 2021.

    DEBITI (7) € 882.920
    Sono esposti al valore nominale e sono così composti:

    *Tale voce comprende anche lo 0,50 a titolo di Fondo di Garanzia per il trattamento di fine rapporto ex Legge 297/82.

    Le fatture da ricevere si riferiscono al valore nominale dei beni e servizi già acquistati o ricevuti, ma per i quali non è ancora pervenuta, dai rispettivi fornitori, la relativa fattura.

    I debiti verso dipendenti si riferiscono al calcolo delle ferie e dei permessi maturati e non goduti alla data del 31/12/2020, nonché della quota di 14^ mensilità maturata.

    I debiti verso amministratori si riferiscono ai compensi degli Organi della Fondazione (secondo semestre 2020, per quanto riguarda il Comitato d’Indirizzo, e quarto trimestre 2020, con riferimento al Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Coordinamento del Comitato d’Indirizzo e Presidente della Fondazione).

    I debiti verso collaboratori si riferiscono ai compensi degli esperti che compongo le commissioni di valutazione delle proposte progettuali partecipanti ai vari bandi pubblicati dalla Fondazione.

    I debiti INAIL si riferiscono al premio assicurativo per i lavoratori dipendenti di competenza dell’esercizio 2020, che verrà versato in sede di dichiarazione degli emolumenti lordi nel 2021.

    I debiti verso erario si riferiscono:

    • ritenuta del 4 % prevista dall’art. 28 DPR 600/73;
    • versamento dell’imposta sostitutiva sulla plusvalenza da cessione titoli realizzata in corso d’anno;
    • IRES, nella misura del 24%, con riferimento alla tassazione dei dividendi percepiti nel corso del 2020 dai titoli azionari detenuti in portafoglio.
    *Ad ottobre 2020 il CdA ha deliberato l’impegno di 5 milioni di euro a valere sul Fondo Pramerica Iter. Al 31/12/2020 la Fondazione non aveva ancora sottoscritto la modulistica di adesione in attesa della data di chiusura del closing.

    4.3.4 Voci del Conto Economico

    DIVIDENDI E PROVENTI ASSIMILATI (1) € 10.084.040
    L’importo dei dividendi e proventi assimilati si riferisce ai proventi finanziari erogati dai vari fondi comuni di investimento e ai dividendi dei titoli azionari ed ETF detenuti in portafoglio:

    *Tale valore è al netto dell’imposta sostitutiva del 26%, pari ad € 165.113.
    *Tale valore è al netto dell’imposta sostitutiva (24% per i dividenti da titoli azionari e 26% per dividendi da ETF), pari ad € 105.317.

    I restanti € 9.301.442 si riferiscono invece ai proventi finanziari erogati dal Quaestio Capital Fund – Global Real Return. L’importo lordo pari ad € 12.000.345 ha subito alla fonte una ritenuta d’imposta a titolo definitivo di € 2.698.903.

    INTERESSI E PROVENTI ASSIMILATI (2) € 224.977
    Immobilizzazioni finanziarie (A) € 72.200
    Tale valore si riferisce agli interessi riconosciuti su quanto rimborsato a titolo di quota capitale dal Fondo Social Impact ai suoi sottoscrittori in seguito al perfezionamento di due closing avvenuti in corso d’anno. L’importo è stato liquidato già al netto dell’imposta sostitutiva trattenuta dal Fondo stesso (pari ad € 25.368).

    Strumenti finanziari non immobilizzati (B) € 120.587
    Gli interessi da strumenti finanziari non immobilizzati derivano da investimenti in portafoglio obbligazionario:

    Interessi da crediti e disponibilità liquide (C) € 32.189
    In tale voce rientrano gli interessi percepiti sui conti correnti detenuti presso vari istituti di credito:

    Il valore è al netto della relativa ritenuta del 26% (pari ad € 11.310).

    RETTIFICHE DI VALORE DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (3) (€ 43.270)
    In base al criterio di valutazione adottato, minore tra costo d’acquisto e valore desumibile dall’andamento di mercato, nel corso dell’esercizio 2020, essendo venuti meno i motivi della precedente svalutazione, è stata registrata per l’obbligazione BETICA SUB 2022 una ripresa di valore pari ad € 8.000. Secondo lo stesso criterio, ha invece subito una svalutazione, per un importo pari a € 51.270, il BTP 15/12/21 2,15%.

    RISULTATO DELLE NEGOZIAZIONI DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (4) € 12.454
    Ad aprile 2020 è giunto a scadenza il BTP 23/4/2020 CUM 1,65% generando una plusvalenza netta pari a circa € 13.000.
    Con riferimento al saldo residuo del conto corrente in valuta ($) pari a circa € 6.800, è stata rilevata una perdita su cambi non realizzati derivante dalla conversione di attività non ancora regolate alla data di chiusura dell’esercizio, pari a € 496.

    RIVALUTAZIONE (SVALUTAZIONE) E RISULTATI DELLE NEGOZIAZIONI DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (5) (€ 651.365)
    Sono stati svalutati per durevoli perdite di valore i seguenti Fondi:

    • Green Star per € 107.413
    • Tendercapital per € 496.750
    • Green Arrow – Investimenti Rinnovabili per € 57.202

    A maggio 2015 la Fondazione aveva sottoscritto il prestito obbligazionario VITA 2018 4%, per un valore pari ad € 100.000, poi totalmente svalutato a fine 2017. A seguito dell’omologa del concordato preventivo proposto dalla stessa Società da parte del Tribunale competente, la Fondazione è risultata creditrice per un importo pari a circa 10 mila euro. Tale importo è stato iscritto in bilancio come rivalutazione del suddetto prestito obbligazionario, valore poi compensato con l’assegnazione di azioni della Società VITA.3

    3 Per ulteriori dettagli si rimanda alla voce dello Stato patrimoniale “Immobilizzazioni finanziarie (2)”.

    ONERI FINANZIARI E DI GESTIONE DEL PATRIMONIO (6) € 100.609
    La voce comprende il costo per i servizi di consulenza finanziaria prestati alla Fondazione nel corso del 2020, pari a circa 80 mila euro. La restante parte, circa 19 mila euro, si riferisce a commissioni di negoziazione e imposte sulle transazioni finanziarie sostenute dalla Fondazione per la compravendita di strumenti finanziari.

    ALTRI PROVENTI (8) € 10.503.460
    Altri proventi (A) € 328.285
    Tale voce si riferisce al recupero dei costi per il personale della Fondazione CON IL SUD in distacco presso la partecipata Con i Bambini impresa sociale Srl.

    Proventi da erogazioni (B) € 10.175.176
    Sono ricompresi nei proventi erogativi i contributi ricevuti dalle fondazioni di origine bancaria.
    Conseguentemente all’istituzione del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, i contributi a favore della Fondazione CON IL SUD, inizialmente previsti per un importo totale pari a 20 milioni di euro, sono stati ridotti a 10 milioni di euro.
    Risultano pertanto contributi da fondazioni di origine bancaria per un totale pari a € 10.006.608, come di seguito dettagliato:

    *Si riferisce all’incasso quota relativa ai contributi in conto esercizio 2018.

    L’anno precedente i contributi ammontavano a € 10.015.021.

    Tale voce comprende inoltre la seconda parte del contributo affidato da Open Society Foundations alla Fondazione CON IL SUD per un’iniziativa promossa in cofinanziamento (€ 168.568).
    Tale contributo è confluito in un fondo appositamente creato (Fondo regranting Open Society Foundations) per tenere separato quanto ricevuto e destinato all’iniziativa in collaborazione con OSF rispetto al resto degli impegni della Fondazione4.

    4 Per ulteriori dettagli sulla capienza del Fondo si rimanda alla voce dello Stato Patrimoniale “Fondi per gli interventi istituzionali”.

    ONERI AMMINISTRATIVI (9) € 2.991.567
    La voce comprende gli oneri amministrativi di gestione come di seguito dettagliati:
    Compensi e rimborsi spese organi statutari (A) € 450.293
    Gli oneri si riferiscono ai costi sostenuti dalla Fondazione per gli organi statutari:

    *I Compensi agli organi statutari includono i contributi previdenziali a carico della Fondazione.

    Il minor valore degli oneri per organi statutari a fine 2020 rispetto all’anno precedente (€ 483.637) è principalmente dovuto a minori rimborsi per riunioni che quest’anno sono state svolte prevalentemente in video conferenza.

    Personale (B) € 1.394.797
    La Fondazione opera con personale assunto direttamente alle proprie dipendenze. Parte del personale opera in distacco presso la controllata Con i Bambini (al netto dei riborsi per il distacco, il totale degli oneri per il personale è pari a € 1.066.512). I dipendenti a tempo indeterminato al 31/12/2020 sono 235, di cui 1 dirigente, 6 quadri e 16 impiegati:

    *Includono il rateo per la 14^ mensilità, le ferie e i permessi non goduti al 31/12/2020.
    **Comprende il contributo a carico del datore di lavoro calcolato sulla retribuzione annua complessiva assunta come base per il calcolo TFR.
    5 In corso d’anno sono state assunte ulteriori 2 risorse a tempo determinato per sostituzioni di maternità.

    Nel 2020 il totale degli oneri per il personale ammontava a € 1.448.530.

    Consulenti e collaboratori esterni (C) € 273.943

    Nell’esercizio 2020 il costo per consulenti e collaboratori esterni ammontava a € 246.174.
    Risultano superiori rispetto all’anno precedente i costi sostenuti per le consulenze delle attività istituzionali e per le consulenze relative a studi e ricerche. Minori oneri sono invece stati registrati per le consulenze legali.

    Servizi (D) € 323.953

    Nel 2019 gli oneri per servizi ammontavano ad € 420.895. Lo scorso anno erano stati sostenuti maggiori costi per spese di comunicazione (progetto televisivo in collaborazione con la RAI per un valore pari a circa 100 mila euro).

    Interessi passivi e altri oneri finanziari (E) € 2.492
    Tale voce comprende le spese bancarie sostenute per la tenuta dei conti correnti.

    Ammortamenti (G) € 496.014

    Altri oneri (I) € 50.076

    Nel 2019 gli altri oneri ammontavano a € 60.128.

    PROVENTI STRAORDINARI (10) € 14.995
    Tale voce comprende rettifiche di costi già accantonati nell’esercizio 2019.

    ONERI STRAORDINARI (11) € 778
    La voce si riferisce a costi rilevati nell’anno 2020 ma di competenza di esercizi precedenti e non accantonati.

    IMPOSTE (12) € 150.445
    In tale voce viene riportato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette e indirette corrisposte durante l’esercizio. Non è invece ricompresa l’imposta sostitutiva sui proventi finanziari in quanto detratta direttamente dagli stessi proventi lordi.

    Con riferimento all’IRAP si ritiene opportuno precisare che, a seguito della cancellazione del saldo 2019 e del primo acconto 2020 (art. 24 del cd. “Decreto Rilancio”) quale beneficio Covid, si è proceduto alla rilevazione di una sopravvenienza derivante dallo storno del debito corrispondente per l’anno 2019 (circa 1.300 €) e ad un minor accantonamento dell’imposta per l’anno 2020 da considerare come un abbuono (circa 24.700 €).6

    6 Per maggiori dettagli si rimanda al Documento del 5 giugno 2020 “Trattamento contabile della cancellazione del saldo Irap” del CNDCEC (Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili) e della FNC (Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti).

    La voce “imposta di bollo” comprende l’imposta, introdotta nel 2012, sulla detenzione degli strumenti finanziari. Anche per il 2020 l’aliquota è fissata nella misura del 2 per mille, con la previsione di un limite massimo pari a 14 mila euro, per ciascun fondo comune di investimento sottoscritto, dossier titoli e certificati deposito detenuti.

    DESTINAZIONE DELL’AVANZO DI ESERCIZIO
    L’avanzo dell’esercizio è pari a € 16.901.890 e si propone che lo stesso venga totalmente destinato come da dettaglio:

    Bilancio completo - versione stampabile


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