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bilancio di missione 2023

  • PARTE PRIMA

  • PARTE SECONDA

  • PARTE TERZA

  • PARTE QUARTA

  • PRECEDENTI EDIZIONI

    HOMEPAGE BILANCI

  • 4.3 – Nota integrativa

    4.3.1 Principi di redazione del bilancio

    Criteri di valutazione

    Per quanto concerne la tenuta dei libri e delle scritture contabili, si fa riferimento, in quanto applicabili, alle norme civilistiche che sovrintendono alla stesura dei bilanci d’esercizio delle società (dall’art. 2421 all’art. 2435 del codice civile). Si fa inoltre riferimento, quando maggiormente siginificate, alle indicazioni per la redazione del bilancio da parte delle fondazioni di origine bancaria.
    Per quanto riguarda i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, essi sono sostanzialmente conformi a quanto richiesto dall’art. 2426 del codice civile.
    Con riferimento allo stato patrimoniale, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.
    Le immobilizzazioni materiali e immateriali sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente incrementato per gli oneri accessori di manutenzione, e sono ammortizzate laddove le stesse risultino strumentali all’attività di funzionamento, in relazione alle residue possibilità di utilizzazione dei beni.
    I costi di costituzione (spese notarili e altre spese sostenute per l’avvio della nuova attività), anche cosiddetti di start-up, sono stati ammortizzati in cinque anni.
    Le attività finanziarie immobilizzate quotate/non quotate sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20) e le svalutazioni vengono effettuate unicamente in presenza di perdite di valore considerate durevoli alla luce dei dati oggettivi disponibili alla data di redazione del bilancio.
    Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione.
    I titoli e gli strumenti finanziari non immobilizzati quotati/non quotati sono valutati al costo d’acquisto comprensivo degli oneri accessori (OIC n. 20), o al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, se minore. Tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi (art. 2426 del codice civile).
    I crediti sono iscritti al valore di presumibile realizzo.
    Con riferimento ai crediti verso le Fondazioni socie, in passato contabilizzati per competenza, si è deciso di adottare, con decorrenza dall’esercizio 2011, il criterio di cassa, iscrivendo quindi solo i contributi effettivamente versati dai soci entro la data di redazione della bozza di bilancio.
    I depositi a termine, in rispetto del “Principio della prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali” (D. Lgs n. 6/2006 – modifica dell’art. 2423-bis del codice civile), sono iscritti nella voce crediti v/altri dell’attivo circolante, al valore pari al corso tel quel corrisposto dalla Fondazione in sede di acquisto.
    Le disponibilità liquide sono rappresentate dai saldi dei conti correnti bancari e dalle giacenze di cassa e sono iscritte al valore nominale.
    Conversione dei valori espressi all’origine in moneta avente corso legale nello Stato. Le operazioni in valuta vengono contabilizzate in corso d’anno al cambio del giorno in cui sono effettuate. Gli utili o le perdite su cambi vengono rilevate sulla base del cambio del giorno di estinzione.
    I debiti sono iscritti al valore nominale.
    Il patrimonio netto è composto dal fondo di dotazione, dalle riserve e dall’avanzo (disavanzo) residuo dell’esercizio.
    I fondi rischi e oneri sono destinati a coprire perdite, oneri o debiti di natura determinata e di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia, alla chiusura dell’esercizio, sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza. Si tratta di oneri “qualitativamente determinati”, ovvero specifici, cioè inerenti a particolari decisioni, operazioni o programmi posti in essere dalla Fondazione e relativi a iniziative in corso alla data di chiusura dell’esercizio, di competenza economica dell’esercizio in cui vengono contabilizzate.
    Il trattamento di fine rapporto è calcolato nel rispetto dell’art. 2120 del codice civile.
    Le erogazioni deliberate vengono iscritte al valore nominale; la voce concerne i contributi deliberati da liquidare, corrispondenti all’ammontare assegnato a specifici beneficiari.
    Il fondo per gli interventi istituzionali deliberati in corso d’esercizio raccoglie gli stanziamenti alle Attività Istituzionali che vengono effettuati nel corso dell’anno.

    Il fondo per le attività di istituto è costituito da:

    • fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali, che ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi istituzionali di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale.
    • fondo per gli interventi istituzionali, costituito dagli accantonamenti effettuati in sede di distribuzione dell’avanzo dell’esercizio per le attività tipiche della Fondazione.

    I ratei e risconti sono calcolati secondo il principio della competenza temporale.
    I conti d’ordine sono esposti facoltativamente in calce allo stato patrimoniale ed evidenziano, secondo il principio contabile CNDC-CNR n. 22, impegni, rischi e beni di terzi che non siano già rappresentati nel sistema contabile principale.
    Con riferimento al conto economico, sono stati applicati i criteri di seguito descritti.
    Gli interessi e i proventi sui quali sia stata applicata una ritenuta a titolo d’imposta o un’imposta sostitutiva, sono riportati nel conto economico al netto delle imposte (atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 “Disposizioni relative al Conto Economico”).
    I dividendi e i proventi assimilati sono di competenza dell’esercizio in cui vengono incassati e sono riportati nel conto economico al netto delle imposte (atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni di origine bancaria, punto 9.1 “Disposizioni relative al Conto Economico”).
    I costi e i proventi sono valutati rispettando il principio della competenza temporale.
    Alla voce Imposte viene indicato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette autoliquidate, e imposte indirette di competenza dell’esercizio.

    Aspetti di natura fiscale

    Imposta sul valore aggiunto

    La Fondazione CON IL SUD non è soggetta alla disciplina dell’imposta sul valore aggiunto in quanto dedita esclusivamente ad attività “non commerciale”. Di conseguenza risulta equiparata a tutti gli effetti a un consumatore finale.
    Tale circostanza, se da un lato esclude la necessità di possedere una partita Iva e l’obbligo di presentare la dichiarazione annuale, dall’altro non consente la detrazione dell’imposta a fronte degli acquisti effettuati o delle prestazioni ricevute. In tali casi, pertanto, l’imposta si trasforma in una componente del costo sostenuto.

    IRAP – Imposta regionale sulle attività produttive
    L’imposta, disciplinata dal D. Lgs. del 15/12/1997 n. 446, viene determinata secondo il sistema cosiddetto “retributivo” e viene calcolata sulla base imponibile costituita dalle seguenti voci:

    • retribuzioni spettanti al personale dipendente;
    • redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui all’art. 50 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;
    • compensi erogati per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa o collaborazione a progetto di cui all’ art. 50 c-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;
    • compensi erogati per attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente di cui all’art. 53 del Testo Unico delle imposte sui redditi.

    L’aliquota Irap 2023 stabilita per la Fondazione è pari al 4,82% (art. 16 del Decreto legislativo del 15/12/1997, n. 446, e l’art. 8, comma 14, della Legge regionale Lazio del 18 luglio 2012, n. 11).

    IMPOSTE DIRETTE

    La Fondazione CON IL SUD, è un ente non commerciale soggetto all’Imposta sul Reddito delle Società (IRES), ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. n. 917/1986.
    Nel 2023 ha conseguito redditi imponibili ai fini IRES.
    Per le attività finanziarie la Fondazione è soggetta a imposta sostitutiva a titolo definitivo sui proventi percepiti; tale imposta viene applicata dai soggetti che hanno erogato i proventi medesimi e che fungono da sostituto. Per i proventi percepiti senza l’intervento di un sostituto d’imposta la Fondazione è soggetta all’obbligo di liquidare detta imposta nella sua dichiarazione annuale dei redditi; il relativo importo trova evidenza all’interno della voce “debiti verso erario”, mentre, a livello economico, l’imposta viene detratta direttamente dal provento finanziario lordo.

    4.3.2 Voci dell’Attivo Patrimoniale

    IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI (1) € 10.821.318
    Le Immobilizzazioni immateriali (A) esposte in bilancio per complessivi € 3.467, sono così composte:

    Le Immobilizzazioni materiali (B), esposte in bilancio per complessivi € 10.817.850, sono così composte:

    IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (2) € 64.377.441
    Le Immobilizzazioni Finanziarie si riferiscono alle voci:

    Altre Partecipazioni (A) € 1.556.733
    Tale voce è composta da:

    Partecipazione al Fondo di garanzia, gestito da Cooperfidi Italia Soc. Coop., intermediario finanziario vigilato,
    € 1.050.000. Tale posta è stata valorizzata in funzione di quanto effettivamente versato dalla Fondazione: € 1.050.000 nel 2012 (pari al 52,5% dell’impegno complessivo).
    Il fondo di garanzia, costituito dalla Fondazione, unitamente ad altri enti, a fine 2011 (quota complessiva a carico Fondazione € 2.000.000), era finalizzato a favorire l’accesso al credito degli enti del terzo settore aventi sede nel Mezzogiorno, attraverso la concessione di garanzie a favore di istituti bancari e altri enti finanziari.
    A fine 2022 l’attività erogativa del fondo in oggetto si è conclusa. Sono rimasti in essere i rapporti di garanzia accesi prima di quella data ed aventi scadenza dopo il 31 dicembre 2022 e i rapporti deteriorati o in sofferenza.
    La Fondazione ha riallocato le risorse ad esso dedicate e non liquidate ad altre attività, mantenendo sui conti correnti vincolati istituiti presso Cooperfidi Italia un importo pari a 1.050.000 euro in attesa della definitiva conclusione di tutte le procedure di chiusura del Fondo.
    Al 31/12/2023, in base alle informazioni fornite dal gestore, il valore complessivo delle garanzie in essere risulta pari a circa 650 mila euro (7 posizioni). La stima di perdita potenziale formulata dal gestore per queste posizioni è pari a circa 3 mila euro. Inoltre risultano due rapporti deteriorati (verso due controparti) per un valore complessivo di garanzia pari a 85 mila euro. L’importo accantonato è quindi ampiamente sufficiente a coprire la rischiosità dei debiti residui.
    Partecipazione in ‘Con i Bambini’ € 100.000:
    Conseguentemente alla firma del protocollo d’intesa con il Governo per la costituzione del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile (maggio 2016), Acri ha deciso di affidare alla Fondazione CON IL SUD il ruolo di soggetto attuatore del Fondo. La Fondazione, al fine di mantenere una netta distinzione con le proprie attività ordinarie e assicurare un livello di massima trasparenza e tracciabilità nella rendicontazione dei risultati e dei costi, ha deciso di creare una nuova società.
    Pertanto, a giugno 2016 è stata costituita l’impresa sociale Con i Bambini, società totalmente partecipata dalla Fondazione, che ha apportato alla stessa un capitale sociale pari a 100 mila euro.
    La durata del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, inizialmente istituito in via sperimentale nel 2016, è stata prolungata fino al 2024. Ad oggi sono state effettivamente erogate risorse pari a circa il 60% della dotazione complessiva, per cui si prevede che la gestione abbia una durata residua pari ad almeno 5 anni.
    Partecipazione al capitale sociale di SEFEA Impact Sgr SpA € 332.733:
    SEFEA Impact, fondata nel 2016, è nata grazie alla forte collaborazione tra SEFEA Holding S.C. e alcune fondazioni italiane attive nel terzo settore, in primis la Fondazione con il Sud e la Fondazione Comunità di Messina. Nella compagine societaria risultano inoltre presenti la Fondazione Peppino Vismara, CFI-Cooperation Finance Company e CGM Cooperative Group. Ad oggi la società è controllata dagli enti no profit che vi detengono, in partenariato, la quota di controllo.
    SEFEA Impact, unica Sgr sottoposta alla vigilanza di Banca d’Italia ad essere interamente dedicata all’economia sociale, persegue attivamente la missione di diffondere un approccio di investimento a impatto in grado di generare cambiamenti positivi per il benessere delle comunità, inserendo tra i suoi criteri di investimento, accanto a un equo ritorno economico, l’espansione delle capacità delle persone, del “capitale sociale” e della sostenibilità ambientale, come opportunità fondamentali per creare valore.
    Ad ottobre 2023 la Fondazione ha acquistato n. 8733 azioni del capitale sociale di Sefea Impact Sgr dalla società Ettore Fieramosca Srl per un valore complessivo pari a € 20.000.
    Al 31.12.2023 la Fondazione con il Sud risulta in possesso di n. 332.733 azioni dal valore nominale di 1 € ciascuna, detenendo circa il 25,6% del capitale sociale di SEFEA Impact Sgr SpA. In base alla valorizzazione della partecipazione comunicata dalla Sgr si è provveduto ad iscrivere in bilancio una perdita di valore per un importo totale a pari a € 11.267.
    Partecipazione al capitale sociale di Vita SpA società editoriale € 74.000:
    A luglio 2020 la Fondazione ha aderito all’aumento di capitale di Vita SpA, soggetto leader in Italia nel segmento di mercato della comunicazione e dell’informazione nel mondo non profit, sottoscrivendo n. 105.714 azioni dal valore nominale di € 0,70 ciascuna.

    Altri titoli (C) € 62.820.708
    Tale voce è composta da:

    € 394.297 riferiti ai richiami e al rimborso di quote capitale (circa 6,1 milioni di euro totali) effettuati dal Fondo di investimento mobiliare Vertis Capital, al netto della svalutazione già iscritta in bilancio negli anni precedenti per circa 3 milioni di euro.
    Tale fondo chiuso di private equity, dedicato alle regioni del Mezzogiorno, investe in strumenti finanziari non quotati indirizzati principalmente verso imprese di piccole e medie dimensioni con sede legale nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
    La Fondazione ha sottoscritto il Fondo nel luglio 2008 per n. 200 quote al valore nominale unitario di 50 mila euro, per un importo totale pari a 10 milioni di euro.
    Nel corso del 2023 l’attività di gestione del Fondo è proseguita supportando le società partecipate con l’intento di cercare potenziali soluzioni di disinvestimento. Tale attività ha tuttavia risentito del contesto macroeconomico globale. La scadenza del fondo è attualmente stata fissata al 31 dicembre 2024. Il management del Fondo continuerà a monitorare il mercato e a mettere in atto le azioni propedeutiche alla dismissione degli assets nel più breve tempo possibile e al maggior valore.
    Al 31/12/23 la valorizzazione del fondo è sensibilmente superiore al valore di iscrizione in bilancio (al netto delle svalutazioni apportate negli anni precedenti).
    Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.

    Di seguito una tabella di riepilogo del valore del Fondo a fine anno:

    € 439.554 riferiti ai richiami effettuati dal Secondo Fondo d’investimento mobiliare F2i, al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 6.563.408.
    Il Fondo è stato sottoscritto per un primo ammontare pari a 5 milioni di euro a settembre 2013, incrementato di ulteriori 2 milioni a luglio 2015, per arrivare ad un totale complessivo investito pari 7 milioni di euro (n. 7 quote dal valore nominale di € 1.000.000 ciascuna).
    Il portafoglio del Fondo è principalmente composto da partecipazioni su filiere biomassa, eolico, infrastrutture sociali, TLC, energia. Il fondo ha richiamato complessivamente il 94% del committment totale.
    Nel corso del 2023 il Fondo ha focalizzato la propria attività nella gestione ordinaria delle società partecipate.
    Al 31 dicembre 2023 il Net Asset Value del Fondo, anche se positivo, è inferiore rispetto al 2022: nell’anno sono state effettuate delle distribuzioni (di capitale e di proventi) che sono state solo parzialmente compensate dal risultato economico positivo.
    Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.

    (*) Per le sottoscrizioni successive al primo closing, il Fondo richiede il riconoscimento di un ammontare pari agli interessi maturati a far data dai singoli versamenti effettuati dai precedenti titolari delle quote. Tale ammontare non si computa nell’importo sottoscritto.

    € 4.642.208 riferiti ai richiami effettuati dal Terzo Fondo d’investimento mobiliare F2i al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 849.517.
    Tale Fondo è stato sottoscritto a seguito di un’operazione di fusione effettuata a fine 2017 con il Primo Fondo F2i. Considerando i positivi risultati precedentemente conseguiti, la Fondazione ha deciso di effettuare tale conferimento.
    A seguito di tale fusione, la Fondazione è risultata proprietaria di n. 897 quote A del Terzo Fondo per un valore pari a € 8.970.000. Contemporaneamente sono state riscattate n. 359 quote A (ammontare residuo sottoscritto al netto del riscatto par a € 5.380.000) e sottoscritte n. 309 nuove quote B1 (nuovo ammontare sottoscritto pari a € 3.090.000):

    Il Terzo Fondo si pone come obiettivo investimenti in Italia e Europa meridionale nel settore delle infrastrutture e reti di distribuzione attraverso strategie di consolidamento industriale.
    Il Fondo detiene partecipazioni dirette ed indirette (tramite società veicolo) in settori quali reti gas e idrica, aeroporti, energie rinnovabili, telecomunicazioni e infrastrutture sociali.
    Nel corso del 2023 l’attività di gestione del Fondo è stata incentrata sia al supporto delle società in portafoglio per la realizzazione del loro piano economico-finanziario, sia alla conclusione di operazioni straordinarie volte a creare valore tramite iniziative industriali o cessione di partecipazione.
    Il Fondo ha realizzato un risultato di esercizio 2023 positivo e in aumento rispetto all’anno precedente, ascrivibile ai dividendi distribuiti dalle partecipate e alle plusvalenze da valutazione.
    Al 31 dicembre 2023 il Net Asset Value del Fondo è salito grazie al risultato dell’esercizio positivo e ai richiami effettuati, che hanno più che compensato le distribuzioni a favore degli investitori.
    Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.

    € 7.448.649 relativi alla sottoscrizione del Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso “Sympleo” gestito da Ream Sgr, al netto della relativa svalutazione già iscritta in bilancio pari a € 1.774.851.
    Il Fondo, sottoscritto a giugno 2011 per n. 286 quote al valore unitario di 50 mila euro, è riservato esclusivamente ad investitori qualificati e la sua durata originariamente fissata in 15 anni, è stata estesa per ulteriori 6 anni (fino al 2032).
    Nel corso del 2023 l’attività immobiliare del Fondo si è concentrata sull’ampliamento del portafoglio tramite la finalizzazione di un nuovo investimento che ha visto l’acquisizione di un immobile a destinazione commerciale ubicato a Torino. L’operazione ha incrementato a cinque il numero di immobili in gestione (quattro già tra gli asset del Fondo, localizzati nella città di Milano e a destinazione terziaria).
    A fine 2023 il Fondo ha ottenuto un risultato positivo, imputabile in parte alla gestione ordinaria e in parte alle plusvalenze da valutazione. Il valore unitario della quota a fine 2023 registra un incremento rispetto all’esercizio precedente per effetto del risultato positivo, in parte compensato dalla distribuzione dei proventi.
    Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.

    € 2.201.665 relativi alla sottoscrizione del Fondo di investimento specializzato di diritto lussemburghese “Quercus Renewable Energy” al netto dei rimborsi pro quota per un valore complessivo pari a € 1.568.557 e della relativa svalutazione iscritta in bilancio per € 384.098.
    Tale Fondo è stato sottoscritto a luglio 2011 per un importo totale pari 5 milioni di euro.
    Si tratta di un fondo che investe in impianti fotovoltaici in Italia.
    Il valore dell’investimento, sulla base dell’ultimo NAV disponibile (30/06/2023), risulta inferiore al valore di iscrizione in bilancio.
    In base alle informazioni ricevute dal Fondo sulle attività in essere, in un’ottica prudenziale, si è ritenuto opportuno iscrivere la relativa perdita di valore in bilancio.

    € 4.305.249 relativi ai richiami effettuati dal Fondo Green Star (comparto “bioenergie”), al netto della svalutazione già iscritta in bilancio negli anni precedenti pari a € 2.411.912.
    Sottoscritto a fine 2013 per un valore complessivo pari a 7 milioni di euro, tale Fondo si pone come obiettivo quello di creare un modello sostenibile e replicabile, orientato alla produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili attraverso la valorizzazione di sottoprodotti e/o rifiuti, come scarti alimentari e animali, avvalendosi di network di piccoli impianti di cogenerazione, creando sinergie con il mondo agricolo (implementazione filiera Bosco-Legno-Energia).
    Il perimetro di investimento del Fondo comprende due iniziative: una ad Iglesias e l’altra a Caltagirone.
    Nel corso del 2023 l’attività del Fondo si è focalizzata su tutte le attività propedeutiche al riavvio dell’impianto di produzione di energia elettrica e termica da biomassa legnosa sito in Sicilia (ancora in corso poiché sono emerse criticità riferite al procedimento amministrativo e autorizzativo per la fornitura di acqua ed elettricità all’impianto tali da non permetterne la messa in esercizio). Per l’impianto sito in Sardegna, riavviato a fine 2022, è emerso l’interesse all’acquisizione da parte di una società terza e sono in corso le interlocuzioni per verificare la possibilità di ricevere un’offerta congrua. Entrambi gli impianti risultano attualmente in locazione ma emergono delle criticità con l’attuale conduttore che risulta essere moroso.
    Il Fondo chiude il 2023 con un risultato negativo, per effetto della minusvalenza da valutazione immobiliare su cui incidono, oltre che l’incremento dei tassi e l’adeguamento all’inflazione, anche il rischio locativo in considerazione della morosità del conduttore.
    Al 31/12/23 la valorizzazione al Nav è inferiore al valore di iscrizione in bilancio. Alla luce di quanto comunicato dal gestore, è stata iscritta in bilancio la relativa perdita di valore.

    € 3.604.238 riferiti alla sottoscrizione di “Tendercapital Real Assets Fund”, interamente versati a fine 2014, al netto della relativa svalutazione iscritta in bilancio per € 515.688.
    Si tratta di un fondo, di diritto irlandese, che investe in attività “reali”, per la maggior parte infrastrutture energetiche e, in misura minore, immobili a destinazione socio-sanitaria e assistenziale, a reddito, accreditati e gestiti da selezionati e primari operatori.
    Sulla base dell’ultimo dato oggettivo disponibile (NAV del 31/12/2022), il valore delle quote iscritte in bilancio risulta inferiore rispetto al valore di mercato
    In un’ottica prudenziale, si è ritenuto opportuno iscrivere la relativa perdita di valore in bilancio.

    € 8.647.502 relativi ai richiami effettuati del Fondo Esperia sottoscritto dalla Fondazione a fine 2015 per un importo totale pari a 10 milioni di euro.
    Tale fondo, gestito da Fabrica SGR Immobiliare, si pone l’obiettivo di trasferire nel Meridione d’Italia le migliori practice di social housing già sperimentate sia in Italia che all’estero, al fine di contribuire all’incremento sia qualitativo che quantitativo dello stock di alloggi sociali disponibili nel Sud Italia.
    Al momento della chiusura del bilancio, non è disponibile la relazione ma la Sgr ha comunicato il valore della quota a fine 2023: il Nav è salito ulteriormente rispetto alla precedente annualità.
    Trattandosi di posta immobilizzata, sulla base del criterio generale, la valutazione viene mantenuta al costo.

    (*) A fine 2021, in considerazione delle coperture finanziarie richieste per gli ultimi investimenti, minori rispetto alle attese, la SgR, dietro richiesta congiunta dei sottoscrittori, ha provveduto ad una liberazione parziale degli impegni assunti riducendo proporzionalmente l’ammontare sottoscritto (da 10 a circa 8,6 milioni di euro).

    € 6.753.566 relativi ai richiami effettuati del Fondo Social Impact (Fondo Sì), fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso, sottoscritto dalla Fondazione ad agosto 2018 per un importo totale pari a 10 milioni di euro (500 quote per un valore nominale di 20 mila euro).
    Il Fondo Sì è promosso e gestito da Sefea Impact Sgr SpA (di cui la Fondazione detiene pure una quota di partecipazione non maggioritaria). Tale fondo si caratterizza per l’adozione di una strategia di impact investing: gli investimenti hanno l’obiettivo di generare, oltre ad equi rendimenti finanziari, un impatto quantificabile a livello sociale. Con il termine “sociale” si intende, in un’accezione più ampia, tutto ciò che concerne la vita e i problemi della società e dei suoi componenti: sociali in senso stretto, ma anche ambientali e culturali.
    Il processo di gestione e monitoraggio degli impatti sociali è posto al centro della strategia ed operatività del Fondo e viene quindi attentamente valutato l’approccio di ogni progetto alla gestione degli impatti generati dalle proprie attività sulla comunità.
    Nel corso del 2023 è proseguita l’attività di investimento in piccole e medie imprese e quella di valorizzazione degli assets già in portafoglio, individuando nuovi progetti da finanziare. A tal fine sono proseguiti quindi i richiami di capitale nei confronti degli investitori. Il Fondo ha ampliato la diversificazione degli investimenti per settore, ciclo di vita aziendale e area geografica italiana.
    Il valore complessivo netto del Fondo ad ultimo Nav disponibile alla chiusura del bilancio (31/12/23) è superiore a quello di fine anno 2022 per effetto quasi esclusivamente del richiamo degli impegni; il risultato di gestione positivo su crediti e strumenti finanziari non copre per intero il complesso degli oneri di gestione. La valorizzazione al Nav ultimo disponibile è quindi inferiore rispetto al valore di iscrizione in bilancio. Nonostante la performance finanziaria negativa si ritiene che non vi siano elementi sufficienti per considerare tale perdita durevole, pertanto la valutazione viene mantenuta al costo.

    € 2.274.721 relativi ai richiami effettuati del Fondo Eurizon Iter, al netto dei rimborsi pro-quota per un valore complessivo pari a € 768.527. Si tratta di fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso, sottoscritto dalla Fondazione a gennaio 2022 per un importo totale pari a 5 milioni di euro.
    Il Fondo investe in tutte le classi attinenti alle infrastrutture, tra cui trasporto e logistica, utilities, produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolico, solare, biomasse, etc.), servizi alle infrastrutture (antincendio), storage di energia elettrica (batterie), reti TLC, reti logiche/informatiche (e.g. data center), ciclo integrato di trattamento dei rifiuti ed healthcare (ospedali, cliniche, laboratori di analisi, farmacie, etc.).
    Tutte le opportunità di investimento sono perseguite con un’attenzione crescente alla sostenibilità secondo criteri ESG (Environmental, Social, Governance) ed un indirizzo verso modelli sostenibili nell’ambito della cosiddetta economia circolare (e.g. ciclo integrato della gestione dei rifiuti e produzione di energia elettrica green). L’area geografica di investimento è l’Italia (circa 80%) e in via residuale il Sud Europa.
    Nel corso del 2023 l’attività di gestione ha proseguito il processo di acquisizione di partecipazioni in società di trasporti, infrastrutturali e di residenza sociale, accrescendo il volume del portafoglio investito.
    La valorizzazione ad ultimo Nav disponibile (30/09/23) è inferiore al valore di iscrizione in bilancio. Il Fondo si trova nelle fasi iniziali del suo ciclo di vita, si ritiene pertanto che non vi siano elementi sufficienti per considerare tale perdita durevole.

    € 4.799.662 relativi ai richiami effettuati da F2i Infrastructure Debt Fund 1- comparto europa- fondo di investimento alternativo multi-comparto mobiliare riservato di tipo chiuso, sottoscritto dalla Fondazione a luglio 2022 per un importo totale pari a 7 milioni di euro.
    Il Fondo investe in operazioni attinenti al settore delle infrastrutture con particolare attenzione, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, ai seguenti settori di attività: trasporto, utilities, servizi idrici e rifiuti, sistemi infrastrutturali di comunicazione, ospedali, sanità, scuole, prigioni, parcheggi, student accomodation, impianti sportivi, social housing. Gli investimenti vengono effettuati, direttamente o indirettamente, in società operanti nei settori sopramenzionati e situate in Italia o in altri Paesi dell’Unione Europea.
    Al 31 dicembre 2023 la valorizzazione al Net Asset Value del Fondo registra un incremento rispetto a quello di chiusura dell’esercizio precedente principalmente per effetto dei richiami effettuati nell’anno e del risultato di gestione positivo, che più che compensano gli importi distribuiti a favore degli investitori.

    1.204.000 relativi ai richiami effettuati dal Fondo I-Generation sottoscritto dalla Fondazione a dicembre 2022 per un importo totale pari a 5 milioni di euro.
    Il fondo iGeneration è un fondo comune di investimento alternativo immobiliare di tipo chiuso e riservato, promosso da InvestiRE Sgr. Il Fondo è dedicato a investimenti immobiliari nell’ambito dello student housing (studentati e campus universitari) che posso ricomprendere in via residuale altre destinazioni quali l’hospitality (servizi alberghieri a basso costo o locazioni per brevi periodi nelle areee metropolitane, nelle città d’arte e nelle località turistiche), e spazi e uffici in co-working per giovani professionisti o aziende in fase di avvio che possano usufruire di servizi generali a basso costo.
    Nel corso del 2023 il Fondo ha perfezionato l’acquisto di un immobile sito in Napoli, avviando il relativo cantiere di trasformazione. In questa fase iniziale, la gestione del Fondo è incentrata a portare avanti le attività di due diligence per valutare le attività di investimento definite da business plan.
    Il valore del Net Asset Value a fine esercizio risulta inferiore al valore nominale delle quote all’emissione per effetto di un risultato economico negativo, imputabile ai necessari costi sostenuti per l’avvio degli investimenti.
    La valutazione è stata pertanto mantenuta al costo.

    Azionario Italia pari ad € 16.105.398:

    STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (3) € 438.522.782
    Strumenti finanziari quotati (A) € 438.522.782

    La voce comprende sia il portafoglio in deposito amministrato che il portafoglio gestito.

    Portafoglio in deposito amministrato

    Il portafoglio si compone come segue.
    Titoli di stato per un totale pari a € 94.581.280:

    (*) Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli (comprensivo dell’eventuale disaggio di emissione) al netto di commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
    (**) Quotazioni al 31/12/2023 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.

    Di seguito il dettaglio delle obbligazioni detenute al 31/12/2023 per un totale pari a € 4.859.271:

    (*) Il valore contabile iniziale è composto dal costo di acquisto dei titoli (comprensivo dell’eventuale disaggio di emissione) al netto di commissioni e spese ove presenti ed eventuali rivalutazioni o svalutazioni degli anni precedenti.
    (**) Quotazioni al 31/12/2023 prezzi “Bloomberg Generic”, o in assenza, quotazione fornita dalla banca amministratrice.

    Portafoglio gestito € 339.082.231

    Nel corso del 2023 la Fondazione ha riscattato quote del comparto Quaestio per un valore totale pari a 101.106.564 euro.
    A fine anno il patrimonio della Fondazione resta investito per circa il 60% nel comparto Global Real Return del Quaestio Capital Fund.
    Le quote del comparto sono detenute in custodia in Lussemburgo sul conto aperto presso la banca depositaria del Quaestio Capital Fund, Société Générale Securities Services Milano. La Quaestio Capital Management Sgr SPA è responsabile ad operare le ritenute sui redditi di capitali derivanti dalla partecipazione al Fondo stesso.
    A fine anno la valutazione del Quaestio Capital Fund, essendo lo stesso iscritto tra gli strumenti finanziari non immobilizzati, avviene sulla base del principio del minore tra costo di acquisto e valore presumibile dall’andamento di mercato. Considerando il NAV ultimo disponibile a fine 2023, la differenza tra il costo e il valore di mercato pari a € 6.109.386 (al lordo delle relative imposte) non viene rilevata in bilancio:

    La Fondazione ha inoltre investito parte della propria liquidità in fondi obbligazionari:

    A fine anno il valore di mercato del fondo obbligazionario CALAMOS è risultato essere superiore rispetto al valore di bilancio, pertanto sulla base del criterio adottato, minore tra costo di acquisto e valore desumibile dall’andamento di mercato, è stata iscritta in bilancio la relativa ripresa di valore.
    A fine 2022 per ampliare ulteriormente la diversificazione del portafoglio erano stati acquistati prodotti di risparmio gestito su due asset class: azionario globale tematico (parità di genere, economia circolare, eco-tecnologia e smart mobility) e azionario alternativo event driven (fondi che si basano su strategie di investimento orientate a privilegiare situazioni societarie straordinarie quali fusioni e acquisizioni). A fine 2023 restano in portafoglio i seguenti fondi:

    In base alla valorizzazione ultima disponile a fine anno per i due strumenti finanziari riportati in tabella (non immobilizzati) si rileva esclusivamente in bilancio la ripresa di valore del DWS INVEST ESG CLIM TECH per un importo pari a € 28.269.

    CREDITI (4) € 960.697
    Tale voce è così composta:

    Nel 2022 i crediti ammontavano a € 2.169.62.
    In relazione alla voce Crediti verso Fondazioni di origine bancaria è opportuno precisare che a partire dall’esercizio 2011 si è deciso di contabilizzare le quote ex-accordo Acri-Volontariato del 23/06/2010 seguendo il principio di cassa allargato4.
    I crediti verso enti per erogazioni liberali pari a circa 627 mila euro si riferiscono a contributi, non ancora incassati, derivanti da accordi di collaborazione con altre fondazioni da indirizzare, attraverso un meccanismo di re-granting, verso progetti di interesse.
    I crediti verso altri per circa 333 mila euro si riferiscono a note di debito ancora da incassare.

    4 Principio di cassa allargato: si rileva contabilmente quanto realmente incassato nell’esercizio di competenza e quanto incassato nei primi due mesi dell’esercizio successivo.

    DISPONIBILITA’ LIQUIDE (5) € 21.279.504
    La voce rappresenta il saldo attivo dei conti correnti bancari della Fondazione e del fondo cassa necessario per le minute spese correnti. La voce risulta così composta:

    Il maggior valore delle disponibilità liquide a fine 2023 rispetto all’anno precedente (€ 5.651.001) è stato determinato dalle vendite effettuate a fine anno di strumenti finanziari detenuti in portafoglio e dall’incasso di dividendi del fondo Quaestio. La liquidità generata è stata mantenuta sui conti della Fondazione in attesa di essere nuovamente investita.

    RATEI E RISCONTI ATTIVI (6) € 805.429
    La voce Risconti Attivi è pari a € 19.395, come di seguito dettagliato:

    La voce Ratei Attivi, rappresentata dai proventi di competenza economica dell’esercizio in corso la cui manifestazione finanziaria avverrà in un esercizio successivo, è pari a € 786.035 e risulta così costituita:

    (*) Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014).

    (*) Gli interessi sono al netto della ritenuta al 12,5% (Decreto Legge n. 66/2014).
    (**) Valore della cedola in corso a fine anno.

    (*) Gli interessi sono al netto della ritenuta al 26% (Decreto Legge n. 66/2014).
    (**) Valore della cedola in corso a fine anno.

    4.3.3 Voci del Passivo Patrimoniale

    PATRIMONIO NETTO (1) € 426.162.425
    Fondo di dotazione (A) € 314.801.028

    Il Fondo di dotazione è stato costituito come previsto nel Protocollo di Intesa del 5/10/2005, siglato dal Forum Permanente del Terzo Settore e dall’Acri, in rappresentanza delle fondazioni di origine bancaria, e con l’adesione e la partecipazione di: Consulta Nazionale Permanente del Volontariato presso il Forum; Convol – Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato; Csv.net – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato; Consulta Nazionale dei Comitati di Gestione – Co.Ge. In particolare:

    • € 209.644.364 in conto fondazioni di origine bancaria, relativi agli accantonamenti effettuati nei bilanci consuntivi 2000, 2001, 2002, 2003, 2004 (Atto di indirizzo “Visco”) e versati alla Fondazione CON IL SUD. Degli € 209.644.364, € 206.085.495 sono quote che fanno riferimento alle fondazioni di origine bancaria che sono anche enti fondatori della Fondazione CON IL SUD, e € 3.558.869 si riferiscono alle fondazioni di origine bancaria che non sono socie della Fondazione.
    • € 90.680.452 in conto volontariato, relativi alla quota disponibile dell’1/15° di competenza dei consuntivi 2003 e 2004, finalizzata per legge ai Csv, di cui € 88.321.510 versati dalle fondazioni socie, e € 2.358.942 versati dalle fondazioni non socie.
    • € 14.476.212 in conto volontariato, relativi alla quota integrativa della dotazione patrimoniale (accantonamento aggiuntivo rispetto a quello previsto dalla Legge 266/91 – calcolato secondo l’Atto di indirizzo “Visco” utilizzato per integrare e perequare le risorse già destinate ai Csv e, in parte, per finanziare le nuove iniziative da realizzare al Sud), versati esclusivamente dalle fondazioni socie (quota extra-accantonamento 2005).

    Dettaglio Fondo di dotazione:

    Riserva per l’integrità del patrimonio (B) € 111.361.044

    Lo Statuto della Fondazione CON IL SUD, all’articolo 4 comma 2, prevede che il patrimonio sia amministrato osservando criteri prudenziali di rischio, in modo da conservarne il valore ed ottenerne una adeguata redditività. Al fine di preservarne il valore reale, è contabilmente prevista una specifica posta patrimoniale, denominata Riserva per l’integrità del patrimonio.
    Tenendo conto dell’ultima stima disponibile del tasso di inflazione italiano nel 2023, pari al 5,7%, l’effetto cumulativo negli anni della svalutazione monetaria sul patrimonio si può quantificare in € 127.398.635:

    (*) Inflazione Italiana Indice NIC (indice nazione dei prezzi al consumo per l’intera collettività)

    Per l’anno 2023 il Consiglio di amministrazione ha deliberato, in analogia con quanto previsto dalla normativa che si applica alle fondazioni di origine bancaria (che la Fondazione non è in ogni caso obbligata ad ottemperare) di destinare alla riserva per l’integrità del patrimonio un importo pari a € 5.860.721 corrispondente al 35% dell’avanzo di gestione.
    Il suo valore, pari a circa 111,4 milioni di euro, è inferiore di circa 16 milioni di euro rispetto a quanto necessario per neutralizzare l’impatto dell’inflazione.

    L’obiettivo della Fondazione, sul medio-lungo periodo, resta quello del mantenimento del valore reale del patrimonio (commisurandolo all’andamento dell’inflazione) effettuando, negli anni in cui le risorse finanziarie lo renderanno possibile, adeguati accantonamenti alla riserva per l’integrità patrimoniale.

    Altre Riserve (C) € 353
    Tale voce si riferisce alla riserva appositamente creata per utili su cambi non realizzati, relativamente al saldo residuo del conto corrente in valuta intestato alla Fondazione.

    FONDI PER L’ATTIVITA’ D’ISTITUTO (3) € 53.452.725
    Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali (A) € 15.139.998

    Il Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali ha la funzione di contenere la variabilità degli interventi di esercizio in un orizzonte temporale pluriennale.
    A fine 2023 il Fondo è stato utilizzato per un importo totale pari a € 809.804.

    Fondo per gli interventi istituzionali (B) € 38.312.728
    Rientrano in questo Fondo le risorse destinate al sostegno dell’Attività Istituzionale della Fondazione per le quali non sono ancora intervenute le specifiche delibere di erogazione. Il Fondo è articolato in sottofondi, in funzione delle linee di intervento attivate, che sono stati così movimentati:

    (*) Risorse assegnate per attività di raccolta fondi e rendimento riconosciuto sul patrimonio raccolto, soggette a delibera da parte del CDA.
    (**) Da documento programmatico 2015, è stato destinato 1 milione di euro per finanziare iniziative sociali promosse dalle fondazioni di comunità che abbiano terminato il periodo di sostegno alle attività sociali e di raccolta fondi; a fine 2023 il residuo di tale fondo è pari a 382 mila euro.

    Sulla base del documento programmatico annuale, lo stanziamento complessivo di risorse per gli interventi istituzionali 2024 risulta pari a circa 17,2 milioni di euro, di cui:

    • 10,9 milioni di euro provenienti dalla destinazione dell’avanzo di esercizio;
    • 5,5 milioni di euro provenienti dalla ri-destinazione di fondi residui per iniziative concluse;
    • 809 mila euro provenienti dal fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali.

    FONDO PER RISCHI E ONERI (4) € 10.000
    È stato costituito un fondo oneri futuri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, per un importo pari a 10 mila euro a garanzia dell’autonomia finanziaria dell’Organismo di vigilanza interna, a disposizione dello stesso ODV da utilizzare a copertura delle eventuali spese necessarie per il corretto esercizio delle sue funzioni.

    Tale fondo rappresenta il debito della Fondazione verso i propri dipendenti a titolo di trattamento di fine rapporto, maturato fino al 31/12/2023, calcolato in base alle disposizioni di legge e ai contratti di lavoro in vigore.

    Il Fondo per Trattamento di Fine Rapporto è così composto:

    EROGAZIONI DELIBERATE (6) € 55.446.924
    La voce comprende impegni specifici assunti mediante delibera di erogazione per il finanziamento di iniziative selezionate a seguito di bandi e inviti promossi dalla Fondazione. Queste poste evidenziano l’impegno ancora da liquidare ai soggetti beneficiari e vengono alimentate attingendo ai relativi “Fondi per gli interventi istituzionali”. La voce è stata così movimentata:

    DEBITI (7) € 975.019
    Sono esposti al valore nominale e sono così composti:
    (*) Tale voce comprende anche lo 0,50 a titolo di Fondo di Garanzia per il trattamento di fine rapporto ex Legge 297/82.

    Le fatture da ricevere si riferiscono al valore nominale dei beni e servizi già acquistati o ricevuti, ma per i quali non è ancora pervenuta, dai rispettivi fornitori, la relativa fattura.
    I debiti verso dipendenti si riferiscono al calcolo delle ferie e dei permessi maturati e non goduti alla data del 31/12/2023, nonché della quota di 14^ mensilità maturata.
    I debiti verso amministratori si riferiscono ai compensi e ai rimborsi degli Organi della Fondazione di competenza del 2023 ancora da liquidare.
    I debiti IRAP si riferiscono all’imposta regionale sulle attività produttive, di competenza dell’esercizio 2023, che verrà versata nel mese di giugno 2024.
    I debiti INAIL si riferiscono al premio assicurativo per i lavoratori dipendenti di competenza dell’esercizio 2023, che verrà versato in sede di dichiarazione degli emolumenti lordi nel 2024.
    I debiti verso erario si riferiscono:

    • alla ritenuta del 4 % prevista dall’art. 28 DPR 600/73;
    • ad IRES, nella misura del 24%, con riferimento alla tassazione dei dividendi percepiti nel corso del 2023 dai titoli azionari detenuti in portafoglio;
    • ad imposta sostitutiva, nella misura del 26%, sulle plusvalenze da altri titoli.

    Conti d’ordine

    Garanzie e impegni. La voce accoglie l’impegno residuo della Fondazione ad acquistare quote dei vari Fondi comuni di investimento sottoscritti, come di seguito dettagliato:

    4.3.4 Voci del Conto Economico

    DIVIDENDI E PROVENTI ASSIMILATI (1) € 7.612.618
    L’importo dei dividendi e proventi assimilati si riferisce ai proventi finanziari erogati dai vari fondi comuni di investimento e ai dividendi dei titoli azionari detenuti in portafoglio:

    (*) Tale valore è al netto dell’imposta sostitutiva del 26%, pari ad € 229.859.

    (*) Tale valore è al netto dell’imposta (aliquota IRES al 24%, applicata su una base imponibile ridotta del 50%, per un importo pari a € 114.808).

    INTERESSI E PROVENTI ASSIMILATI (2) € 1.202.544
    Strumenti finanziari non immobilizzati (B) € 1.103.302

    I proventi da strumenti finanziari non immobilizzati derivano dall’investimento in portafoglio obbligazionario:

    (*) Titolo venduto in corso d’anno.

    (*) Valore nominale espresso in valuta (USD)

    Interessi da crediti e disponibilità liquide (C) € 99.241

    In tale voce rientrano gli interessi percepiti sui conti correnti detenuti presso vari istituti di credito al netto della relativa ritenuta del 26% (pari a € 34.869).

    RETTIFICHE DI VALORE DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (3) € 611.452

    In base al criterio di valutazione adottato, minore tra costo d’acquisto e valore desumibile dall’andamento di mercato, nel corso dell’esercizio 2023, hanno subito una svalutazione, per un valore totale pari a 330.082 €, i seguenti titoli:

    • BTP 260525 1,4 % CUM per un importo pari a € 87.105
    • BTP TF 3,25% MZ38 per un importo pari a € 132.100
    • BTP TF 4,50% MZ24 EUR per un importo pari a € 20.800
    • CCT Eu Tv Eur6m+0,75% Fb24 Eur per un importo pari a € 21.905
    • CCT Eu Tv Eur6m+1,10% Ot24 Eur per un importo pari a € 15.011
    • CCT Eu Tv Eur6m+0,95% Ap25 Eur per un importo pari a € 12.800
    • CCT Eu Tv Eur6m+1,85% Ge25 Eur per un importo pari a € 40.360

    Essendo venuti meno i motivi delle precedenti svalutazioni, sono state invece registrate le seguenti riprese di valore (fino a concorrenza del costo di acquisto) per un importo totale pari a 941.534 €:

    • BTP TF 1,65% 12/30 € 250.771
    • BTP ITALY TF 1,25% 02/26 USD € 53.214
    • ETICA 2029.7.15 € 52.175
    • Fondo CALAMOS per un importo pari a € 557.105
    • Fondo DWS INVEST ESG per un importo pari a € 28.269

    RISULTATO DELLE NEGOZIAZIONI DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI (4) € 195.615

    Nel corso dell’anno si è proceduto alla vendita di alcuni fondi e obbligazioni realizzando una plusvalenza netta complessiva pari a circa 908 mila euro.
    A dicembre 2023 è giunto a scadenza un BOT generando una plusvalenza netta pari a circa 33 mila euro.
    Inoltre, la Fondazione ha riscattato quote del comparto Quaestio per un controvalore totale pari a € 100.360.836. L’operazione ha generato minusvalenze contabili per un importo pari a circa 746 mila euro.
    Infine, con riferimento al saldo residuo del conto corrente in valuta ($), pari a € 63.705, è stato rilevato un utile su cambi non realizzati derivante dalla conversione di attività non ancora regolate alla data di chiusura dell’esercizio, per un importo pari a € 631.

    RIVALUTAZIONE (SVALUTAZIONE) E RISULTATI DELLE NEGOZIAZIONI DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (5) € 260.794

    Sono state realizzate plusvalenze nette per un valore complessivo pari a circa 1,4 milioni di euro derivanti dalla vendita di azioni e ETF detenuti in portafoglio.
    Sono stati svalutati per durevoli perdite di valore i seguenti Fondi:

    • Fondo Tendercapital per circa 515 mila euro;
    • Fondo Quercus renewable energy per circa 384 mila euro;
    • Fondo Greenstar per circa 283 mila euro.

    Infine, con riferimento alla partecipazione al capitale sociale di Sefea Impact Sgr SpA, in base alla valorizzazione delle azioni ricevuta dalla partecipata, si è provveduto ad iscrivere in bilancio una perdita di valore per un importo totale pari a 11.267 euro.

    ONERI FINANZIARI E DI GESTIONE DEL PATRIMONIO (6) € 203.181

    La voce comprende il costo per i servizi di consulenza finanziaria prestati alla Fondazione nel corso dell’anno, pari a circa 185 mila euro 5. La restante parte, circa 18 mila euro, si riferisce a commissioni di negoziazione e imposte sulle transazioni finanziarie sostenute dalla Fondazione per la compravendita di strumenti finanziari.

    ALTRI PROVENTI (8) € 10.604.223

    Altri proventi (A) € 435.113
    Tale voce comprende:

    • recupero dei costi per il personale della Fondazione CON IL SUD in distacco presso la partecipata Con i Bambini impresa sociale Srl per un importo pari ad € 387.874;
    • management fee riconosciute alla Fondazione CON IL SUD per la gestione dei contributi ricevuti nell’ambito di accordi di collaborazione con altre fondazioni per un importo pari ad € 45.314;
    • recupero dei costi complessivamente sostenuti dalla Fondazione per le attività di supporto al ‘Fondo per la repubblica digitale’ (sulla base di apposita convenzione) per un importo pari a € 1.925.

    Sono ricompresi nei proventi erogativi i contributi ricevuti dalle fondazioni di origine bancaria.
    Conseguentemente all’istituzione del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, i contributi a favore della Fondazione CON IL SUD, inizialmente previsti per un importo totale pari a 20 milioni di euro, sono stati ridotti a 10 milioni di euro.

    Risultano pertanto contributi da fondazioni di origine bancaria per un totale pari a € 9.975.110 6, come di seguito dettagliato:

    5 Tale importo include anche un servizio di ricezione e trasmissione degli ordini ad opera dall’attuale advisor finanziario della Fondazione il cui costo varia in base al numero di ordini processati.
    6 A tale importo si aggiungono circa 35.000 € versati dalla Fondazione Cassa di Risparmio della provincia dell’Aquila a marzo 2024
    (*) Si riferisce all’incasso della quota relativa ai contributi in conto esercizio 2021 e 2022.

    L’anno precedente i contributi ammontavano a € 9.980.110
    Tale voce comprende inoltre i contributi pari a 194.000 mila euro derivanti dalla partecipazione al progetto europeo SOFIGREEN, cofinanziato dalla Commissione UE.
    La Fondazione CON IL SUD gestirà una call per l’individuazione delle imprese sociali del Mezzogiorno che verranno inserite in percorsi di transizione ambientale attraverso un contributo complessivo pari a 194.000 euro.

    ONERI AMMINISTRATIVI (9) € 3.329.587
    La voce comprende gli oneri amministrativi di gestione come di seguito dettagliati:

    Compensi e rimborsi spese organi statutari (A) € 468.148
    Gli oneri si riferiscono ai costi sostenuti dalla Fondazione per gli organi statutari:

    (*) I Compensi agli organi statutari includono i contributi previdenziali a carico della Fondazione.

    Il maggior valore degli oneri per organi statutari a fine 2023 rispetto all’anno precedente (€ 453.149) è principalmente dovuto a maggiori rimborsi per riunioni (nell’esercizio precedente svolte prevalentemente in video conferenza).

    Personale (B) € 1.708.073

    La Fondazione opera con personale assunto direttamente alle proprie dipendenze. Parte del personale opera in distacco presso la controllata Con i Bambini (al netto dei rimborsi per il distacco, il totale degli oneri per il personale è pari a € 1.320.199). I dipendenti al 31/12/2023 sono 25 7, di cui 3 dirigenti, 4 quadri e 18 impiegati:

    7 Si aggiunge all’organico una risorsa con contratto a tempo determinato in sostituzione maternità nell’area Comunicazione.
    (*) Includono il rateo per la 14^ mensilità, le ferie e i permessi non goduti al 31/12/2023.
    (**) Comprende il contributo a carico del datore di lavoro calcolato sulla retribuzione annua complessiva assunta come base per il calcolo TFR.

    Nel 2022 il totale degli oneri per il personale ammontava a € 1.642.556.

    Consulenti e collaboratori esterni (C) € 331.229

    Nell’esercizio 2022 il costo per consulenti e collaboratori esterni ammontava a € 261.266. Rispetto all’anno precedente sono stati sostenuti maggiori costi per le consulenze alle attività istituzionali.
    Servizi (D) € 314.767

    Nel 2022 gli oneri per servizi ammontavano a € 348.535. Rispetto all’anno precedente sono stati sostenuti minori costi per eventi istituzionali, utenze e manutenzioni sede ufficio.

    Interessi passivi e altri oneri finanziari (E) € 2.445
    Tale voce comprende le spese bancarie sostenute per la tenuta dei conti correnti

    Ammortamenti (G) € 448.526

    Il valore degli ammortamenti è sostanziamente in linea con quello dell’anno precedente (€ 451.566)

    Altri oneri (I) € 56.400

    Nel 2022 gli altri oneri ammontavano a € 45.176.

    PROVENTI STRAORDINARI (10) € 3.761
    Tale voce comprende rettifiche di costi accantonati nell’esercizio 2022.

    ONERI STRAORDINARI (11) € 1.935
    La voce si riferisce a costi rilevati nell’anno 2023 ma di competenza di esercizi precedenti e non accantonati.

    IMPOSTE (12) € 211.387
    In tale voce viene riportato l’accantonamento effettuato in previsione degli oneri per IRAP relativi all’esercizio in chiusura e altre imposte dirette e indirette corrisposte durante l’esercizio. Non è invece ricompresa l’imposta sostitutiva e l’IRES sui proventi finanziari, entrambe detratte direttamente dagli stessi proventi lordi.

    La voce “imposta di bollo” comprende l’imposta sulla detenzione degli strumenti finanziari. Anche per il 2023 l’aliquota è fissata nella misura del 2 per mille, con la previsione di un limite massimo pari a 14 mila euro, per ciascun fondo comune di investimento sottoscritto, dossier titoli e certificati deposito detenuti.

    DESTINAZIONE DELL’AVANZO D’ESERCIZIO
    L’avanzo d’esercizio è pari a € 16.744.917 ed è stato totalemente destinato come da dettaglio:

    Bilancio completo - versione stampabile


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