3.3 – Attività istituzionale 2023
Nel corso del 2023, coerentemente con quanto previsto dai documenti programmatici, la Fondazione ha deliberato l’erogazione di 17,718 milioni di euro per la realizzazione di 218 iniziative, coinvolgendo circa 600 organizzazioni nelle diverse iniziative descritte di seguito.
In relazione all’ambito dei beni comuni è stato pubblicato il bando relativo ai beni confiscati alle mafie (previsto per il 2022 e sospeso in attesa degli esiti del bando promosso dall’Agenzia per la coesione territoriale con fondi PNRR), che promuove la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie con iniziative sostenibili nel tempo di natura sociale, culturale ed economica, in grado di contribuire sia allo sviluppo socio-economico del territorio circostante, sia alla riappropriazione del bene da parte della comunità di riferimento. In risposta al bando sono pervenute 40 proposte di cui 38 hanno superato il processo di ammissibilità e sono in corso di valutazione.
Sul tema socio-sanitario, la nuova edizione del bando è volta a migliorare il benessere dei caregiver familiari di persone con elevato carico di cura (es. pazienti oncologici, cronico degenerativi, con malattie rare, disabilità congenita o sopravvenuta), intervenendo su tutte le dimensioni di vita e interagendo efficacemente con le politiche pubbliche e i bisogni del territorio. A valere su questo bando sono state presentate 107 proposte, in corso di valutazione a fine anno. Tra le iniziative sperimentali rientra il bando ‘Welfare e tecnologie’, finalizzato alla sperimentazione di soluzioni tecnologiche in grado di migliorare la qualità della vita di persone anziane, in risposta al quale sono arrivate 21 proposte, di cui 2 finanziate. Nell’ambito delle iniziative innovative sono state avviate interlocuzioni con amministrazioni comunali interessate a collaborare ad un intervento sperimentale per promuovere una maggiore partecipazione e integrazione delle comunità Rom e Sinti alla vita sociale, economica e culturale, partendo dalla risoluzione della problematica abitativa.
Sono stati inoltre completati i processi di valutazione riferiti alla seconda edizione dell’iniziativa ‘Terre colte’, volta a recuperare e valorizzare terreni incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati nelle regioni meridionali. In risposta al bando sono pervenute 27 proposte, 5 delle quali hanno superato il processo di valutazione comparativo ottenendo il finanziamento.
Con riferimento al primo bando per le comunità energetiche e sociali al Sud, volto a favorire processi partecipati di transizione ecologica dal basso attraverso la nascita di comunità energetiche e sociali nelle regioni del Sud Italia (con particolare riferimento alle aree maggiormente disagiate) sono stati sostenuti 9 progetti a fronte delle 21 proposte valutate.
Sul tema della valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale sono proseguite le interlocuzioni con il Comune di Taranto per l’avvio di iniziative congiunte di valorizzazione di palazzo Amati da parte di enti del terzo settore. Tra le iniziative in cofinanziamento sono state finanziate 12 progettualità grazie al sostegno di 22 enti cofinanziatori. Nel corso dell’anno la Fondazione ha confermato la realizzazione di partnership istituzionali, ovvero collaborazioni con enti che operano sia a livello nazionale che internazionale, in ambiti di azione comuni. In particolare, in collaborazione con Fondazione Moleskine, nell’ambito della call ‘Creativity Pioneers 2023’, sono state sostenute 8 organizzazioni che utilizzano la leva della creatività come strumento di cambiamento sociale. Con la pubblicazione della terza edizione del bando ‘Biblioteche e comunità’, promosso in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura, sono stati sostenuti 12 progetti che promuovono il ruolo delle biblioteche comunali nel sud Italia come luoghi di confronto culturale e inclusione sociale. In collaborazione con ‘Fondazione Finanza Etica’ sono state sostenute 11 giovani imprese sociali attive nel settore turistico e della valorizzazione del territorio. Con la seconda edizione dell’iniziativa ‘Realizziamo il cambiamento CON IL SUD’ in collaborazione con ‘Action Aid Italia’, sono stati finanziati di 7 progetti nell’ambito del contrasto alla povertà e della promozione dei diritti.
Rientrano nel novero dei partenariati istituzionali anche le iniziative ‘Per aspera ad astra’ con Acri, e l’iniziativa sui mestieri artigianali in collaborazione con OMA.
Rispetto alle collaborazioni internazionali, la Fondazione ha attivato nuovi accordi con due fondazioni internazionali, tra cui JP Morgan Chase Foundation, con un ruolo di regranting di iniziative rispettivamente sul tema dell’orientamento scolastico-professionale e del contrasto alla violenza di genere.
In relazione alle iniziative di sviluppo locale è stato sostenuto all’interno del ‘Parco agricolo dei paduli’, un progetto di sviluppo di nuove attività di imprenditoria sociale nei settori agricolo e turistico.
È stato rinnovato l’intervento FQTS – Formazione dei Quadri del Terzo Settore meridionale, prevedendo un focus sul tema del coinvolgimento delle comunità locali meridionali.
La Fondazione ha concesso contributi ad altre 23 iniziative, prevalentemente a supporto di attività del terzo settore e per interventi su tematiche direttamente collegate alle proprie iniziative istituzionali.
Oltre a sostenere la fase di avvio dei nuovi progetti approvati nel corso del 2023, la Fondazione ha continuato ad offrire il proprio sostegno e accompagnamento a tutti i progetti, ai programmi di volontariato, alle fondazioni di comunità e alle iniziative finanziate attivate negli anni precedenti e in corso di svolgimento.
L’insieme delle attività svolte nel corso del 2023 e dei relativi contributi assegnati è di seguito dettagliato:
3.3.1 I progetti “esemplari”
Bando Socio-sanitario
Obiettivo: Il bando ha l’obiettivo di migliorare il benessere dei caregiver familiari di persone con elevato carico di cura (es. pazienti oncologici, cronico degenerativi, con malattie rare, disabilità congenita o sopravvenuta), intervenendo su tutte le dimensioni di vita e interagendo efficacemente con le politiche pubbliche e i bisogni del territorio.
Le progettualità, non sostitutive dell’intervento pubblico, devono prevedere un approccio integrato, basato sulla piena collaborazione tra tutti gli attori responsabili dell’assistenza, pubblici e privati, in grado di supportare i caregiver familiari e le persone assistite, sia nelle difficoltà vissute quotidianamente nell’esperienza di cura derivanti da specifiche patologie e disabilità, sia nella “riappropriazione” dei propri spazi di vita sociali, relazionali e lavorativi.
Tale obiettivo si fonda sulla convinzione che la costruzione di un sistema “integrato” di sostegno e servizi possa contribuire al miglioramento della qualità di vita delle persone assistite e dei familiari che se ne prendono cura, consentendo di poter assolvere al meglio alla funzione di supporto e assistenza e valorizzando, al tempo stesso, il caregiver come titolare di diritti e bisogni propri.
Risorse: 4 milioni di euro
Modalità: Il bando è strutturato in due fasi: la prima, finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio, la seconda basata su un percorso di accompagnamento e progettazione esecutiva per un gruppo ristretto di progetti, al fine di focalizzare le strategie progettuali e a meglio orientarle al raggiungimento dell’obiettivo del bando.
L’iniziativa prevede la partecipazione, in qualità di partner, dell’ente pubblico responsabile dei servizi socio-assistenziali del territorio sul quale si intende intervenire (es. ASL, Ambito, Comune, etc.) al fine di favorire una sperimentazione congiunta dei servizi offerti anche in un’ottica di sostenibilità.
Le proposte devono sviluppare interventi sperimentali a carattere multidimensionale e sistemico finalizzati a migliorare la qualità di vita dei caregiver familiari e a garantire un’efficace organizzazione territoriale dei servizi rivolti ai caregiver e ai loro assistiti integrandosi adeguatamente con le politiche pubbliche e le misure di sostegno già attive.
Gli interventi posso prevedere, oltre alle attività di orientamento e consulenza, sostegno psicologico, supporto logistico, momenti di sollievo al carico di cura, anche attività volte a favorire il benessere psico-fisico del caregiver, attraverso attività di promozione del tempo libero, momenti di sollievo, di aggregazione, auto/mutuo aiuto e networking per la condivisione di esperienze tra familiari, e promuovere comunità di cura e reti di prossimità.
Le proposte devono essere presentate da partnership composte da quattro o più organizzazioni, almeno due delle quali appartenenti al mondo del Terzo settore ed almeno 1 ente pubblico responsabile dei servizi socio-sanitari. Possono essere, inoltre, coinvolte le istituzioni, le università, la ricerca e il mondo economico.
Stato dell’arte: In risposta al bando sono pervenute 107 proposte. Il processo di valutazione è ancora in corso al 31 dicembre 2023.
Bando Beni Confiscati alle mafie
Obiettivo: Il bando ha l’obiettivo di valorizzare i beni confiscati alle mafie con iniziative sostenibili nel tempo di natura sociale, culturale ed economica, in grado di contribuire sia allo sviluppo socio-economico del territorio circostante, sia alla riappropriazione del bene da parte della comunità di riferimento.
Tale obiettivo si fonda sulla convinzione che l’efficace valorizzazione del bene confiscato, a cura del terzo settore, oltre a produrre servizi utili alla collettività, abbia un profondo valore simbolico e rappresenti una vittoria della legalità sulla criminalità organizzata.
La Fondazione, che nel corso degli ultimi 17 anni ha contribuito alla valorizzazione di 86 beni confiscati (54 fabbricati; 14 terreni; 17 terreni con fabbricato rurale e 1 natante) per un totale di oltre 1.8 milioni di metri quadri riqualificati, intende proseguire questo importante lavoro di sostegno concreto al Terzo Settore nella gestione dei beni loro assegnati, incrementando ulteriormente il numero degli immobili confiscati valorizzati.
Risorse: 3 milioni di euro
Modalità: Il bando prevede due fasi: la prima, finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio, la seconda basata su un percorso di accompagnamento e progettazione esecutiva per un gruppo ristretto di progetti, al fine di focalizzare le strategie progettuali e a meglio orientarle al raggiungimento dell’obiettivo del bando.
La Fondazione intende sostenere interventi virtuosi e duraturi di valorizzazione di beni confiscati attraverso lo sviluppo di attività di imprenditoria sociale da parte di enti del terzo settore radicati sul territorio di intervento.
I beni confiscati, oltre a non essere stati oggetto di un precedente finanziamento da parte della Fondazione, devono essere nella piena ed effettiva disponibilità di uno degli enti del terzo settore che costituiscono il partenariato, per almeno 10 anni dalla data di scadenza del bando.
Gli interventi devono essere proposti da partnership composte da tre o più organizzazioni, almeno due delle quali appartenenti al mondo del Terzo settore. Possono essere, inoltre, coinvolte le istituzioni, le università, la ricerca e il mondo economico.
Stato dell’arte: In risposta al bando sono pervenute 40 proposte. Il processo di valutazione è ancora in corso al 31 dicembre 2023.
Bando Comunità energetiche e sociali al sud
Obiettivo: Il bando ha l’obiettivo di promuovere processi partecipati di transizione energetica dal basso e di ridurre la povertà energetica in cui vivono le famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà economica e sociale attraverso la nascita di comunità energetiche e sociali (CERS).
Si intendono sostenere pratiche scalabili e sostenibili di produzione e condivisione di energia rinnovabile, che consentono l’avvio di un percorso di autosufficienza energetica, al fine di migliorare le condizioni di vita di persone con fragilità socio-economiche e di generare benefici economici, sociali e ambientali per la collettività.
Risorse: 1,5 milioni di euro
Modalità: Il processo di istruttoria prevede due fasi: la prima, finalizzata a delineare le caratteristiche principali della comunità energetica e sociale e all’identificazione di un partner tecnico che possa guidarne la costituzione e le prime fasi di gestione; la seconda, basata su un percorso di accompagnamento e progettazione esecutiva per un gruppo ristretto di progetti, al fine di definire il partenariato, il modello di governance, la strategia per la ripartizione dei benefici economici e sociali e la fattibilità tecnica ed economica di lungo periodo. La seconda fase del bando include anche la selezione di un ente valutatore di impatto che, aderendo al partenariato, sarà incaricato di misurare l’impatto ambientale (in termini di riduzione di emissioni e di diffusione della cultura della sostenibilità), economico (in termini di riduzione della povertà energetica) e sul capitale sociale (focalizzandosi su partecipazione e attivazione di comunità).
Il modello prevede un ruolo di primo piano nel settore energetico per gli enti di terzo settore, i quali: attivano processi dal basso per la nascita del nuovo ente (‘comunità energetica e sociale’) con il coinvolgimento di attori pubblici, imprese e cittadini; mettono a disposizione almeno per 20 anni i tetti di luoghi di riferimento per la comunità locale per l’installazione degli impianti; individuano il bacino iniziale di aderenti, principalmente persone in condizioni di fragilità socio-economica; liberano risorse economiche per il potenziamento delle attività socio-educative o assistenziali che offrono al territorio. Infine, gli interventi prevedono una progressiva responsabilizzazione dei cittadini aderenti alla comunità, alcuni dei quali, adeguatamente formati, possono essere coinvolti nella sua gestione, sia dal punto di vista tecnico che amministrativo.
Stato dell’arte: In risposta al bando sono pervenute 21 proposte, 9 delle quali selezionate per il finanziamento con oltre 1,3 milioni di euro.
- 9 nuove comunità energetiche e sociali, di cui 4 in Campania (Napoli e Benevento), 2 in Sicilia (Messina e provincia di Enna), 2 in Puglia (Foggia) e 1 in Basilicata (provincia di Potenza). Tutti i progetti prevedono la nascita di CERS all’interno di territori delimitati, comuni medio-piccoli o singoli quartieri urbani, condizione ideale per instaurare processi generativi di comunità in quanto caratterizzati da una maggiore fiducia reciproca e cura dei beni di interesse collettivo. Gli impianti vengono realizzati presso luoghi di riferimento per la comunità (centri parrocchiali, educativi-sportivi o di accoglienza ma anche su un laboratorio di trasformazione dei prodotti agricoli che consente l’inserimento lavorativo di migranti).
- Le iniziative coinvolgono 525 famiglie e circa 50 enti tra organizzazioni di volontariato, parrocchie, cooperative sociali, consorzi, imprese, istituti di ricerca, istituzioni locali, comuni e università. Tutti i progetti prevedono di destinare una parte delle entrate della CERS alla generazione di benefici collettivi legati sia alla diffusione di una cultura della sostenibilità che alle iniziative di cittadinanza attiva, rigenerazione territoriale e rafforzamento dei legami di comunità. In particolare, sono previsti percorsi educativi su sostenibilità, risparmio energetico e consumo critico (energetico e non) destinati principalmente a studenti e giovani del territorio.
Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.
Bando Terre colte 2022
Obiettivo: Recuperare e valorizzare terreni incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati nelle regioni meridionali, sviluppando produzioni agricole di qualità e sostenibili dal punto di vista sociale, economico e ambientale e di qualità, tenendo conto del patrimonio culturale locale (tradizioni, colture tipiche, ecc.).
L’agricoltura ha rappresentato per lungo tempo la principale fonte di reddito degli italiani, in particolare nel Mezzogiorno. Nonostante le tante problematiche, di natura climatica e globale oppure legate ai locali processi di cementificazione scriteriata, alcune componenti dell’agricoltura meridionale hanno saputo rilanciarsi, grazie ad un attento lavoro di qualità sui prodotti, alla capacità di connettersi con i mercati nazionali ed esteri e allo sviluppo di nuovi modelli, con particolare riferimento alle esperienze di agricoltura sociale. La terra e il lavoro agricolo, e insieme con essi l’ambiente e il paesaggio che da questi si originano, sono dunque una grande opportunità, soprattutto per i giovani, non solo per garantire reddito e occupazione, ma anche per favorire il consolidamento di percorsi di coesione sociale che hanno caratterizzato per secoli la vita umana nel Mezzogiorno.
In questa fase si registra una crescita del settore agricolo e un forte interesse delle nuove generazioni. Una recente indagine della Coldiretti ha dimostrato che l’Italia, con i suoi 50 mila agricoltori under35, è leader in Europa nel numero di giovani in agricoltura. Ma per le nuove leve, nel 50% dei casi, l’accesso alla terra resta il principale ostacolo.
Con il bando si intende coniugare l’inserimento socio-lavorativo di persone con fragilità con lo sviluppo di economie di filiera corta, per rispondere alle attuali difficoltà di accesso ai prodotti agricoli di prima necessità, garantendo adeguati canali di commercializzazione.
Risorse: 2 milioni di euro.
Modalità: Il bando prevede due fasi: la prima, finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio, la seconda basata su un percorso di accompagnamento e progettazione esecutiva per un gruppo ristretto di progetti, al fine di focalizzare le strategie progettuali e a meglio orientarle al raggiungimento dell’obiettivo del bando.
L’iniziativa prevede la concessione da parte dei proprietari di uno o più terreni a uno o più soggetti del partenariato per una durata minima di 10 anni, di cui i primi 5 a titolo gratuito o simbolicamente oneroso. Le partnership di progetto devono essere composte da almeno tre soggetti, di cui almeno due di Terzo settore. Possono inoltre essere coinvolti il mondo economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca.
Le proposte possono prevedere, oltre alle attività di coltivazione e di allevamento, iniziative di tipo artigianale, commerciale, sociale, turistico-ricettivo, etc., purché strettamente connesse e accessorie a quelle di carattere agricolo.
Gli interventi devono essere proposti da partnership composte da tre o più organizzazioni, almeno due delle quali appartenenti al mondo del Terzo settore. Possono essere, inoltre, coinvolte le istituzioni, le università, la ricerca e il mondo economico.
Stato dell’arte: A ottobre 2023 si è conclusa la seconda fase del bando con il finanziamento di 5 progetti.
- I 5 progetti intervengono, in aree rurali, in paesi di piccole dimensioni (<10.000 ab.) in Calabria (1), Campania (2), Puglia (1) e Sicilia (1) e in un caso in un’area urbana (Napoli e Caivano), dove, attraverso la pratica degli orti urbani, si vuole promuovere la creazione di un presidio di inclusione sociale e di legalità.
- Sono 37 i soggetti coinvolti, con una media di 7 partner per progetto, tra cui anche enti pubblici e soggetti profit che intendono apportare competenze specifiche nell’ambito della produzione agricola e favorire la commercializzazione dei prodotti, anche in co-branding.
- I progetti proposti propongono due distinti modelli di intervento: un modello orientato all’imprenditorialità sociale, basato sulla produzione di cultivar tradizionali e sull’allestimento di laboratori di trasformazione per la “chiusura” delle filiere; un modello comunitario, caratterizzato da una rilevante partecipazione di cittadini. Tutti si concentrano prevalentemente sul settore agricolo e, solo in un caso, anche sul settore dei servizi alla persona e sull’allevamento. In tutti i casi vengono proposti prodotti di qualità, espressione delle tradizioni territoriali, tra cui anche eccellenze bio, talvolta con certificazioni e riconoscimenti di qualità.
- I beneficiari degli interventi sono giovani e persone con diverse fragilità (detenuti o persone sottoposte a misure alternative; persone con background migratorio; ospiti di case-famiglia e persone con disabilità). Per loro previsti percorsi di “capacitazione” individuale con una fase iniziale di formazione sul campo e un successivo inserimento lavorativo in organizzazioni già esistenti, o in neo imprese sociali.
- Nell’ottica della strategia di infrastrutturazione sociale delle comunità locali, i terreni diventano non solo luoghi di produzione, ma anche spazi di animazione e aggregazione e presidi di inclusione sociale e legalità grazie ad un’offerta integrata di servizi: laboratori didattici; percorsi naturalistici e visite guidate; degustazioni dei prodotti km0; percorsi di progettazione partecipata; percorsi di educazione e sensibilizzazione all’ambiente e alla corretta alimentazione.
Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.
Iniziativa Welfare e tecnologie 2021
Obiettivo: Favorire la sperimentazione di nuove tecnologie capaci di migliorare le condizioni di vita di persone ultrasessantacinquenni con patologie croniche e degenerative, promuovendo l’innovazione delle attività di cura nell’ambito della teleassistenza e della telemedicina.
In accordo con la letteratura internazionale, grazie alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), il sistema assistenziale e di cura può consentire alle persone fragili una maggiore indipendenza, per un periodo di tempo più a lungo e al proprio domicilio, garantendo al contempo un importante risparmio di risorse economiche.
Il cambiamento atteso del bando nel medio-lungo periodo va proprio in tale direzione, ovvero il miglioramento del benessere e della qualità della vita delle persone ultrasessantacinquenni attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie. L’integrazione tra soluzioni tecnologiche di facile utilizzo e l’intervento di operatori a domicilio è in grado di garantire la sicurezza, il benessere e la socialità delle persone con problemi di salute o limitata autonomia personale, favorendone la permanenza presso le proprie abitazioni, sostenendo le famiglie e i caregiver nella loro opera di cura e assistenza, contribuendo all’ottimizzazione dei processi (es. informazioni condivise tempestivamente tra diversi stakeholder) e alla riduzione della spesa pubblica nel settore dell’assistenza socio-sanitaria (es. riduzione dei ricoveri inappropriati e giornate di degenza).
Un modello di intervento fondato su questi pilastri potrebbe consentire di incrementare l’efficacia e l’efficienza dei servizi di assistenza sociosanitaria, soprattutto nelle aree lontane dai centri di cura e di assistenza, in cui il domicilio dei cittadini può configurarsi, per alcune patologie, come il luogo più appropriato di cura.
Risorse: 1,2 milioni di euro.
Modalità: L’iniziativa, articolata in due fasi, prevede la presentazione di idee progettuali in grado di identificare chiaramente le soluzioni tecnologiche da sperimentare e il loro contributo al miglioramento della qualità della vita delle persone ultrasessantacinquenni. Necessaria anche la presenza di un partner tecnologico disponibile a sostenere il 50% dei costi necessari allo sviluppo delle tecnologie. Le idee ritenute più valide e capaci di generare valore sociale ed economico sul territorio sono selezionate e accompagnate nella seconda fase di progettazione esecutiva dell’intervento funzionale a focalizzare meglio, anche grazie al coinvolgimento di un esperto incaricato dalla Fondazione, lo sviluppo della soluzione tecnologica e le relative modalità di utilizzo
Le proposte possono prevedere l’adattamento e/o il trasferimento di soluzioni tecnologiche già disponibili oppure la sperimentazione di nuove tecnologie. Oltre alla componente tecnologica, devono essere previsti servizi di accompagnamento e assistenza volti ad aiutare le persone interessate a mantenere le autonomie residue e a rafforzare i legami sociali, specialmente quelli intergenerazionali.
I partenariati di progetto devono essere composti da almeno quattro organizzazioni, di cui una di terzo settore come “soggetto responsabile”. Dovranno essere coinvolti almeno un altro ente non profit, la Asl responsabile del territorio in cui si intende intervenire e un ente che avrà il compito di realizzare le soluzioni tecnologiche. Gli altri partner potranno appartenere al mondo economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca.
Stato dell’arte: In risposta al bando sono pervenute 21 proposte, di cui due hanno superato la prima fase e hanno avviato la fase di progettazione esecutiva che si è conclusa a maggio 2023:
- 2 progetti finanziati, per un importo complessivo pari a 1.107.000 euro, che intervengono, rispettivamente, in Sicilia, in un centro di piccole dimensioni, Caltanissetta, e nelle province di Bari e Brindisi, in Puglia, interessando quindi aree periurbane e interne lontane dai centri di cura e di assistenza;
- I partenariati, guidati da cooperative sociali con esperienza nell’assistenza a persone anziane in condizioni di fragilità e limitata autonomia, contano 7 soggetti in media e comprendono, oltre al partner tecnologico, soggetti pubblici (Asp/Asl, Ambiti, Distretti, ecc.) e del privato sociale.
- I progetti sviluppano servizi di teleassistenza per la presa in carico socio-assistenziale della persona anziana presso il proprio domicilio, rendendo facile e immediata la comunicazione fra gli assistiti e il personale di assistenza. Entrambe le proposte mirano a superare i limiti di usabilità propri della maggior parte delle soluzioni di teleassistenza esistenti, sviluppando tecnologie basate sull’interazione tra TV e telefono e su un dispositivo attivabile attraverso comando vocale. I dati acquisiti tramite il dialogo tra pazienti e dispositivi confluiranno in una base dati all’interno di piattaforme che consentiranno di monitorare lo stato di salute degli assistiti e valutare l’efficacia dei servizi offerti da parte di tutti gli attori coinvolti (medici di famiglia, azienda sanitaria, ambiti, familiari/caregiver e operatori). L’organizzazione di momenti socializzanti, attività ludiche e l’erogazione di servizi di welfare leggero potranno contrastare l’isolamento e favorire una vita attiva. La costituzione, da parte degli ets capofila e dei partner tecnologici, di 2 newco garantirà una gestione congiunta della tecnologia e la diffusione e la disseminazione dei modelli assistenziali sviluppati dai due progetti.
- Saranno coinvolti nella sperimentazione 450 anziani, 400 dei quali raggiunti direttamente presso i propri domicili e 50 ospiti di residenze.
- Visto il carattere sperimentale dell’iniziativa, il bando prevede anche una valutazione d’impatto orientata al rilevamento dell’impatto socio-economico dei progetti sul territorio e sui soggetti che forniscono e ricevono servizi socio-sanitari.
Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.
Ambito storico-artistico e culturale
Obiettivo: Recuperare e valorizzare i beni culturali inutilizzati al Sud, di pregio storico, artistico e culturale, attraverso il coinvolgimento delle comunità locali.
I beni comuni rappresentano una straordinaria opportunità di sviluppo sociale ed economico per i territori del Mezzogiorno. La Fondazione, fin dalla sua nascita, ha inteso valorizzare e rafforzare la “vocazione” del Terzo settore al loro utilizzo condiviso, a farne uno strumento di partecipazione delle persone alla vita di comunità, una opportunità di inclusione sociale dei soggetti deboli e un momento di crescita della dimensione economico-imprenditoriale degli enti non profit.
Risorse: 2,90 milioni di euro.
Modalità: Le iniziative di valorizzazione dei beni culturali sono basate su accordi, sottoscritti dalla Fondazione CON IL SUD, con i Comuni o gli altri enti (pubblici o privati) proprietari dei beni, che consentano di attribuire agli enti del terzo settore l’opportunità di avviare, al loro interno, percorsi di inclusione sociale e generazione di opportunità di lavoro, nell’ottica generale di una “restituzione” del patrimonio culturale alla comunità in vista di una concreta fruizione.
La sottoscrizione di tali accordi deve essere accompagnata dall’individuazione di un gruppo di beni adeguati rispetto alle finalità dell’iniziativa, dalla produzione da parte dei proprietari dei beni delle risorse dedicate alla ristrutturazione (salvo che i beni siano già ristrutturati) e dalla salvaguardia di un adeguato livello di autonomia della Fondazione nella selezione dei partenariati da destinare alla valorizzazione dei beni.
Stato dell’arte: È stato siglato un accordo con il Comune di Taranto per avviare una iniziativa congiunta, finalizzata alla valorizzazione di Palazzo Amati.
In base all’accordo, l’amministrazione comunale di Taranto e la Fondazione CON IL SUD promuoveranno un bando congiunto per la gestione e valorizzazione in chiave comunitaria dei piani primo e secondo di Palazzo Amati.
La Fondazione CON IL SUD sosterrà la fase di start-up dell’attività di valorizzazione mettendo a disposizione complessivamente € 1.250.000. Il Comune di Taranto prevede invece la concessione del primo e del secondo piano di Palazzo Amati, in comodato d’uso per 10 anni.
Il bando sarà rivolto alle organizzazioni del terzo settore locale chiamate a presentare progetti di valorizzazione dell’immobile per renderlo pienamente fruibile dalla comunità cittadina e trasformarlo in un luogo di coesione sociale e nuove opportunità, attivando percorsi di inclusione sociale e lavorativa di chi vive condizioni di difficoltà e generando innovazione sociale, crescita culturale ed economica. La finalità è quella di accogliere una proposta, rispettosa del significato e della storia del bene, capace di produrre reali utilità e concreti benefici alla comunità e in grado di dare continuità al proprio operato in un arco di tempo ben più lungo di quello definito dal contributo della Fondazione.
Sviluppo Locale 2020: Puglia
Obiettivo: Favorire l’infrastrutturazione sociale, lo sviluppo dell’economia locale e l’incremento dell’occupazione in territori in cui siano presenti esperienze consolidate, sostenute dalla Fondazione CON IL SUD, attraverso iniziative in grado di aggregare e mettere in connessione le risorse umane presenti nel territorio e di cogliere le opportunità di valorizzazione offerte dal patrimonio ambientale e culturale locale.
Risorse: 3 milioni di euro
Modalità: La Fondazione intende sperimentare un meccanismo che, potenziando le esperienze più significative, confermi l’assunto che dal rafforzamento del capitale sociale possano derivare percorsi di sviluppo o di occupazione. A tal fine la Fondazione invita le organizzazioni attive sul territorio a presentare proposte d’intervento, seleziona quelle maggiormente coerenti con l’obiettivo dell’iniziativa e le accompagna nel percorso di definizione di un progetto esecutivo che prevede il coinvolgimento della comunità locale.
Stato dell’arte: rispetto alle 5 organizzazioni del territorio pugliese invitate a presentare una proposta di sviluppo territoriale, 3 hanno risposto e 1 è stata ammessa alla fase di progettazione esecutiva, che si è conclusa, a ottobre 2023, con il finanziamento della proposta ‘La Fucina del Parco Paduli’ con un contributo di €2.692.000.
L’iniziativa, presentata da una rete di oltre 20 soggetti, intende avviare, all’interno del ‘Parco agricolo dei paduli’, nuove attività di imprenditoria sociale nei settori agricolo e turistico in continuità con le esperienze che da diversi anni connettono, in un sistema di filiera responsabile, produzione agricola, servizi socio-educativi e turismo sostenibile.
In particolare, il progetto promuove, in sette piccoli comuni a sud di Lecce (consorziati nell’Unione delle terre di mezzo e inclusi nel ‘Parco dei paduli’), un modello di “welfare di comunità” rurale teso a salvaguardare le tipicità e le ricchezze del territorio, integrando in un sistema di filiera responsabile la produzione agricola, i servizi socio-culturali e il turismo sostenibile.
La strategia di sviluppo è imperniata su azioni di coinvolgimento attivo della comunità territoriale di riferimento (comprese le aziende e i produttori agricoli che già operano sulla base degli stessi riferimenti valoriali: agricoltura biologica, Km 0, rispetto della tradizione e delle biodiversità, salubrità degli alimenti, tutela del paesaggio) e sensibilizzazione per promuovere tali valori anche presso altri attori.
Complessivamente con l’iniziativa si prevede di creare 31 nuovi posti di lavoro per giovani del territorio e per persone con fragilità nei diversi servizi che si intendono attivare (mense e cucine scolastiche, trattoria, opificio, filiera agricola, servizi ricettivi e ufficio turistico).
Iniziative e progetti in cofinanziamento
Obiettivo: La Fondazione ritiene importante, nel perseguimento della propria missione, stabilire relazioni e avviare collaborazioni con enti e istituzioni che condividano lo spirito e gli obiettivi che la animano. In tal senso, ha avviato una specifica linea di intervento finalizzata a promuovere interventi al Sud, congiuntamente ad altri enti di erogazione, al fine di catalizzare ulteriori risorse del privato sociale attorno alla domanda proveniente dalle regioni meridionali. Le iniziative in cofinanziamento consentono, infatti, un effetto “leva” sul Mezzogiorno, la riduzione del divario tra domanda e offerta di interventi sottoposti alla Fondazione, un maggiore coordinamento e confronto tra soggetti cofinanziatori e quindi l’attivazione di meccanismi di infrastrutturazione sociale anche a monte del processo erogativo.
Risorse: 2,7 milioni di euro.
Modalità: Le modalità di partecipazione e i criteri di selezione relativi a tale linea di intervento, indicati nel regolamento sulle iniziative in cofinanziamento, prevedono che la Fondazione possa mettere a disposizione fino ad un massimo del 50% delle risorse finanziarie complessivamente previste. I progetti sostenuti attraverso questa linea di intervento sono identificati attraverso tre canali:
- bandi/inviti elaborati in collaborazione con altri enti erogatori, su tematiche di comune interesse, o progetti da identificare congiuntamente con l’ente cofinanziatore;
- progetti pervenuti in risposta ai diversi bandi e iniziative promosse dalla Fondazione, valutati positivamente ma non finanziati per incapienza di fondi (in questo caso specifico la quota di cofinanziamento non potrà superare il 30%);
- progetti proposti da organizzazioni del terzo settore e sostenuti per almeno il 50% da uno o più enti erogatori, preferibilmente non meridionali.
Stato dell’arte: Nel corso del 2023 la Fondazione ha avviato iniziative in cofinanziamento promuovendo singoli interventi; ha rinnovato il percorso di cooperazione con Fondazione Peppino Vismara, Enel Cuore, Intesa San Paolo, Unicredit, Fondazione San Zeno e con altri enti erogatori.
Il regolamento ha portato al sostegno di iniziative eterogenee, che si propongono di sperimentare modelli innovativi di infrastrutturazione sociale e di contrasto dei fenomeni di esclusione, sia rispetto agli ambiti di intervento che alle modalità operative o metodologiche scelte. I progetti avviati nel 2023 si declinano, ad esempio, in interventi volti alla riattivazione di giovani neet attraverso formazione specifica nel settore artigianale, tessile, creativo o dell’audiovisivo, all’inclusione socio-lavorativa di persone con particolari fragilità, come detenuti e migranti, attraverso percorsi di supporto e accompagnamento integrati e multidimensionali, al contrasto di diversi tipi di povertà (sanitaria, energetica, educativa), fino alla valorizzazione di beni culturali e alla promozione di processi di cittadinanza attiva.
Sono state sostenute 12 iniziative con risorse pari a € 2.571.000; lo stesso ammontare è stato messo a disposizione da parte di soggetti cofinanziatori.
Si riporta, di seguito, l’elenco dei singoli progetti sostenuti.
3.3.2 Partenariati istituzionali e bandi in cofinanziamento
Nel corso degli anni la Fondazione ha avviato collaborazioni con altri enti erogatori, con cui sono stati messi in comune competenze e contributi finanziari per la realizzazione di bandi e iniziative congiunti. Accanto alle attività erogative, la Fondazione offre supporto e assistenza tecnica alle fondazioni e agli enti erogatori pubblici e privati, italiani e stranieri, interessati a sostenere le organizzazioni del terzo settore impegnate sui temi del Mezzogiorno e dell’infrastrutturazione sociale.
Con l’obiettivo di veder incrementare le risorse destinate al terzo settore meridionale e, ove possibile, la propria capacità erogativa, la Fondazione continua a svolgere a titolo gratuito un’importante funzione di intermediazione filantropica. Questo tipo di collaborazione permette inoltre di affrontare temi inediti o sperimentare modalità erogative e di intervento nuove, valorizzando l’esperienza e le competenze tecniche e tematiche di altri partner. Accanto ai vantaggi già segnalati, è interessante osservare spesso anche un positivo effetto di peer learning fra i referenti dei diversi soggetti coinvolti.
Nell’attuale scenario nazionale e globale, i partenariati rappresentano vere e proprie alleanze che permettono ai soggetti finanziatori una maggiore condivisione strategica e un maggiore impatto collettivo degli interventi.
Nell’ambito dei partenariati istituzionali la Fondazione ha quindi istituito rapporti di collaborazione con altre fondazioni private, nazionali e internazionali, o enti dotati di alte competenze in specifici settori. Tali iniziative hanno assunto nel tempo forme differenti, in considerazione delle diverse modalità operative e gestionali degli enti coinvolti, nonché delle caratteristiche dei beneficiari e dei settori di intervento.
Bando per il sostegno alle imprese sociali in ambito turistico al Sud
Obiettivo: Sostenere programmi di sviluppo di imprese sociali di recente costituzione (nate dopo il 1° gennaio 2017) in ambito turistico, che siano in grado di valorizzare il territorio e di creare impatto sociale ed economico nella comunità di riferimento.
Risorse: Le risorse previste per il bando sono pari a 565.000 euro di cui il 50% messo a disposizione da Fondazione CON IL SUD e il 50% da Fondazione Finanza Etica.
Modalità: Le richieste di sostegno possono essere presentate da singole imprese sociali (ai sensi del D. Lgs. 112/17) iscritte nell’apposita sezione del Registro delle imprese che operano nel settore del turismo per la valorizzazione territoriale. Il contributo richiesto deve essere compreso tra 25.000 e 50.000 euro, con costi per investimenti non superiori al 50% del programma di sviluppo.
Stato dell’arte: In risposta al bando sono pervenute 32 proposte. Sono state complessivamente sostenute, con un importo complessivo pari a 545.198 euro (di cui 272.599 euro da parte di Fondazione CON IL SUD e altrettanti da parte di Fondazione Finanza Etica), 11 imprese sociali operanti in Campania (4), Sicilia (3), Puglia (2), Calabria (1) e Basilicata (1).
Gli 11 programmi di sviluppo propongono interventi di promozione e riqualificazione del patrimonio turistico locale (architettonico, culturale, ecclesiastico, naturalistico), anche attraverso processi partecipati volti alla definizione di offerte turistiche innovative e attrattive. Particolare attenzione è stata posta ai temi del turismo sostenibile, sociale e ambientale e alla capacità di promuovere l’inclusione sociale e lavorativa di persone con fragilità.
Si riporta di seguito l’elenco dei progetti sostenuti.
Bando ‘Biblioteche e comunità’
Obiettivo: Valorizzare il ruolo delle biblioteche dei comuni del Sud Italia che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” per il biennio 2022-2023 come luoghi di confronto culturale e inclusione sociale, favorendo l’apertura delle biblioteche alla comunità.
Tale obiettivo si fonda sul ruolo centrale che può essere svolto dal terzo settore nell’innescare processi di attivazione comunitaria, sviluppo e infrastrutturazione sociale anche attraverso una stretta collaborazione con le amministrazioni locali di riferimento, favorendo la promozione di politiche gestionali sostenibili nel tempo.
Risorse: 1 milione di euro, di cui 500 mila euro sono messi a disposizione dalla Fondazione CON IL SUD e 500 mila euro dal Centro per il libro e la lettura.
Modalità: per partecipare è necessaria la creazione di una partnership tra almeno 3 organizzazioni: una del terzo settore (soggetto richiedente), una o più biblioteche comunali e un altro soggetto che può appartenere al mondo del volontariato e del non profit ma anche delle istituzioni, delle imprese e della scuola, università e ricerca.
I progetti, della durata di 24 mesi, possono richiedere un contributo compreso tra 50 e 100 mila euro e devono essere orientati a produrre un cambiamento nel rapporto tra istituzione bibliotecaria e territorio, avviando processi che includano il miglioramento dell’accesso agli spazi (extra-orario, serale, nel fine settimana), al patrimonio bibliotecario (letterario, audiovisivo, musicale, multimediale, ICT, etc.) e ai servizi di supporto alla lettura e allo studio, prevedendo, al tempo stesso, modalità innovative di partecipazione, di confronto e di coinvolgimento di persone in condizioni di difficoltà e tradizionalmente escluse dai processi culturali, anche attraverso l’attivazione di presidi diffusi sul territorio.
Stato dell’arte: in risposta al bando sono pervenute 32 proposte, di cui 29 ammesse alla valutazione.
- 12 progetti sostenuti per un importo complessivo pari a un milione di euro di cui €500.000 a carico di Fondazione CON IL SUD e altrettante a carico del Centro per il libro e la lettura.
- 5 in Campania (province di Caserta, Napoli e Salerno); 4 in Puglia (province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Lecce); 2 in Sicilia (provincia di Enna e Palermo); 1 in Calabria (provincia di Catanzaro)
- 110 organizzazioni coinvolte fra terzo settore, pubblico e privato e 22 biblioteche comunali
- I progetti permettono di incrementare orari e giorni di apertura delle biblioteche comunali (in media 219 ore annue a biblioteca), con appuntamenti serali e nei fine settimana, laboratori di arte, scrittura creativa e recitazione per anziani e disabili, mostre, aperitivi letterari per i giovani, doposcuola e un’importante attenzione rivolta alla fascia 0-6 e alle famiglie con letture ad alta voce per bambini e l’allestimento di spazi di incontro e confronto per genitori. Molte anche le attività realizzate fuori dalle mura bibliotecarie, per portare la lettura vicina a persone solitamente lontane dal mondo della cultura e offrire alle comunità locali spazi di incontro e confronto che prima non esistevano (biblioteche itineranti nelle periferie e azioni di bookcrossing). L’acquisto di audiolibri, libri in braille e comunicazione aumentata alternativa renderà il patrimonio bibliotecario accessibile anche a persone con disabilità. Centrale l’attivazione dal basso delle comunità attraverso sessioni di ascolto e co-design partecipativo su cui basare la definizione del nuovo palinsesto dell’offerta culturale delle biblioteche interessate, anche attraverso una riscoperta delle tradizioni locali, favorendo la contaminazione tra giovani e anziani.
- Sono oltre 6.000 le persone lontane dai processi di fruizione culturale coinvolte (minori, migranti, disabili, anziani e detenuti) anche attraverso la diffusione sul territorio di presidi culturali.
Si riporta, di seguito, l’elenco dei singoli progetti sostenuti.
Bando ‘Realizziamo il cambiamento con il Sud’
Obiettivo: Favorire e sostenere interventi di contrasto alla povertà e di promozione dei diritti, con un approccio fondato sul welfare comunitario e caratterizzato dalla piena partecipazione e messa in rete di portatori e portatrici di diritto e di tutti gli attori coinvolti (istituzioni, enti privati e pubblici, gruppi formali e informali) e da una presa di responsabilità degli stessi enti promotori.
Risorse: 500 mila euro messi a disposizione da Fondazione CON IL SUD (nel 2022) e altrettante risorse messe a disposizione da Action Aid Italia, per complessivi 1 milione di euro erogati a favore di Fondazione Realizza il cambiamento che cura la gestione dei bandi.
Modalità: L’iniziativa è articolata in due bandi annuali pubblicati da Fondazione Realizza il cambiamento, rivolti alle organizzazioni senza scopo di lucro, localizzate nelle regioni del Mezzogiorno in cui opera la Fondazione.
Stato dell’arte: L’edizione 2022 ha portato al finanziamento di 9 progetti; nel 2023 è stata promossa la seconda edizione del bando in risposta a cui sono pervenute 117 proposte, di cui 94 ammesse alla fase valutativa.
7 progetti sostenuti per un importo complessivo pari a 512.300 euro, di cui il 50% a carico di Fondazione CON IL SUD e altrettante a carico di Action Aid Italia. I progetti finanziati in Sicilia (4), Calabria (2) e Puglia (1) sono presentati da partenariati composti in media da 5 organizzazioni.
I progetti proposti propongono due distinti modelli di intervento: uno volto al coinvolgimento della comunità, attraverso percorsi di attivazione, progettazione e realizzazione di interventi, per favorire il riconoscimento dei diritti e la partecipazione cooperativa, e la costituzione di spazi di comunità che stimolano processi di ascolto e dialogo, e la realizzazione di laboratori, per agevolare gli interscambi culturali e l’inserimento sociale. Un secondo modello orientato al potenziamento delle competenze personali e capacità professionali quale strumento di contrasto alla povertà mediante la realizzazione di corsi di formazione (economia circolare, autoimprenditorialità, lingua italiana), laboratori artigianali (tessile, sartoriale, liuteria), azioni di educativa territoriale e l’implementazione di sportelli d’ascolto, orientamento e accompagnamento. Particolare rilevanza assumono anche le attività di welfare comunitario, avviate anche grazie alla realizzazione della banca del tempo, sviluppate da diversi progetti e volte a sostenere le famiglie nelle attività di cura, di accompagnamento ai servizi socio-assistenziali e abitativi. Diversi gli interventi di supporto scolastico per bambini, trasporto, assistenza domiciliare.
- I beneficiari degli interventi sono persone con diverse fragilità (migranti e persone con background migratorio, donne in condizioni di svantaggio, comunità LGBTQ+, persone con disabilità, giovani) e sono inseriti in percorsi di “capacitazione” individuale, sviluppo dell’empowerment e welfare comunitario. In un’ottica di più generale infrastrutturazione sociale ai beneficiari sono stilati piani individualizzati ed integrati di servizi culturali, educativi, assistenziali, formativi e occupazionali e offerti spazi di animazione, incontro e aggregazione.
Si indica di seguito l’elenco dei progetti sostenuti.
Commissione Moleskine Foundation
Obiettivo: Sostenere le piccole organizzazioni non profit che promuovono la creatività come strumento di cambiamento sociale.
Risorse: 50.000 euro
Modalità: Il Creativity pioneers fund è promosso nel 2021 da Moleskine Foundation insieme ad altri partner, tra cui la Fondazione CON IL SUD, per sostenere le piccole organizzazioni non profit che promuovono la creatività come strumento di cambiamento sociale, attraverso l’erogazione di un piccolo grant e iniziative di comunicazione volte a favorire la conoscenza reciproca e lo scambio di esperienze tra le organizzazioni dei diversi paesi.
Stato dell’arte: sono 54 le organizzazioni nel mondo che hanno ottenuto un contributo di 5 mila euro attraverso l’ultima call del 2023. Tra queste, grazie al sostegno della Fondazione CON IL SUD, sono state sostenute anche otto organizzazioni di terzo settore meridionali.
167rEvolution a.p.s: 167rEvolution, associazione di residenti del quartiere Stadio di Lecce, che promuove lo sviluppo sociale con l’obiettivo di valorizzare e diffondere una cultura basata sulla cittadinanza attiva e sulla solidarietà.
Compagnia B, in Sardegna, promuove il teatro e la lettura come strumenti per valorizzare la ricchezza artistica ed espressiva, attraverso eventi accessibili e inclusivi, ad alto impatto sociale.
Il Circolo dei Lettori di Andria realizza attività culturali, promuovendo la lettura e la letteratura in modo professionale, inedito e inclusivo e contribuendo in modo creativo all’empowerment della cittadinanza.
Post Disaster a Taranto è un’organizzazione non profit creata da un gruppo di architetti e designer tarantini che, attraverso i diversi ambiti della produzione creativa contemporanea, mira a dare vita ad un immaginario rinnovato che vada oltre la narrativa dominante del disastro.
Officine Efesti, a Napoli, opera nel settore del design, della sperimentazione teatrale e dell’innovazione sociale, per diffondere un impatto positivo nella comunità.
Studio Rizoma, a Palermo, è un hub internazionale che porta avanti un programma culturale e sociale indipendente, con lo scopo di sostenere gli artisti, creare progetti artistici e culturali all’interno della comunità e ricercare conoscenze sperimentali per pratiche ecologiche e artistiche.
Trame di Quartiere, a Catania, è una cooperativa che mira a promuovere la trasformazione urbana e l’inclusività utilizzando pratiche innovative di co-progettazione urbana e produzione culturale per andare oltre il valore materiale dello spazio e concentrarsi sulla sua narrativa e sul suo potenziale.
U Jùse APS gestisce un centro a Locorotondo: un luogo di incontro professionale e artistico dove si promuove la conoscenza dell’arte contemporanea e del design in collaborazione con enti pubblici e privati.
Iniziativa ‘Per Aspera ad Astra’
Obiettivo: Creare percorsi di formazione e scambio rivolti a operatori artistici, operatori sociali e detenuti che pongano al centro il teatro, nonché le arti e i mestieri propri dell’attività teatrale, al fine di mettere in rete e diffondere le migliori esperienze e prassi di teatro in carcere individuate sul territorio nazionale.
Risorse: La Fondazione ha rinnovato il sostegno all’iniziativa ‘Per aspera ad astra. Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza’ contribuendo al costo complessivo della sesta edizione dell’iniziativa (pari a 938.320 euro) con 110 mila euro.
Modalità: Avviata nel 2017 sotto la guida di ACRI e con il supporto operativo dell’Associazione Carte Blanche, l’intervento vede la partecipazione di 11 fondazioni: Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione CON IL SUD, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione di Sardegna e Fondazione Tercas.
Stato dell’arte: Sono state sostenute complessivamente 14 compagnie teatrali che operano in 13 istituti penitenziari, di cui tre nel Mezzogiorno. In particolare, vengono realizzate attività teatrali laboratoriali nella casa di reclusione di Cagliari Uta, presso la casa circondariale ‘Pagliarelli-Lo Russo’ di Palermo e presso l’istituto penitenziario minorile di Bari. La sesta edizione dell’iniziativa, seppur in rapporto di continuità con il modello consolidato, introduce azioni integrative di comunicazione e divulgazione con l’obiettivo di dare maggiore visibilità al progetto e promuoverne i valori fondanti tra gli operatori del settore culturale: presentazione dell’esperienza nell’ambito di eventi e festival culturali con il coinvolgimento di testimoni del progetto e realizzazione di un cartellone teatrale comune, di una pubblicazione che illustri filosofia e modus operandi del progetto, e di un documentario destinato ad un ampio pubblico.
Iniziativa ‘Mestieri artigiani’
Obiettivo: contrastare, nelle aree delle regioni del Sud caratterizzate da elevato disagio sociale, il declino di alcune fra le tradizioni artigiane d’eccellenza, valorizzandole e rifunzionalizzandole nell’ambito degli odierni mercati del consumo.
Risorse: 35.000€
Modalità: Nel 2018 a seguito di una mappatura dei mestieri artigianali a rischio di scomparsa nel Mezzogiorno, ‘OMA – Osservatorio per i mestieri d’arte’ e la Fondazione CON IL SUD hanno pubblicato un bando congiunto, volto al recupero, alla valorizzazione e alla rifunzionalizzazione delle tradizioni artigianali di eccellenza.
Stato dell’arte: Le proposte assegnatarie di contributo, tutt’ora in corso, sono legate alle tradizioni artigiane del carretto siciliano e della tessitura del fiocco leccese. É stato esteso il percorso di accompagnamento fornito da OMA, che coordina e facilita un gruppo di esperte che stanno seguendo i due progetti, dalla formazione, alla prototipazione, al design.
Proseguono, inoltre, le iniziative avviate negli anni passati in collaborazione con altre fondazioni partner.
Commissione Fulbright
Obiettivo: Promuovere borse di studio dirette a ricercatori e docenti statunitensi interessati a fare ricerca ed insegnare presso le università ed altri istituti di ricerca nel Sud d’Italia. La comunità di borsisti e docenti contribuisce ad estendere la rete di collaborazioni e relazioni fra i ricercatori e il mondo accademico del Mezzogiorno e i loro omologhi negli Stati Uniti.
Risorse: Avviata nel 2013, la collaborazione con la Commissione Fulbright è stata rinnovata con un impegno di 300.000 euro per il periodo 2024-2027.
Modalità: Borse ricerca e insegnamento sono offerte presso le università del Mezzogiorno a docenti e ricercatori statunitensi. Specularmente, giovani studiosi e docenti del Mezzogiorno vengono sostenuti nei loro periodi di ricerca negli Stati Uniti.
Stato dell’arte: La sessione 2022/23 ha permesso a quattro professori e due dottorandi statunitensi di fare ricerca presso università del Mezzogiorno, su temi quali: i) la biomimetica, ossia tecnologie che si ispirano alle soluzioni adottate in natura da piante e animali, presso l’accademia di Belle Arti di Siracusa, ii) la relazione storico-culturale e socio-economica tra la Sardegna e la Spagna, presso il CNR – Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea di Cagliari, iii) la robotica applicata al settore sanitario, presso l’Università di Palermo, iv) comunicazione e moda, presso l’Università di Napoli, v) la relazione tra emigrazione, immigrazione e il mercato immobiliare nei piccoli comuni siciliani, presso l’Università di Palermo, vi) analisi spaziale di tipo GIS della Sicilia antica, presso il dipartimento di matematica ed informatica dell’Università di Catania.
Programma di sostegno ai migranti
Obiettivo: Sostenere organizzazioni del terzo settore impegnate nel consolidamento dell’esperienza pionieristica dei corridoi umanitari, nell’assistenza sanitaria e legale ai migranti giunti da poco in Italia o in fase di transito, con particolare riferimento alle aree e alle comunità di frontiera o soggette a maggiore pressione migratoria, nonché nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare attivate nel Mediterraneo in coordinamento con la guardia marina costiera.
Risorse: La Fondazione ha contribuito al fondo gestito da ACRI per complessivi 1.200.000 euro.
Modalità: Avviata nel 2016 sotto la guida di ACRI e la partecipazione di 5 fondazioni, l’iniziativa ha raccolto nel 2021 il sostegno di ben 14 fondazioni, organizzate in un gruppo di lavoro che identifica gli interventi sulla base di analisi e audizioni.
Stato dell’arte: Nel corso del 2023 sono proseguiti gli interventi articolati su tre ambiti: il meccanismo dei corridoi umanitari per persone provenienti da Afghanistan, Libano, Etiopia, nonché e dei canali di studio a partire da Niger, Nigeria, Camerun, Zambia, Zimbabwe, Malawi e Mozambico; attività di assistenza sanitaria e legale rivolte ai migranti in condizioni di abbandono morale e materiale che transitano in località di frontiera a forte pressione migratoria; attività di ricerca e soccorso nel mare Mediterraneo, svolte sotto il coordinamento della guardia costiera italiana.
Iniziativa ‘Never alone, children on the move’
Obiettivo: Offrire una risposta organica e coordinata delle fondazioni italiane ed europee all’attuale fenomeno migratorio che interessa in maniera particolarmente rilevante le minori e i minori che arrivano soli in Italia, spesso nel Mezzogiorno. Le azioni sostenute sono volte al potenziamento e all’innovazione delle modalità di accoglienza e di accompagnamento alla transizione verso l’età adulta dei minori stranieri non accompagnati.
Risorse: Nell’ambito della rete di fondazioni italiane aderenti all’iniziativa, che hanno finora mobilitato risorse per complessivi 11.075.000, euro Fondazione CON IL SUD ha aderito con un contributo complessivo di 2,3 milioni di euro.
Modalità: L’iniziativa, cui partecipano attualmente 8 fondazioni italiane (Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cariparo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Vismara e Fondazione CON IL SUD) e 5 europee (King Baudouin Foundation, Oak Foundation, Fondation Abbé Pierre e Kahane Foundation) attraverso il segretariato di EPIM – European Program on Integration and Migration, si articola su due livelli: uno nazionale, coordinato da Fondazione Cariplo, e uno europeo, coordinato da EPIM costruito su azioni di ricerca e advocacy a livello europeo e sui paesi coinvolti (Belgio, Francia, Grecia e Italia).
Stato dell’arte: I progetti promossi, identificati prevalentemente attraverso un bando nazionale, interessano 12 regioni e tendono all’accompagnamento verso l’autonomia delle giovani e dei giovani giunti in Italia da minorenni. Complessivamente, attraverso bandi dedicati e azioni specifiche, Never Alone ha coinvolto oltre 130 organizzazioni distribuite sul territorio nazionale. A rafforzamento dei risultati e delle buone pratiche promossi da Never Alone, e in collaborazione con quest’ultima, l’impresa sociale Con I Bambini ha promosso nel 2020 una misura dedicata ai giovani migranti e alla costruzione delle condizioni educative, sociali ed economiche necessarie nella transizione alla maggiore età. I 7 progetti finanziati con risorse per complessivi 5 milioni di euro sono in corso di realizzazione. Nel contempo sono state rafforzate comunità di pratiche e azioni specifiche rivolte al sostegno del sistema di tutela di minori e neomaggiorenni, a supporto del cambiamento della narrativa del fenomeno migratorio, quale fattore determinante dei percorsi di inclusione sociale, lavorativa e abitativa dei giovani migranti e, in generale, del processo di ricostruzione del tessuto sociale delle comunità locali.
Agroalimentare e ricerca (AGER III)
Obiettivo: Sostenere la ricerca scientifica di eccellenza a totale beneficio dell’agroalimentare italiano. In particolare, si intende promuovere la sostenibilità ambientale ed economica delle filiere agricole, migliorare i processi produttivi grazie allo sviluppo di tecnologie innovative, consolidare la leadership dei prodotti del Made in Italy – garantendo ai consumatori alti livelli qualitativi – e favorire la costituzione di reti di ricerca e la formazione di giovani ricercatori.
Risorse: La Fondazione contribuisce con 210 mila euro, di cui 60 mila euro destinati all’edizione AgerII (fondo di 7 milioni e 70 mila euro) e 150 mila euro destinati all’edizione AgerIII (fondo di 4 milioni e 790 mila euro).
Modalità: Avviata nel 2013 con capofila Fondazione Cariplo, l’iniziativa è stata rinnovata nel 2020 in collaborazione con Fondazione Sardegna, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Teramo, Fondazione Friuli, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Parma.
Stato dell’arte: Nel 2023 sono stati selezionati 3 progetti presentati in risposta a un bando che mirava a coniugare sostenibilità ambientale ed economica delle filiere agricole e agro-alimentari. Le 3 iniziative di carattere nazionale – di cui una presentata da un ateneo meridionale – forniranno soluzioni concrete e innovazioni per rigenerare vitalità e fertilità del suolo agricolo, migliorando la salute delle piante e garantendo quantità e qualità delle produzioni.
‘Trasformare la fascia trasformata’ – Open Society Foundations
Obiettivo: Sostenere interventi di promozione del cambiamento sociale e della giustizia economica, rivolti alle persone che vivono nella zona della Fascia Trasformata del Ragusano, soggette a sfruttamento, abuso o violenza, o che in generale non hanno accesso a condizioni di vita decorose.
Risorse: La Fondazione contribuisce con 350.000 euro, raddoppiando le risorse messe a disposizione da Open Society Foundations e sperimentando per la prima volta un meccanismo di re-granting.
Modalità: Le aree e i temi di intervento sono stati individuati con una metodologia di coprogettazione insieme alle organizzazioni del territorio e riguardano in maniera sinergica le condizioni abitative, sanitarie e lavorative, accanto alla dimensione ambientale e di filiera.
Stato dell’arte: Sono in pieno svolgimento le azioni dedicate all’accompagnamento verso percorsi di empowerment e ad un abitare dignitoso delle famiglie di lavoratori e lavoratrii che vivono nelle aree agricole, di analisi e mappatura della filiera agricola, e di ascolto degli imprenditori agricoli e degli enti locali sui temi della gestione dei rifiuti. In particolare, circa 50 nuclei familiari sono stati presi in carico attraverso interventi di sostegno scolastico, educativo, psicologico e sanitario, investendo sull’alfabetizzazione digitale e sul rafforzamento delle competenze anche sulla gestione delle risorse finanziarie, consentendo l’accesso al fondo casa. È stata realizzata una mappatura della forza lavoro impiegata in agricoltura nella provincia di Ragusa e delle aziende presenti sul territorio. È stata attivata una rete antidegrado ambientale e un osservatorio civico e avviata l’interlocuzione con due Comuni per la realizzazione di un’azione pilota di raccolta differenziata nelle aree non servite, ma abitate da nuclei familiari non residenti in abitazioni regolarmente censite.
Accanto alle diverse iniziative erogative, di cui si dà conto anche in altre sezioni del Bilancio di missione, la Fondazione sviluppa modalità di cooperazione non finanziaria, con cui mette conoscenze, competenze e strumenti a disposizione di altri enti finanziatori, pubblici e privati.
Nell’ambito dei partenariati istituzionali avviati o rinnovati nel corso del 2023, la Fondazione aderisce a reti di organizzazioni nazionali ed internazionali, quali Assifero – la rete degli enti di erogazione italiani; Ariadne – la rete europea che coinvolge oltre 600 organizzazioni filantropiche che sostengono processi di cambiamento sociale e, più in generale, i diritti umani; ASviS – l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nata per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e degli obiettivi di sviluppo sostenibile; Philea – la rete europea degli enti e delle rete filantropiche; Filiera Futura, volta a promuovere l’innovazione e sostenere l’unicità e la competitività del settore agroalimentare, OMA – l’Osservatorio sui Mestieri d’Arte impegnato nella salvaguardia e promozione dell’artigianato artistico e del patrimonio dei mestieri d’arte. La Fondazione sostiene inoltre la Social Impact Agenda per l’Italia, la cui missione è di contribuire a rafforzare nel nostro Paese l’ecosistema per gli investimenti ad impatto sociale in favore della crescita dell’imprenditorialità sociale, e il Forum Disuguaglianze Diversità, che mira a proporre e costruire consenso attorno a politiche pubbliche e azioni collettive che riducano le disuguaglianze e favoriscano il pieno sviluppo di ogni persona. Dal 2018 la Fondazione aderisce inoltre al Forum per la Finanza Sostenibile, che promuove la conoscenza e la pratica dell’investimento sostenibile, con l’obiettivo di diffondere l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nei prodotti e nei processi finanziari.
3.3.3 Re-granting
Il 2023 ha visto crescere inoltre le iniziative di re-granting, sviluppate in collaborazione con enti internazionali che affidano alla Fondazione la gestione di attività di selezione, erogazione, accompagnamento e monitoraggio di organizzazioni e progettualità in Italia e nel mezzogiorno. In particolare, un accordo di partenariato concluso nel 2022 con JPMorgan Chase foundation ha permesso, nel corso del 2023, di sviluppare e avviare con la collaborazione dell’impresa sociale Con I Bambini, iniziative sperimentali sui temi dell’orientamento e della transizione scuola-lavoro al fine di migliorare consapevolezza, occupabilità e, in generale, l’accesso a opportunità per ragazzi e ragazze.
Nell’ambito del proprio programma di Career readiness, la JP Morgan Chase Foundation ha assegnato a Fondazione CON IL SUD un contributo pari a €1.640.000 da destinare a un’iniziativa in cofinanziamento con l’impresa sociale Con i Bambini, avvalendosi di un meccanismo di re-granting, reso possibile dall’equivalency determination ottenuta. Sulla base delle rispettive finalità istituzionali e dell’esperienza dei soggetti cofinanziatori, è stato definito un bando a invito dal titolo “Crescere è un lavoro”, finalizzato a migliorare il sistema di orientamento e transizione scuola-lavoro e/o istruzione di livello superiore e la sua efficacia nel supportare gli studenti nel prendere decisioni informate e consapevoli sul proprio futuro. Le 8 iniziative sperimentali sostenute, pari al numero di organizzazioni invitate alla progettazione, sono rappresentative delle principali aree del Paese: Nord (Lombardia, Piemonte e Veneto), Centro (Lazio e Molise) e Sud (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). Tutte le iniziative intervengono sul rafforzamento delle competenze specifiche richieste dal mercato del lavoro e sul potenziamento delle life skill, con lo scopo di attirare l’interesse degli adolescenti e stimolarne la partecipazione, riconoscere le proprie potenzialità ed effettuare scelte consapevoli e informate sul proprio progetto di vita.
Si riporta di seguito l’elenco dei progetti sostenuti.
A gennaio 2023 la Fondazione CON IL SUD ha concluso con una fondazione straniera un accordo relativo al regranting, per un importo di 1 milione di euro, per supportare organizzazioni meridionali della società civile impegnate sui temi del contrasto alla violenza di genere e della giustizia di genere. L’orientamento per l’identificazione di organizzazioni e progetti da sostenere si è basato in particolare sul tema dell’empowerment femminile, attraverso il coinvolgimento di organizzazioni femministe che la Fondazione CON IL SUD ha già sostenuto in precedenza.
Il processo di ascolto ha portato all’individuazione di 4 organizzazioni che operano per il contrasto alla violenza di genere e promuovono l’empowerment femminile; una, in particolare, sperimenta a Napoli l’avvio di una casa della salute della donna e di attività di informazione sulla salute riproduttiva. A Bari, invece, si potenzia la rete antiviolenza e antidiscriminazione, attraverso due strutture in emergenza (per donne maltrattate e persone LGBTQ+). A Palermo si rafforzano le azioni di accompagnamento e inserimento lavorativo, anche attraverso l’apertura di uno spazio di co-working; mentre a Lagonegro (PT) è previsto l’avvio di una rete e di un centro antiviolenza.
Si riportano, di seguito, le iniziative relative ai bandi in cofinanziamento e ai partenariati istituzionali sostenuti e attivi nel 2023.
Nell’ambito delle iniziative di regranting rientra anche il progetto europeo SOFIGREEN, cofinanziato dalla Commissione UE nell’ambito della call SMP-COSME-2022-SEE ad un partenariato internazionale guidato da Fondazione MeSSina in collaborazione con Fondazione CON IL SUD e altre 7 organizzazioni che si occupano di innovazione sociale ed ecologica, intermediari della finanza sociale ed enti filantropici che operano in tre aree avanzate dal punto di vista dello sviluppo dell’Economia Sociale (Alvernia-Rodano-Alpi in Francia, regioni del Sud Italia e Andalusia in Spagna).
Il progetto intende contribuire alla transizione ecologica delle imprese dell’economia sociale e solidale (SSEE) agevolando l’accesso a finanziamenti dedicati e rafforzando reti di cooperazione multi-stakeholder e multi-livello. Il piano d’azione prevede la co-progettazione di un pacchetto di azioni di capacity building per le imprese sociali e corsi di formazione finalizzati a definire i loro percorsi di transizione ecologica e i possibili canali di finanziamento.
La Fondazione CON IL SUD gestirà una call per l’individuazione delle imprese sociali del Mezzogiorno che verranno inserite in percorsi di transizione ambientale attraverso un contributo complessivo pari a 194.000 euro.
3.3.4 Sostegno a programmi e reti di volontariato
La linea di intervento relativa al sostegno a programmi e reti di volontariato costituisce parte integrante della missione della Fondazione. Attraverso tale iniziativa si intende rafforzare il ruolo e l’azione svolta dalle organizzazioni di volontariato sul territorio. In particolare, accantonando la logica progettuale, l’obiettivo di questa azione è sostenere e rafforzare organizzazioni e reti che già operano attivamente sul territorio, anche in termini di innovazione metodologica e organizzativa, migliorandone efficacia e impatto attraverso un adeguato supporto, con contributi contenuti. La principale caratteristica di tale linea di intervento riguarda proprio la tipologia di sostegno, che non è rivolta a finanziare progetti specifici su particolari aree tematiche. Infatti, visto il carattere trasversale che contraddistingue la natura e l’agire delle organizzazioni di volontariato, la Fondazione intende sostenere il consolidamento e il rafforzamento dell’azione e dell’impatto delle organizzazioni e delle reti di volontariato attive sul territorio, favorendo, quando possibile, la sperimentazione di nuove modalità di lavoro e cooperazione in rete.
Nel corso del 2023 la Fondazione ha continuato l’accompagnamento dei progetti finanziati nelle precedenti annualità e ha concluso il processo valutativo relativo alla seconda edizione di un bando sperimentale finalizzato a sostenere le attività ordinarie delle organizzazioni di volontariato.
Bando Volontariato 2022
Obiettivo: Sperimentare un intervento di sostegno rivolto direttamente alle singole organizzazioni di volontariato (art. 32 D.lgs. 117/2017), giuridicamente autonome, per lo svolgimento e il consolidamento delle proprie attività ordinarie.
Durante la pandemia il volontariato ha avuto e continua ad avere un ruolo centrale di sostegno e aiuto alle comunità locali, affiancandosi in maniera efficace e spesso fondamentale al settore pubblico, soprattutto in ambito sociosanitario. Sottolineare il suo ruolo sociale, e supportarne l’operatività, è l’obiettivo della sesta edizione del Bando Volontariato, proponendo una sperimentazione inedita. Il sostegno va infatti direttamente alle organizzazioni di volontariato per lo svolgimento di attività ordinarie, nelle province meridionali che hanno ricevuto meno risorse dalla Fondazione nel periodo 2007-2021: Avellino in Campania, Brindisi e Taranto in Puglia, Nuoro in Sardegna, Caltanissetta in Sicilia.
Il sostegno alle organizzazioni non è, quindi, legato alla presentazione di un progetto o di un programma di lavoro ma si basa sul riconoscimento della loro esperienza, capacità gestionale, radicamento e impatto territoriale, con l’obiettivo di rafforzarne l’impegno e le attività rivolte alle comunità locali.
Risorse: 3 milioni di euro.
Modalità: Il bando si svolge in un’unica fase ed è rivolto a singole organizzazioni di volontariato costituite nelle forme e modalità previste dall’art. 32 del D.lgs. 117/2017. Nelle more del processo di attivazione del registro unico del Terzo Settore (Runts), possono partecipare al bando esclusivamente le organizzazioni di volontariato iscritte ai relativi registri regionali e/o provinciali delle organizzazioni di volontariato ai sensi delle norme applicative della legge 266/91 con sede legale in una delle seguenti province: Avellino, Brindisi, Taranto, Nuoro, Caltanissetta.
Le attività ordinarie sono sostenute con un contributo di 10, 20 o 30 mila euro, in base alla media delle entrate degli ultimi 5 anni.
Stato dell’arte: In risposta al bando sono pervenute 213 richieste di sostegno, di cui 137 finanziate in seguito ad una valutazione comparativa basata sulla combinazione di criteri di tipo qualitativo (45%) e in parte (55%) calcolati sulla base delle informazioni e dei dati inseriti nei formulari presenti su Chàiros.
Si riporta, di seguito, l’elenco delle organizzazioni sostenute.
3.3.5 Formazione quadri terzo settore (FQTS) 2023
La Fondazione ha confermato il proprio sostegno al progetto di formazione dei quadri del terzo settore per un importo totale di € 995.200. Si tratta di un intervento formativo “di sistema”, volto a rafforzare il percorso di messa in rete e formazione dei referenti delle organizzazioni di terzo settore del Mezzogiorno e il processo di crescita delle loro competenze e capacità organizzative, gestionali e relazionali.
Con l’edizione 2023, FQTS ha sviluppato ulteriormente il programma all’interno della dimensione comunitaria, volta al rafforzamento e allo sviluppo delle comunità territoriali, intese come spazi di relazione tra persone ed enti, luoghi di identità e di appartenenza culturale e valoriale.
Il modello formativo del programma FQTS valorizza particolarmente la formazione tra pari, in cui i protagonisti della formazione sono essi stessi artefici e destinatari della formazione e, dunque, del cambiamento. L’annualità 2023 ha visto l’inserimento di assi formativi espressamente dedicati ai temi di genere, della cittadinanza globale e della tutela ambientale, sottolineando così l’attenzione e l’interesse ad affrontare tematiche sociali, culturali e ambientali in una dimensione globale, generativa di buone pratiche nel rafforzamento delle reti locali.
Sono state confermate attività volte alla valorizzazione delle competenze, all’attivazione di legami sociali solidi e duraturi e alla realizzazione di percorsi formativi di supporto alle esigenze del territorio, con possibilità di certificazione delle competenze acquisite per oltre 15 partecipanti.
Nel complesso, le attività di FQTS hanno raggiunto oltre 3.500 persone (71% donne e 28% uomini).
3.3.6 Le fondazioni di comunità
Il sostegno alla promozione e alla costituzione di fondazioni di comunità nelle regioni del Sud Italia costituisce una linea di azione strategica per la Fondazione, strettamente connessa alla missione di infrastrutturazione sociale. Le fondazioni di comunità, infatti, sono soggetti autonomi che possono rappresentare uno strumento di sussidiarietà di notevole efficacia attraverso l’azione di raccolta, valorizzazione e impiego delle risorse nel contesto territoriale di riferimento.
Obiettivo: Contribuire alla creazione nelle regioni meridionali di un numero significativo di fondazioni di comunità dotate di un patrimonio di almeno 5 milioni di euro, al fine di garantire la sostenibilità nel tempo delle loro attività e il raggiungimento di una massa cospicua in grado di attrarre altre donazioni.
Modalità e risorse: Il sostegno alla nascita di fondazioni di comunità e alla costituzione del patrimonio si realizza mediante meccanismi di “raddoppio della raccolta” (grant matching), che stimolino l’autonoma raccolta fondi da parte delle fondazioni di comunità stesse. Il sostegno della Fondazione CON IL SUD, infatti, consiste innanzitutto nel raddoppio del patrimonio iniziale raccolto dalla fondazione di comunità, compreso tra un minimo di 300 mila e un massimo di 500 mila euro. A questa misura se ne aggiungono altre, destinate da un lato a consolidare la struttura patrimoniale della fondazione di comunità fino a un massimo di 2,5 milioni di euro complessivi e, dall’altro, a contribuire all’attività erogativa iniziale e alla copertura di costi gestionali relativi a specifici progetti volti al sostegno delle attività di raccolta fondi (rispettivamente fino a 200 mila euro all’anno per iniziative sociali e 25 mila euro per progetti di fundraising per i primi cinque anni – tre più due rinnovabili).
Per continuare a sostenere le fondazioni di comunità oltre i cinque anni previsti, la Fondazione ha destinato risorse aggiuntive per 1 milione di euro da assegnare una tantum a progettualità specifiche presentate dalle fondazioni di comunità.
Stato dell’arte: Nel 2023 la Fondazione ha continuato a supportare le comunità territoriali interessate a sostenere la nascita di una fondazione di comunità sul proprio territorio e a sostenere le 7 fondazioni di comunità del Mezzogiorno nate grazie al supporto della Fondazione.
Le fondazioni di comunità sostenute
Nell’ottica di favorire processi endogeni di sviluppo del territorio, la Fondazione CON IL SUD non ha identificato un modello unitario di fondazione di comunità, lasciando alle singole comunità locali la scelta sulle modalità con cui organizzarsi e operare.
Le sei fondazioni di comunità finanziate possiedono caratteristiche molto diverse, presentando elementi distintivi e di innovazione interessanti.
La Fondazione della comunità salernitana si caratterizza per una compagine sociale mista, ampia ed equilibrata, per un approccio di tipo tradizionale sia in relazione all’attività di raccolta fondi che all’attività erogativa, che prevede interventi diversificati in risposta ai bisogni del territorio. Opera attraverso il coinvolgimento concreto di tutta la comunità, offrendo al singolo cittadino, alle associazioni, alle imprese e alle istituzioni economiche, sociali e culturali del territorio occasioni di partecipazione alle attività dell’ente e di contribuire a trasformare responsabilmente il territorio in cui vivono. La Fondazione ha contribuito alla realizzazione di un centro per il dopo di noi a Sala Consilina (Centro Una Speranza), divenuto anche nuova sede della fondazione di comunità.
La Fondazione di comunità del centro storico di Napoli ha adottato un approccio “dal basso” che prevede un forte coinvolgimento della comunità, ma lascia ai territori la possibilità di individuare meccanismi di coinvolgimento attivo della cittadinanza nel processo. La Fondazione finanzia progetti ed iniziative volte al sostegno delle fasce più deboli e al miglioramento della qualità della vita della popolazione locale.
La Fondazione di comunità di Messina si caratterizza per un approccio sistemico di intervento, che parte dalla lettura partecipata e condivisa dei bisogni per identificare azioni di sviluppo dell’economia sociale nel territorio. La Fondazione, dopo aver raggiunto gli obiettivi di raccolta patrimoniale continua a promuovere stabilmente un ampio ventaglio di iniziative volte ad accrescere e consolidare modelli di sviluppo sostenibile, contrastare le crescenti diseguaglianze, innestare nei territori processi di metamorfosi urbana, sociale e culturale, e promuovere interventi di ricerca e trasferimento tecnologico e di welfare comunitario. A fine 2022 si è trasformata nella Fondazione delle Comunità del Mediterraneo Sostenibili e Solidali per l’Inclusione e l’Accoglienza – Ente Filantropico (Fondazione MeSSInA – Ente Filantropico), con l’obiettivo di rappresentare sempre più uno strumento di infrastrutturazione sociale ed economica di differenti periferie esistenziali e geografiche dei Sud del Mondo, a partire dall’area metropolitana di Messina.
La Fondazione di comunità Val di Noto nasce grazie al supporto delle due Diocesi di Siracusa e Noto e di diverse associazioni e cooperative sociali, con l’obiettivo di consolidare relazioni di comunità e di cittadinanza e creare occasione di crescita e sviluppo della coesione sociale. Le principali linee di azione della Fondazione riguardano tre ambiti di intervento: il sostegno alle persone tra assistenza e percorsi di “ripartenza” (dalle mense alle case di accoglienza, dall’inclusione dei detenuti e dei diversamente abili all’housing); la coesione sociale con i cantieri educativi e i processi comunitari; l’economia civile, la formazione e il lavoro (dall’incubatore di imprese Eureka ai percorsi di turismo responsabile, dall’alternanza scuola-lavoro all’inserimento lavorativo di soggetti fragili). Nel corso degli 8 anni di attività la fondazione ha sostenuto la realizzazione di 142 iniziative del terzo settore locale.
La Fondazione di comunità San Gennaro nasce nel Rione Sanità di Napoli da una componente di terzo settore fortemente radicata a livello territoriale, sulla base dall’esperienza di valorizzazione delle Catacombe di San Gennaro. L’idea alla base della Fondazione di Comunità San Gennaro è proprio quella di valorizzare e replicare tali esperienze di sviluppo locale sostenibile, attraverso il coinvolgimento dei giovani e delle fasce deboli della popolazione.
La Fondazione comunitaria di Agrigento e Trapani nasce su impulso dell’Arcidiocesi di Agrigento e grazie al supporto di altre associazioni, cooperative sociali e fondazioni. Il modello che si intende adottare è di tipo ibrido e vede come riferimenti sia il modello classico delle fondazioni grant-making sia un modello più operativo volto ad orientare e sviluppare direttamente attività progettuali e spin-off aziendali. I principali ambiti di intervento fanno riferimento a: disoccupazione giovanile, cooperazione internazionale e migrazioni, gestione dei beni comuni e welfare generativo. Vista la povertà del territorio e la scarsa presenza di imprese e grandi filantropi locali, il programma di raccolta fondi è orientato principalmente ad attrarre donatori nazionali ed internazionali.
La Fondazione di comunità di Benevento nasce a gennaio 2023 dall’impegno delle principali organizzazioni di terzo settore attive nel territorio sannita (Consorzio Sale della Terra, Croce Rossa di Benevento, Associazione ‘La rete sociale’) e di oltre 30 soggetti promotori (18 persone fisiche, 9 imprese private, 5 associazioni di categoria, 2 ets) con l’idea di divenire un hub della prossimità e un soggetto capace di intercettare e canalizzare le risorse verso interventi di tipo comunitario, favorendo la nascita di reti stabili.
La nuova fondazione di comunità si innesta su un territorio, il beneventano, caratterizzato dalla presenza di comuni di piccolissime dimensioni, da un progressivo spopolamento e invecchiamento della popolazione, ma al contempo da buone potenzialità sul piano dello sviluppo economico e sociale, sia in termini di capitale sociale e umano coinvolto, che di patrimonio culturale e ambientale. La Fondazione interviene in diversi ambiti di intervento volti al rafforzamento dell’attrattività del territorio, attraverso la creazione di nuove opportunità formative, lavorative e di imprenditoria sociale, e la sperimentazione di un nuovo welfare di prossimità. Particolare attenzione è posta anche ai temi ambientali (economia circolare, comunità energetiche) e alla valorizzazione del patrimonio locale. L’obiettivo alla base della fondazione di comunità è quello di “fare sistema territoriale”, sviluppando e tessendo reti relazionali tra le diverse organizzazioni di terzo settore e gli altri attori della comunità e sperimentando approcci innovativi e sostenibili.
Le fondazioni di comunità hanno avviato azioni di sviluppo delle comunità territoriali di riferimento, sostenendo progetti di utilità sociale e favorendo la promozione della cultura del dono. Nel complesso le sette Fondazioni hanno finora raccolto oltre 25 milioni di euro da destinare all’incremento del proprio patrimonio e alle attività sociali sui territori. Sono oltre 800 le iniziative sociali sostenute con circa 15 milioni di euro. Le iniziative, che coinvolgono prevalentemente organizzazioni di terzo settore e di volontariato, riguardano principalmente il settore dell’educazione dei giovani e dei minori in difficoltà, dell’assistenza sociale ad anziani, disabili e senza fissa dimora, del sostegno alla povertà e progetti di imprenditoria sociale.
3.3.7 Altre iniziative finanziate
Nel corso del 2023 la Fondazione ha promosso altre 26 iniziative, per complessivi 739.500 euro. Si tratta di contributi tesi a sostenere iniziative rilevanti per la loro valenza di sostegno al terzo settore o per l’interesse della Fondazione verso specifiche tematiche di studio e ricerca.
Si riporta, di seguito, l’elenco delle iniziative sostenute.
3.3.8 Fondo di Garanzia
Fino al 2021 e per circa dieci anni, la Fondazione ha fornito sostegno finanziario alle organizzazioni del terzo settore per crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione, attraverso un fondo di garanzia costituito insieme ai fondi mutualistici delle centrali cooperative e gestito da Cooperfidi Italia.
A fine 2022 l’attività erogativa del fondo si è conclusa. Sono ancora garantiti i finanziamenti accessi prima di quella data ed aventi scadenza dopo il 31 dicembre 2023 e i rapporti deteriorati o in sofferenza.
La Fondazione ha riallocato le risorse residue ad altre attività.
Al 31/12/2023, in base alle informazioni fornite dal gestore, il valore complessivo delle garanzie in essere risulta pari a circa 650 mila euro (7 posizioni). La stima di perdita potenziale formulata dal gestore per queste posizioni è pari a circa 3 mila euro. Inoltre risultano attivi due rapporti deteriorati (verso due controparti) per un valore complessivo di garanzia pari a 85 mila euro. L’importo accantonato, pari a poco più di 1 milione di euro, è quindi ampiamente sufficiente a coprire la rischiosità dei debiti residui.