2.11 Bando Un domani possibile
Il Bando “Un domani possibile” mira a sostenere interventi che contribuiscano a offrire opportunità educative e di inclusione ai giovani migranti, di età compresa tra i 17 ed i 21 anni, che hanno fatto ingresso in Italia da minorenni e da soli13, prevedendo un plafond di 5 milioni di euro.
Alla data di scadenza del bando (9 ottobre 2020) sono pervenute 51 proposte, di cui 43 ammissibili alla valutazione di merito, che si è svolta in due fasi: la prima, finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio, ha consentito di individuare un gruppo ristretto di progetti (7), per i quali gli uffici hanno strutturato un percorso di accompagnamento e progettazione esecutiva, volto a focalizzare le strategie progettuali e a meglio orientarle al raggiungimento dell’obiettivo del bando (seconda fase). Al termine della seconda fase, a tutti i 7 progetti è stata data una valutazione positiva ed è stato assegnato un contributo; di questi, 6 sono stati avviati tra ottobre e dicembre 202114.
Tab. 16 – Bando Un domani possibile 2020: contributi assegnati e liquidati
Tutti i progetti intervengono su più territori, coinvolgendo almeno due delle tre aree regionali Nord, Centro, Sud e Isole; inoltre, seppur con declinazioni differenti15 e la conseguente strutturazione di percorsi progettati in base alle caratteristiche dei destinatari.
Nello specifico, si intendono realizzare azioni di supporto all’autonomia attivando, per ciascun beneficiario:
- un percorso di inserimento lavorativo di medio-lungo periodo, che favorisca l’emersione di aspirazioni, esperienze formali e non formali e conoscenze “nascoste” dei beneficiari, l’elaborazione di bilanci personalizzati delle competenze e l’attivazione di strategie di matching tra domanda e offerta;
- soluzioni abitative adeguate, che coinvolgano sia i destinatari diretti, attraverso il potenziamento delle life skills e della capacità di gestione quotidiana degli spazi, in una logica di corresponsabilizzazione, sia i destinatari indiretti, tramite la costruzione di una cornice sociale che faciliti l’inserimento abitativo;
- l’integrazione in reti e relazioni sociali solide basate su un’ampia offerta di opportunità educative e di inclusione, l’organizzazione di laboratori ed eventi socializzanti e l’interazione con il territorio, che favoriscano l’incontro e lo scambio tra i giovani migranti, i loro coetanei e la comunità educante.
Durante tutta la presa in carico i progetti prevedono l’affiancamento del giovane migrante da parte di una persona di riferimento (denominato, di volta in volta, tutore sociale, responsabile designato, facilitatore individuale, case manager locale, life coach, tutor/attivatore di comunità), che curerà, inoltre, il raccordo della comunità educante di riferimento con la cabina di regia del progetto. Particolare attenzione è riservata al cambiamento della narrazione abituale del percorso migratorio, finalizzata ad intaccare gli stereotipi sul fenomeno migratorio e fornire una lettura basata su storie e numeri reali.
Infine, anche per questo bando, è stato adottato il modello di gestione della valutazione d’impatto, che prevede un ente valutatore unico per tutti i progetti finanziati a valere sul bando. L’ente individuato è il Centro Studi di Politica Internazionale – CeSPI.
Al 31 dicembre 2021 si registra la liquidazione del 22% dei fondi assegnati.