2.9 Bando A braccia aperte
Il Bando “A braccia aperte” è un’iniziativa il cui obiettivo è quello di sostenere la realizzazione di interventi di presa in carico, formazione e inclusione socio-lavorativa delle persone di minore età che siano divenute orfane a seguito di crimini domestici. Gli interventi sono anche destinati al sostegno delle famiglie affidatarie e dei caregiver, nella gestione delle responsabilità affidategli e nell’accompagnamento dei minori, e alla creazione o al potenziamento della rete degli attori che, a vario titolo, si occupano degli orfani speciali.
Il bando, pubblicato il 15 aprile 2020, con un budget di 10 milioni di euro, ha previsto due fasi. Nella prima fase sono stati individuati i partenariati con i rispettivi soggetti responsabili, con un focus in particolare sulle competenze ed esperienze possedute nello specifico ambito di intervento e con il target oggetto dell’iniziativa. Le candidature presentate sono state complessivamente 43 (Nord 12, Centro 8, Sud e isole 23), tra le quali sono state selezionati 4 partenariati: 2 per l’area nord; 1 per l’area centro; 1 per l’area sud e isole. Nella seconda fase, svoltasi da dicembre 2020 a marzo 2021, i 4 partenariati selezionati sono stati chiamati a definire, mediante un lavoro di co-progettazione coordinato da Con i Bambini, un piano degli interventi da realizzare nell’area territoriale di propria competenza
Tab. 14 – Bando A braccia aperte 2019: contributi assegnati e liquidati
Gli interventi intendono promuovere e sviluppare presìdi e servizi di sostegno in favore degli orfani speciali, offrendo loro un supporto specializzato e costante in seguito all’evento traumatico e garantendone il graduale reinserimento sociale e la piena autonomia personale e lavorativa.
Ciascuno dei 4 interventi, che complessivamente garantiscono la completa copertura del territorio nazionale, prevede:
- la presa in carico integrata, tempestiva e multidimensionale dei minori orfani, attraverso l’erogazione di doti educative, l’assistenza medica e legale, il sostegno psico-sociale, il sostegno allo studio, l’accompagnamento all’inserimento lavorativo. Caratteristica comune dei progetti è la personalizzazione degli interventi, disegnati sulle esigenze dei beneficiari;
- la realizzazione di interventi di capacity building, rivolti ad una rete di professionisti socio-sanitari, legali e della scuola;
- la promozione di misure di sostegno alla famiglia affidataria e caregiver nella relazione con l’orfano e nella gestione delle esigenze materiali;
- la promozione di iniziative di sensibilizzazione e promozione di una coscienza diffusa per il contrasto della violenza domestica;
- la realizzazione di azioni trasversali o di sistema condivise, quali la redazione di linee guida per la presa in carico tempestiva ed efficace dei minori orfani, la comunicazione, l’istituzione di osservatori regionali.
È prevista, inoltre, l’adozione di linee guida dedicate alla presa in carico dei minori, al fine di codificare procedure di raccordo tra tutti gli attori (servizi sociali e sanitari, istituzioni scolastiche, servizi territoriali, forze dell’ordine, autorità giudiziarie).
Infine, tutte le proposte prevedono la realizzazione di un Osservatorio a livello regionale per la mappatura del fenomeno degli orfani speciali, con lo scopo di effettuare una ricognizione quantitativo-statistica degli orfani già presenti sui territori e dei nuovi orfani, con funzione di monitoraggio costante.
Al 31/12/2021 risultano erogati complessivamente 1.237.500 euro, pari al 12% dei contributi assegnati.